Male di vivere

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  1. dalia3
     
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    Ciao,
    sono dalia3 e ho 30 anni.
    Il mio problema non credo sia l'introversione, quanto un male di vivere che dura ormai da tempo immemorabile.
    Ci sono cose che ho superato con la terapia, come l'introversione, appunto. Adesso, più o meno, l'accetto come mio modo di essere e, talvolta, la rivendico con orgoglio.
    E poi ho scoperto che nel mondo non ci sono solo estroversi aggressivi, come ho sempre pensato, ma anche persone scrupolose e delicate, al di là dell'apparteneza a una categoria-introverso/estroverso.
    Certo, alle volte il disagio sociale riaffiora, ma non più come prima.
    Il problema è che con la terapia non ho risolto nodi più profondi, come il male di vivere, che mi perseguita da anni. Nessuna soluzione mi appartiene e tutto mi appare un palliativo per il mio dolore cronico, che mi insegue come un cane rabbioso...
    E' un dolore di difficile descrizione e, per questo, faccio fatica a trovare La Soluzione.
    Nulla mi conforta.
    La mia infanzia è simile a quella degli introversi del forum; ma ad essa si aggiunge anche una dose di violenza, non solo psicologica, all'interno della mia famiglia.
    Dolore in parte rimarginato; pace fatta-parzialmente-con i miei familiari...ma mi ritrovo ad essere dolore in carne e ossa come se, al di là dei fatti, mi perseguitasse.
    Mi trovo in una relazione da 9 anni, all'interno della quale ho scaricato tutta la violenza subita da piccola, fisica e psicologica.
    Questa è l'"evoluzione": amore da parte di entrambi, sfogo dei miei problemi su di lui, esasperazione da parte sua, disperazione mia, tentativi di separazione, riconciliazione, violenza, abbracci, pianti e aggrappamento.
    Non so come fare. Sono io colei che ha immesso dolore. Dolore di cui lui non ha saputo farsi carico, nonostante abbia in parte tentato.
    Ora mi ritrovo completamente dipendente da lui; da un lato so che dovrei staccarmene per riprendere in mano le redini della mia persona e della mia vita; dall'altro non voglio: ho dei sentimenti a cui non so dare un nome preciso e non riesco a causa dei lunghi anni passati insieme e della situazione attuale, confusa e infelice.
    Lo sto strumentalizzando e mi sto usando. E' come una droga; ma è una persona.
    Cosa c'entra con l'introversione? Probabilmente nulla...so solo che non riesco a uscire dal vortice e mi odio.
     
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  2. Koenig4
     
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    Bentornata. Per quanto riguarda l'introversione potresti provare a fare il test che trovi nella Home Page. Sapere poi se da Introversi si è in armonia con se stessi ( credo sia più preciso di "accettarsi" o "essere in pace" ) è un'altro discorso. Sarebbe interessante sapere se c'è un test anche per questo. Un caro saluto.

    Edited by Koenig4 - 18/11/2008, 15:51
     
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  3. imperia69
     
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    Ciao Dalia3,
    per quanto riguarda la dipendenza, puoi provare a trovare spunto leggendo la risposta del dottor Anepeta qui http://lidi.forumfree.net/?t=31832389

    Un saluto
     
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  4. star***
     
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    Ciao Dalia....capisco la situazione in cui ti trovi, o forse no. Hai provato anche a leggere gli appunti del dottor Anepeta sul perfezionismo? Noi sappiamo benissimo di cosa abbiamo bisogno, ma purtroppo non ce lo concediamo, vuoi per sensi di colpa, perfezionismo, paura di perdere le persone che amiamo, insomma tutto quello che ci blocca. E la rabbia esce fuori fortissima e la scateniamo contro di noi, per non fare del male agli altri. Purtroppo sono nodi che spesso ritornano, e spesso mi chiedo riusciremo a venirne fuori?
    Un abbraccio
     
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  5. chibiusa700
     
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    Sai in un certo senso ti capisco, io sono stata per tre anni con una persona che usavo solo per non stare da sola, alla fine non provavo niente per lui solo amicizia, poi la cosa si è deteriorata, ma è una lunga storia. Cmq ora sono fuori dalla relazione e sto da due anni con un ragazzo fantastico e pazientissimo che capisce i miei problemi, dubbi ed ansie. Dovresti trovare dentro di te il coraggio per lasciarlo. Una cosa: ma vivi da sola o con i tuoi? Magari i tuoi potrebbero aiutarti, non so. Per quel che mi riguarda sono riuscita a staccarmi da quella relazione grazie ad uno psichiatra ed agli psicofarmaci che prendo tutt'ora.
     
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  6. dalia3
     
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    Grazie a tutti,
    in realtà, io non riuscirei a lasciarlo e non so nemmeno se vorrei...penso che il problema sia altrove...
    Quando parlo di separazione, è perchè vorrei uscire da un dolore che, però, ho dentro...e perchè cerco un'indipendenza che non ho mai raggiungo completamente.
    E' un nodo, il mio problema e, in questo momento, non mi è possibile scioglierlo...
    Spero solo che il tempo non passi troppo in fretta e che io ne esca il prima possibile.
    Gli appunti del dott. Anepeta li conosco benissimo: sono stata sua paziente; la terapia si è venuta a scontrare proprio con questo inghippo ed è terminata, lasciandomi in balia di esso.
    In questo momento, sono una speranza fatta carne; la mia identità vacilla e attende di rivelarsi, spero presto...
    E se a voi viene il mal di testa in seguito alla lettura di queste parole confuse, figuratevi come sto io!
     
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  7. star***
     
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    Ciao, immaginavo che conoscessi gli appunti, ma rileggerli a me fa sempre bene, ogni volta li rileggo e mi sento più leggera...
    Non so che cosa intendi quando dici indipendenza. Io mi rendo conto che sono dipendente di me stessa, sono troppo severa e non mi lascio tregua. Proprio ieri pensavo che ho come due persone dentro di me che litigano in continuazione e il risultato è che sto male. Poi vado a fasi alterne. Rabbia, ribellione, senso di colpa e ansia e poi ricomincio il giroooo
    I consigli sono difficili da dare, e non so cosa tu possa provare per questo ragazzo. Ma per esempio per come sono fatta io, penso sempre di non meritarmi le persone e prima di riuscire a trovare un equilibrio in un rapporto ci ho messo una vita. E poi le ricadute ci sono sempre....bisogna metterle in conto
    Un abbraccio
     
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  8. dalia3
     
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    E allora sarà meglio che me li rilegga quegli appunti...dove posso trovarli?
     
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  9. atina
     
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    ciao dalia3,
    ti consiglio alcuni link e letture
    http://www.psyche.altervista.org/ copia ed incolla questo link, entrerai nel sito di nicola ghezzani, che il dottor anepeta conosce
    sempre di ghezzani ti consiglio qs libro:
    "Quando l'amore è una schiavitù : come uscire dalla dipendenza affettiva e raggiungere la maturità psicologica"
    Nicola Ghezzani
    Milano : Angeli, c2006
    spero che tutto questo possa esserti utile!
    Auguri!
    un bacio
     
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  10. star***
     
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    Ciao puoi trovare tutti gli appunti su www.nilalienum.it..spero ti possano essere utili
    Un abbraccio
     
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  11. maria rossi
     
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    http://www.nilalienum.it/Sezioni/AreeTemat..._femminile.html

    nilalinum.it è un pozzo sconfinato di sapere e di elaborazioni, questa sezione circoscrive un pò tematcihe che potrebbero appartenerti.

    un saluto,

    maria
     
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  12. francescoburich
     
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    Cari Amici della Lidi,
    vivo un momento della mia storia personale abbastanza negativa. La negatività mi viene da tanti problemi che probabilmente sono rimossi, e nn sormontati. Ogni forma di rimozione come sappiamo è il presupposto per cui l'inconscio spadroneggia la mia esistenza. Le rabbie che manifesto, sono rivolte eslusivamente a me-medesimo, inteso come entità fisica e morale. Fisica in quanto i danni che ho portato avanti da circa 20nni consecutivamente e che ancora incidono, mi hanno ridotto ad una carcassa. Morale in quanto la mia mente è nel suo insieme una mente frantumata da continue e continue vicissitudini. Tante di esse sono rimaste seppellite dentro di me e lo rimmarranno in quanto nn sono abituato a sviscerare alcune mie momorie. Qualcuno di Voi mi chiede di andare da dr.Anepeta, qualcun'altro di andare in una comunità di recupero. Francamente nn so più neanche io cosa mi sta accadendo. Ho fatto tanti sforzi nella mia vita e nn sono riuscito a ottenere quel minimo di serenità di vita. I problemi sono sempre relegabili all'inconscio, ma poi nella vita, se si è un po fortunati, si trova anche qualcuno che si avvicina e che ti aiuta con la sua preswenza. Io tutto cio nn l'ho neanche mai meritato, tante volte ho provato una forte rabbia nei Vostri confronti, perchè nn mi sono mai sentito partecipe di una comunità di persone che possono condividere parte del proprio dolore. La mia mente in questo momento è profondamente malinconica, come potrebbe essere dentro di sè una persona che a sniffato per una notte intera, è stato con un transessuale, ed ha distrutto la macchina. Come potrebbe essere lo stato d'animo di un uomo che dopo tanto impegno che \c'ha messo (sono 24 anni consecutivi che vado dai medici) per rimanere un uomo di merda. Io so di essere un uomo di merda, un uomo che nella propria vita vive come un miserabile, un uomo che nn è riuscito a dare nulla a nessuno e neanche a se stesso. Nel mio animo ho sempre pewrcepito come sè una persona è invitata ad una festa, egli nn ci va, e nessuno se neaccorge. Nella mia vita ho codificato sin da subito che tra me e il nulla, è la stessa cosa.
     
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  13. francescoburich
     
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    Ho sognato per lunghi e interminabili anni la possibilità di costituirmi una famiglia tutta per me, una donna che mi amasse per quello che sono, una donna con la quale avrei potuto abbassare le maschere e vincere così il cancro della vergogna di esistere. Per esistere ho fatto la puttana per una vita intera, mi sono venduto pur di sentirmi parte di qualcuno, qualcosa che mi volessero bene. Ho sognato la possibilità di avere un bimbo da poter accudire insieme alla mia Lei, poter ridere e soprattutto piangere insieme. Oggi sono meno del niente. Non ho realizzato nulla, neanche sane amicizie entro le quali qualcuno ci avrebbe messo qualche volta la faccia al posto mio. L'unico ad averlo fatto e Luigi, quando venni arrestato e perseguito per due lunghi anni attraverso perizie psichiatriche. Ho perduto due volte il posto del lavoro, ho perduto tutti i soldi che mi ero guadagnato atraverso anni di duro lavoro, nonostante la malattia che mi stringeva la gola di continuo. Ho temuto rappresaglie e ne sono uscito fuori. Preso dalla disperazione edallo sconforto, mi sono rimesso in carreggiata ed ho cominciato a lavorare nel sociale. Purtroppo pian piano le cose nn sono andate bene neanche questa volta. DA circa due hanni ho avuto un crollo verticale e visibile agli occjhi di chiunque nn mi vuole discriminare. Orari di lavoro vergognosi che con il tempo mi sono divenuti insostenibili, e che mi hanno condotto a svolgere una vita irregolare. Che cosa torno afare a casa? C'è solo il gattino che mi aspetta. L'angoscia della solitudine mi è divenuta sempre più forte da sostenere e pian piano tutto mi è sfuggito di mano. NN ho mai cercato di sfuggire alle mie colpe che sono evidenti, ma solo lasciare un ultimo messaggio che io sono quello che sono, ma vi ho sempre voluti bene. Al Gruppo scuola che mi ha sostenuto nonostante il prodigarsi delle assenze, al Gruppo Auto-aiuto a cui ho partecipato saltuariamnete per diversi motivi che nn sto qui ad accennare, al Gruppo giovani che mi sono stati vicini con la loro spontaneità che lo contraddistingue.
    A tutti Voi Amici del forum, indistintamente, vi lego nel mio Cuore e mi scuso per tutti i disagi e le incomprensioni che vi ho recato.
    Attendo la fine dei miei giorni, che mi auguro prossima, per una vita che mi è totalmente sfuggita dalle mani.


    Grazie a Tutti voi e nn mollate mai. Io nn ce l'ho fatta.
    Pregate per me, come io Prego per Voi.
    ciao, francesco burich
     
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  14. Koenig4
     
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    Ciao francesco ti comprendo perfettamente. Il suggerimento che ti dò e di aspettare che passi. Oggi tra l'altro, essendo sabato, è un giorno duro per superare lo sconforto. Eppure puoi ribaltare il tuo dolore e quello che tu vedi come un fallimento. Puoi dare un contributo straordinario alla Lega e dunque rivalutarti come uomo. E' normale e umano avere dei momenti di sconforto. La lega non è una associazione culturale di bridge, è normale fra le pagine di questo forum leggere lo sconforto e il dolore altrui. Quello che ti dico non è "dai la tua vita non è così negativa, ect ect" ma ti dico "non parare il colpo devialo usa la sua stessa energia". Devia l'energia del tuo dolore sul successo della lega e ti riabiliterai come uomo sarai orgoglioso di te stesso, noi tutti ti ammireremo.
     
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  15. francescoburich
     
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    Caro Marcello, le tue parole sono sempre piene di affetto e di comprensione. Sai, quando nella vita nn metti le basi sin da subito, ti ritrovi senza rendertene conto, come sopra un elastico al decimo piano. Devi mettre davanti la faccia, portare avanti una vita dignitosa, crearti un minimo di vita sociale. Da parte mia ho conosciuto solo la miseria, la solitudine, l'abbandono da parte di chi mi ha sfruttato e reso impotente. tanta rabbia che inconsapevolmente mi è stata così dannosa ha inclinato molto la mia vita. Sono stato arrestato per violenza sessuale, che nn ho commesso, circa 8 anni fa, e da li in poi la mia immagine è divenuta dura per me stesso da sopportare. Poi con il tempo sono tornato ad essere un tossico, cocaina-alcool e sesso sadomaso. Che senso ha vivere una vita vivendola dieci e piu anni dallo psichiatra tra te e una tastiera a scrivere quello che tu come individuo senti dentro, senza poterlo esprimere a livello emozionale. Oggi sono un'uomo che in età adulta vive la propria esistenza da persona falsa, nascondendo tutto a tutti. E credimi, nn ho più forza per sostenere ulteriori umiliazioni. Chi mi propone di andare in una comunità per tossicodipendenti, francamente nn me la sento. Condannerei a morte definitivamente i miei genitori ai quali voglio comunque bene. La cosa importante per me è essere riuscito a esprimere quello che gli altri percepivano ma nn mi dicevano. Oggi lascio che la mia vita compia il proprio processo. Nella mia vita nn ho mai avuto una donna che mi amasse, ne un amico che mi volesse bene a prescindere, ne una famiglia che mi abbia sostenuto. Seppur per nn loro colpa. Sono anni e anni che vivo solo con me stesso, senza poter poggiare la testa un solo istante per poi riprendere a lottare. per me la vita nn è bella. per me la vita ora nn ha più alcun significato. dicessi l'incontrario, ti mentirei.
    Ciao Marcello, Francesco
     
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32 replies since 18/11/2008, 15:10   1066 views
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