Il sogno antartico

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  1. trux
     
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    Ad attestare la mia profonda introversione è, forse, la forte attrazione che provo per l'ultimo continente. Dopo La Cosa, il film di Carpenter, rivedo e invidio Kurt Russell giocare a scacchi contro un computer, ha la barba lunga e trascurata, è solo lui davanti a se stesso, l'umanità, con la sua storia ed i suoi codici, è un ricordo lontano, appannata dietro ad un deserto di ghiaccio sconfinato, incontaminato e puro.

    Anche voi condividete questa fascinazione?

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  2. Koenig4
     
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    troppo freddo... preferisco il deserto del sahara... :)
     
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  3. maria rossi
     
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    deserto di ghiacci o sabbia poco cambia. anche a me affascina moltissimo come realtà "estrema"...


    "C'è una gioia nei boschi inesplorati, C'è un'estasi sulla spiaggia solitaria, C'è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c'è musica nel suo boato. Io non amo l'uomo di meno, ma la Natura di più." (byron)



     
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  4. trux
     
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    Che meraviglia questa citazione di Byron.. grazie.
     
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  5. ldaniela
     
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    l'isolamento, si, daniele, ogni tanto lo cerco. è la mia fonte di ricarica. la mia diversità ogni tanto cerca pace e silenzio dalla confusione, dall'infinità di messaggi senza contenuto.
    il continente sconosciuto è la nostra origine, lanciati nella folla delle amenità giungiamo ad uno stato tale che nn sappiamo nemmeno più chi siamo. abbiamo eccessi ed esigenze fuori dal comune e ci sentiamo strani e ci sentiamo persi nn ci sentiamo vivi. anch'io, daniele, cerco spazi liberi ed incontaminati dal pensiero folle della normalità. io soffoco facilmente nell'ignoranza coercitiva. coercizione che mi sono imposta fino a farmi male. ho fatto di tutto io imputando ad altri la responsabilità nn accorgendomi di quanto necessitassi d'amore era quello il motivo che mi spingeva all' omologazione.
    eccessi, isolamento, esigenza fuori dalla norma, arte, musica, stranezza, emozioni, sensibilità, intuito, sono tutti doni che ho scoperto in me. ora li apprezzo, anche
    un grosso bacio
    daniela
     
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  6. maria rossi
     
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    uno dei tormenti della mia adolescenza giovinezza è stata la paura del mio bisogno di solitudine. se l'ottenevo mi sentivo esclusa, emarginata in una condizione di non ritorno nella società o nella vita normale che fanno tutti!
    se non la vivevo mi sentivo schiacciata dagli altri, dalle convenzioni e tutto e tutti mi sembravano invasori, replicanti del cazzo.
    non riuscivo a reggere più di tanto la socializzazione perpetua e a flusso continuo che a scuola, con gli amchetti o in famiglia è sempre promossa e perseguita sentendomene invasa, abusata e maltrattata oltremisura dagli altri. mi ci è voluto molto tempo a trovare un equilibrio vero, emozionante in senso positivo del mio bisogno di contatto con me stessa, senza spaventarmene e senza frustrarlo, trovando soluzioni e intermediazioni che mi facessero bene. che fatica...però quando tocchi delle trovate "buone" tutto gira in un'altra maniera e ti senti meglio, ragioni meglio e vedi anche gli altri in modo più ridimensionato...
     
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  7. Koenig4
     
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    daniele la penisola antartica che si protende verso il sudamerica è colonizzabile. C'è però una convenzione internazionale che blocca ogni insediamento... dovremo cercarci un'altro posto! :)
     
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6 replies since 30/3/2009, 19:00   245 views
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