La demistificazione della coscienza

prima o poi bisogna arrivarci

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  1. frodolives
     
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    Ciao a tutti.
    Mi piacerebbe porre all'attenzione di tutti voi una cosa che penso da parecchio. Forse da sempre. Parlo cioè della coscienza. Voi sapete cos'è la coscienza? Il dizionario, dice: "sentimento che ciascun individuo (in quanto capace di ripiegarsi su sé stesso e farsi consapevole di sé nei propri rapporti con gli altri) ha dei valori morali". Credo che l'intero castello sociale si basi sul controllo della coscienza. Quello che vogliono darci a credere, secondo me, è il fatto che la coscienza può essere giudicata, come un qualcosa che ci arriva direttamente da dio. E' il giochetto preferito dei cattolici. Noi siamo buoni o cattivi per scelta. E quasi sempre il giochetto funziona, perché veniamo educati fin dalla più tenera età su questo concetto base, su cui costruiscono tutto il gioco dei controlli, delle gabbie sociali e via discorrendo.
    Sapete quindi se uno vi ferma per strada e vi dice che la coscienza è solo una costruzione del tutto arbitraria fatta su di voi da chi aveva il potere di farlo, ed allora non ci ha pensato un attimo. Ma bisogna capire come funziona la società, il sistema che schiavizza gli esseri umani e li pone in cattività tutta la vita. Per poter disporre di loro come meglio crede. Capirlo è difficile, non tanto perché sia realmente difficile, quanto perché il sistema butta fuori programmi su programmi (mentali) che servono da firewall per il virus della vera libertà dell'essere umano. Parlo per metafore, ma chi può intenda.
    Quindi, siccome io sono un semplice soldatino Zen, chissà mai dov'erano i maestri mi dicevo sempre, mandato in prima linea, mi sono ritrovato a dover essere avanguardia, catapultato nella vita e subito schiavizzato dal sistema. Per esempio i genitori, che non è colpa loro ma sono automatizzati come tutti, privati della loro capacità di pensiero, è terribile aprire gli occhi e nascere la seconda volta, in un mondo dove la rinascita è un fatto raro e le persone, quasi tutte, non rinascono mai e dunque rimangono nello stato di macchine che fa comodo al sistema.

    La maggioranza degli uomini non si chiede mai perché fa quello che fa. Non si guarda mai dentro. Chi lo fa, perché così ci è nato, è una variabile impazzita del sistema. Ma stavo parlando dei firewall. Sono molto potenti, servono al sistema perché gli restino suoi i soldati che usa. Il sistema sa che se diventassimo tanti, potremmo addirittura pianificare un attacco al sistema mirato al risveglio di tutti gli esseri senzienti. Questo è molto vicino allo Zen. Chi ha orecchi, e via discorrendo. Anche il messaggio di Gesù era essenzialmente Zen. Eppure vedete che cosa è stato fatto a quel messaggio? Quello che è stato fatto comunque anche agli esseri senzienti, risvegliarsi significa vedere e quindi provare dolore.

    Quando parlo di questo sono abituato a non essere capito. Solo firewall che si inserisce e trasforma le mie parole, non perché io sia difficile, ma perché il sistema sa quello che fa. Così io ho rischiato l'isolamento, e l'ho ricevuto in dono. Io che voglio rendere le persone libere? Inaudito. Io che dico che la coscienza non esiste? Che non è naturale ma soltanto il prodotto di una cultura dominante?
    Eretico, da bruciare sul rogo dell'indifferenza sociale.
    Ecco, sì. Questa è l'immagine. Se volete vado avanti.

    Quasi quasi ora mi aspetto che mi bussino alla porta degli agenti di Matrix. :P Ma lo faranno solo quando io sarò diventato forte abbastanza da bucare sempre e comunque i normali firewall mentali che tengono addormentata la gente. Quando io avrò il potere di "Scoperchiare" le coscienze, di portarle a vedere la luce. Fino ad allora, cioè fino a che sono solo una voce che grida nel deserto, preso per pazzo, è tutto ok per il sistema.

    Ok, se volete vado avanti. Perché c'è qualcosina di bello da dire. Farà male, oh sì farà sicuramente male. Ma rinascere fa malino, che diamine. Ma il premio che si riceve è incommensurabile.
     
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  2. frodolives
     
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    Bene, chi tace acconsente. Io continuo. Per millenni ho considerato la pagina bianca un insulto. Ed allora mi affannavo a riempirla di scarabocchi. Vivo da millenni, ma non ricordo. Sono un Antico? Un Sith? Non ricordo. Cazzo. Sto violentando la mia mente in continuazione per portare alla mente frammenti di memoria (meteora).... sì, la rabbia scava dentro me un solco enorme, sento l'era glaciale, sento il mutamento delle ere, grokko in profondità...

    Sto inventando, nessuno si spaventi. ;)

    Il Maestro Yoda (Jedi? Zen? Etichette!!!) dice "disimpara ciò che imparato hai"... io penso che solo nel vuoto può realizzarsi la pienezza, ed allora il maestro deve essere profondamente ignorare, ma di una ignoranza consapevole...

    Dentro/Fuori, inspiro/espiro, la salvezza viene da oriente, capito occidentali? Guardate ad oriente se volete sentire un'aria nuova, una brezza ricca di opportunità e di insegnamenti, spogliatevi della coscienza indotta, liberatevi dalle catene imposte da automatismi atavici che non hanno più ragion d'essere. Non ce la fate?

    Faccio errori, sono fatto di carne e dunque limitatisimo. Devo mangiare, dormire, andare in bagno... tra le altre cose. Sentite questa dicotomia infinita tra mente, corpo e spirito? Siamo divisi dentro per forza, per forza di cose. E' bene accettare la limitatezza, la finitezza e cosa per me difficile l'errabilità. Commettiamo errori in continuazione, e l'errore, la consapevolezza di sbagliare in continuazione ha rischiato di travolgermi, di annullarmi, io che sono così dannatamente perfezionista. Lo esige la mia anima, a lei non frega nulla che io sia anche umano.

    E dunque cado. Fino a poco tempo fa io non agivo per paura di cadere, non facevo per paura di sbagliare. Così sbagliavo due volte. Ma non capivo. Volevo parlare, ma stavo zitto per paura di balbettare. Volevo avvicinarmi ad altri esseri umani perché odio la solitudine, ma rimanevo sconvolto dal vedere che l'altro mi dava ancora più solitudine, e non c'era contatto alcuno.

    Insistere? Beh, vedo chiaramente che la gente più rozza ed ignorante fa ogni giorno, fregandosene di quanta gente introversa travolge nel suo cammino inconsapevole. Rabbia, nel vedere che persone che non meritano niente stanno sul trono della gloria umana. A me resta solo la polvere, ruzzolo nella polvere e sono divorato da sensi di colpa assurdi, che non hanno ragion d'essere ma mi spingono ancora più sotto. Sto male da morire!!!!!

    Ma c'è un posto nel mio cuore, un piccolo posto dove io respiro sempre. Dove ritrovo le forze, per tornare a camminare nella mia quotidiana perlustrazione del mondo esterno, trattengo il fiato a più non posso, il diaframma è contratto ed io balbetto. Cerco di comunicare e ogni parola è consegnata al fuoco dell'indifferenza di tutti. Io ringrazio, mi giro e nascondo le lacrime.

    Nascondo le mie lacrime, me stesso, ogni mia emozione. Altri piangono nel segreto, al buio. Non posso raggiungerli, ci sono troppi muri sempre dentro e fuori. L'odio cresce dentro me come un uragano. Il mondo è il contrario di quello che dovrebbe essere. Bisogna combattere, uscire di qui, uscire ma andare dove? Scalpito, ho tutti i motori al massimo, e non posso lanciarmi lancia in resta. Devo tenere sempre la mano sul freno tirato. Devo: odio questo verbo.

    La gente non sa un cazzo di come sono io. Non sa un cazzo ed io ora sono ODIO. Mi sento un fottuto Sith.



    Frodo vive.

    Forse scrivendo io mi sto curando. Devo imparare a perdonare me stesso. Rabbia, cieco furore verso me stesso che mi sono lasciato catturare, imprigionare. Ma ora è tempo di perdonarmi. Per andare oltre. Rabbia verso tutti coloro che sbagliano? Fanno comunque del loro meglio. Penso al Vaticano. Vero, sono uomini e sbagliano. Ma cercano comunque delle risposte, vivono una spiritualità come riescono. E la storia dell'umanità è una lenta evoluzione tra mille cadute, mille errori e ragionamenti erronei. Tra i tanti, arriva un raggio di luce che rappresenta la speranza.

    Come rialzarsi e non lasciarsi catturare dal Lato Oscuro? Perdonando se stessi. Capendo i giochi della mente. Soltanto se sei capace di perdonare te stesso, puoi perdonare coloro che ti hanno ferito.

    Sì. Penso sia questa la lezione di oggi. Sono il tuo allievo, e prometto di seguire i tuoi insegnamenti. Sento la vera pace, dove la mente è ferma, riappacificata.

    Edited by frodolives - 19/4/2009, 14:08
     
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  3. maria rossi
     
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    trattarre umanamente parti di se che non sono mai piaciute agli altri e quindi neanche a noi e non vergognarsene più ma liberarle. sembra un piccolo, piccolissmo pezzetto di un banale ragionamento eppure tante vite, anzi, tanti "male di vivere" sono racchhiusi in questa facile considerazione...
     
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  4. frodolives
     
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    CITAZIONE (maria rossi @ 20/4/2009, 12:09)
    trattarre umanamente parti di se che non sono mai piaciute agli altri e quindi neanche a noi e non vergognarsene più ma liberarle. sembra un piccolo, piccolissmo pezzetto di un banale ragionamento eppure tante vite, anzi, tanti "male di vivere" sono racchhiusi in questa facile considerazione...

    Grazie Maria

    Per me l'incontro con l'altra persona è la più bella e la più notevole delle vicende umane. Quando ho da fare con esseri umani io mi interrogo sempre, ci penso prima. Credo anche di dare tutto, una empatia che secondo me ho fuori dell'ordinario. E' come se in un mondo di egoisti, io riesco a pensare prima ad una persona diversa da me. Non pretendo e non chiedo un altruismo tale da annullare se stessi. Sarebbe sufficiente, forse, non fare il male agli altri. Perché, soltanto pensando al fatto che certi leggi fisiche sono impossibili da sfuggire, non bisogna fare il male agli altri, almeno intenzionalmente.
    Ed invece la gente fa, volutamente, male agli altri ogni giorno senza motivo. Almeno, io ritengo senza motivo. E' una cosa su cui intendo riflettere.

    Ciao.
     
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  5. donnyray1984
     
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    ciao frodo :) ,
    perchè sei giunto alla conclusione che la coscienza non esiste e che è un castello che qualcuno ha costruito per controllarci?
    quando parli di firewall , in che modo possono essere scoperti questi firewall? dopo averli scoperti si possono disattivare?
     
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  6. BadalukG
     
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    Ciao,
    non penso che il sistema sia il male. Sicuramente ha i suoi difetti, quello familiare compreso ma esso è fatto da ciascuno di noi percio siamo noi a giudicare noi stessi quando guardiamo il sistema. Se la politica è corrotta noi ci sentiamo corrotti, e questo male di cui parli tu non appartiene secondo me all'uomo. Il male viene dalla nostra incapacità di affrontare i problemi quotidiani. E' quel senso di frustrazione nel non riuscire a sentirci comodi in vestiti troppo piccoli. Se pensiamo che il sistema è il male, tenderemmo a eliminarlo ma ciò va contro l'osservazione fisica dei fenomeni che esistono e che vanno accettati per quello che sono: la realtà. La realtà che è scorrevole può essere modificata ma non vivendo il passato come un male. Tra un attimo fa e adesso esistono infiniti istanti, perciò ieri è un ricordo lontano come il domani. Giosci se ci sarai domani, ma goditi il presente.

    Ciao
     
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  7. Misanthropist
     
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    Le tue sono considerazioni molto profonde, Frodo.

    Nonostante, personalmente, preferisca l'accezione di "coscienza" che si origina nella filosofia: la consapevolezza, l'autocoscienza, lo sguardo dell'io sull'io. Siamo schiavi del sistema? Sì, lo siamo, ma non credo che ciò costituisca una giustificazione, anzi. Se mi è consentito usare le parole del sommo Shakespeare, mediocremente tradotte nella nostra splendida lingua natale: "La colpa, mio caro Bruto, non è delle stelle, è nostra, se siamo schiavi!" Come dire: l'incapacità di utilizzare schemi mentali personali, la pigrizia che impedisce di avere opinioni, di svincolarsi dalla massa, di farsi pecorella non smarrita, ma alla ricerca di una nuova strada è la nostra grande colpa, è il nostro immane delitto. Non sarà l'Inferno cattolico a punirci, bensì quello umano troppo umano di un'esistenza gettata al vento, scivolata via come rena fra le dita.
    L'uomo, purtroppo, è quello che è. Meschino sempre, crudele, arrivista, pavido con i forti e arrogante con i deboli. E' infame come la Natura, ma che possiamo farci?
    Mi fa piacere sapere che ci sono ancora persone come te, capaci di provare quei sentimenti che nei secoli sono sempre stati definiti "umani", ma che ben pochi umani fanno loro, mi fa piacere sapere che esistono ancora uomini in grado di amare, che forse la Leopardiana ginestra vede spuntare qualche raro e prezioso virgulto. Il perdono. La fratellanza. E poi l'amore, quella forza primordiale venerata dagli antichi. Quale salvezza lontana! Quale porto contemplato da lungi! Quale terra promessa, per me ormai irraggiungibile!
    Bisogna combattere, hai ragione. Combattere anche se non c'è speranza di riportare la vittoria, ma è così difficile! Così dannatamente difficile non farsi soverchiare dalla marea crescente della disillusione e dell'abbandono!

    Perdona i continui passaggi mentali, il tuo intervento mi ha lasciato tante di quelle emozioni che ho potuto sbrogliarle solo in parte.
     
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6 replies since 18/4/2009, 11:42   308 views
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