Introversa per caso

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LallyInTheSkyWithDiamonds
     
    .

    User deleted


    Salve a tutti!Dopo mesi di ripensamenti eccomi a scrivere un post su questo forum. Me lo ha consigliato un giorno la mia dottoressa. Fino a marzo di quest'anno non ho mai creduto o forse mai voluto credere, di essere una profonda introversa. Volevo soffermarmi a parlare di un aspetto fondamentale della mia non-vita..sennò potrei parlare per ore..la mia maschera, o meglio le mie maschere. C'è chi dice che sono di ferro, chi di legno le mie sono di cemento armato e anzichè cadere si accumulano sulla mia faccia...non ho mai conosciuto introversi e forse per questo motivo la mia vita è stata un delirio, da sempre. Ogni volta ho avuto a che fare con persone opportuniste, egoiste, superficiali, super estroverse strapiene di amici lavori e carriere universitarie. Io non ho mai fatto niente nella mia vita, a parte isolarmi, fuggire da ogni tipo di relazione e piangermi addosso come se la colpa fosse del destino o chi sò io. E qui arriva la mia maschera preferita: quella dell'angelo di ragazza , gentile e dolce sempre col sorriso, leale ad ogni occasione anche con chi non se lo merita, ecqua fino allo sfinimento..amata e strabenvoluta da chiunque. Però puntualmente mi son sempre ritrovata da sola. Sola solissima. Ma la cosa bella era che mi arrabbiavo a morte e allo stesso tempo senza star da sola non potevo stare. Opprimente come situazione. Un'adolescente che fin dall'infanzia ha fatto finta di essere estroversa con risultati pessimi e ridicoli.
    Dunque anche a qualcuno di voi capita o è capitata questa situazione?Nel corso degli anni ahimè, questo senso di impotenza verso le mie stesse azioni ha portato ad un baratro..scuro scurissimo che stò combattendo..e dopo mille abbandoni da parte di falsi amici sono qui in piedi ancora volenterosa di affrontare la mia nuova introversione. Sono introversa, mel'ha detto la mia dottoressa. Io non volevo accettarlo forse..ma adesso che stò meglio dopo una brutta depressione lieve, ne sono felice. Sono diversa, sono profonda, ho interessi strani, ho pensieri strani e non mi affanno più a fare finta di non averli. Oppure capita anche a voi di essere presi per svampiti o sempre con gli occhi su a fissare il cielo come pazzi?E incredibilmente, sempre perchè ho aperto gli occhi, ora non mi importa più di cosa pensa la gente. Purtroppo prima si e questo ha comportato il totale annullamento della mia personalità e della mia stima..la stima??non so nemmeno se l'ho mai avuta!e di conseguenza una piccola e costante depressione....mille delusioni..incomprensioni..fino a quando questa dottoressa mi ha ridato un pò di luce. Ed ora, si sono un'introversa e mi sento un pò speciale..!un saluto a tutti!
     
    Top
    .
  2. trux
     
    .

    User deleted


    Benvenuta Lally!
     
    Top
    .
  3. senzanome70
     
    .

    User deleted


    un caloroso benvenuto!

    Mi rende contenta che tu sia introversa.
     
    Top
    .
  4. Koenig4
     
    .

    User deleted


    Ultimamente c'è una vera valanga di registrazioni al forum, che bello...

    Benvenuta nella comunità degli Introversi, Lally. Chi si descrive come te quì è una persona comunissima :). Leggere quello che scrivi è musica per i miei occhi e mi rende orgoglioso di essere Introverso. Beh adesso che hai scoperto di essere Introversa non ti resta che provare il test di Introversione per vedere che punteggio hai ( io ho -27 su una scala che arriva fino a -50 ). Poi devi anche scoprire se sei una Introversa bambina d'oro oppure una Introversa bambina oppositiva ( io sono un bambino d'oro ). Per capire questo ti è indispensabile leggere le informazioni sul sito o, meglio ancora, il saggio sull'Introversione Timido, Docile, Ardente... scritto dal Dottor Anepeta. Settimanalmente prevedo di animare la chat e spero vorrai venirci a trovare. In più visto che sei di Roma hai la fortuna di poter andare in sede. Un caro saluto e a presto!
     
    Top
    .
  5. ;:OpenYourEyes:;
     
    .

    User deleted


    Benvenuta :)
     
    Top
    .
  6. BadalukG
     
    .

    User deleted


    Ciao,
    benvenuta. Anch'io penso che non si può essere ciò che gli altri vogliono da noi. Però penso che l'opinione dell'altro va ascoltata almeno nella misura in cui ci piace che gli altri ascoltino le nostre. Ciao.
     
    Top
    .
  7. Aletta87
     
    .

    User deleted


    ciao benvenuta la mia storia è per certi versi simile...grazie per averla postata!
     
    Top
    .
  8. LaMaduninaEintroversa
     
    .

    User deleted


    Avoia! Si si, istess, preciso preciso.
    Io purtroppo a starci nella pelle introversa ancora non ci sono, probabilmente sarò un po' + in mezzo. Mi frega anke a me l'onestà spinta e l'obiettività! In sto periodo mi faccio paranoie mentali (ke può far ridere come termine, a me per un c***o xke ci sto malissimo) sulla giustizia per tutti, sulla protezione delle proprie idee/sogni, che spegnerli significherebbe praticamente far fiorire una intera vita da un'altra parte. Insomma ho paura ke il mondo com'è, se non ti coltivi abbastanza in fretta, ti reprima da non poter più fare niente (lavoro soldi bollette politiche economiche. Punto. La vita è quella).
    Chi ce ne capisce è bravo e riceverà come regalo un motoscafo da 300hp!
    Bella li

    comunque in particolare quoto e strariquoto la storia delle amicizie...le amicizie vere davvero si contano sulla punta di un dito di un dito remoto, le altre...bleah! Io figurarsi, anzi racconto un po' una storia: stavo con un gruppo. un gruppo folto e molto estroverso. non erano truzzi grazie a dio, ma tutto sommato lo spirito di fondo era "divertiti che ognuno pensa a se" unito a quella bella facciata mai dichiarata "per il gruppo tutto" (non so se avete inteso) che si esprime durante le tragedie in particolare, ma mai giorno per giorno dove anzi regna se possibile un po' di cinismo. Terribile. A onor del vero comunque tra di loro forse sono + amici di quanto io senta, molto distacco avviene soprattutto per punti di vista diversi, se vogliamo aspettative.
    Comunque.
    Per dire l'inculata, ho rimosso un sacco di ricordi...
    che è successo...ah si. all'inizio l'amicizia è esplosa abbastanza in fretta: amici amici subito. I +, penso, estroversoni poi si sono accollati come l'oggetto novità. All'inizio era bello perché subito 1 ragazzo, un borghesotto un po' in crisi di risultati in compa si è aggrappato a me. Mi faceva piacere, per quanto a quel tempo (2 anni e mezzo fa) pensavo anche io solo alla compa quindi tac, l'ho un po' pisciato. Mi stavo preparando a diventare figo e allora: copiali! Facevo il ganzo, il distaccato. una voglia paurosa di calore dentro (una ragazza, un amico), ma io dovevo imparare a vivere il mondo, tutto!
    Beh, fai fai ke tra viaggi, sapermela scafare e discoteca (con loro o con altri), il mio periodone andava avanti alla grande, anche se dentro qualcosa stava smangiando...non saprei dire cosa sia ancora oggi, ma è simile a un tradimento.
    Beh regà, non vogliatemene, ma da una storia ve ne racconto due, proprio non riesco a fare le cose semplici :D
    Beh insomma tra estrovertimento e una buona quota di vomito interiore eccomi partire per la tangente: circa marzo 2008 (quindi esattamente a metà strada tra la partenza e oggi) inizia il primo forte galleggiamento mentale: il tutto va bene. Fondamentalmente uno smontare e rimontare l'identità ogni 10 secondi. Era partito l'SMT. Con buona pace dei nervi, senza sapere il perché (o meglio, non volendo sapere xke, cioè "datti una calmata ke non solo sei umano, sei oltretutto pure tu", cosa ke mi porto dietro pure oggi), continuai.
    Beh riassunto?! Tanto estrovertimento, veramente una marea di cazzate...come posso spiegare?! Battutte sul sesso da bassifondi, egocentrismi di ogni sorta, spirito di gruppo stile compagni-camerati, tentativi di rendermi ridicolo (da pettinato e perfettino mi sono trasformato in un ricciolo capellone) una voglia pazzesca e incontrollabile di diventare normale (che ho precisamente anche ora), di prendere la vita alla leggera e pensare come un normale cioè, emozionalmente parlando, godere anche io del fico della vita (il frutto, nome curioso però, ci sta a pennello tra gusto e nome :) ), insomma fare storiacce con la gente, vivere sulla cresta, NON PENSARE AL DOMANI.
    Beh conclusione. A un certo punto, senza motivo apparente (per loro, ma tutto sommato anche per me che ero alienato e sull'orlo di un esaurimento nervoso da violenza estroversa, non saprei definirlo diversamente) mi incazzo con tutti. Mi incazzo con uno dei cristiani che fa tanto per apparire (lo sfigatello di inizio storia) e lo "insulto" per email (Sembra tutto gigantesco quando parlo poi in realtà di danni, fuori, non ne ho mai fatti, in perfetto stile autoles intro doc(R)) dicendogli, fondamentalmente, che mi fa schifo come fa (tirate le somme, poi anche li ho usato decisamente un bello stile...sono duro n'è...).
    Beh riassunto della faccenda: 3 viaggi (uno in messico, mica a marina di massa), migliaia o quasi di serate passate assieme, con uno di loro pure progetti per viaggi "alla ricerca di sé" e centinaia di chattate, sogni a non finire, poi esperienze comunque tutto sommato bellissime (anke se da estroversoni, ma comunque io come un coglionazzo sognavo ad occhi aperti l'amicizia, per quanto il sub strato tra me e i miei desideri desiderasse poi tutt'altro :wacko: , maledetto e disfunzionale calore :cry: ) e tentativi di integrazione (almeno, io ci ho letto questo, ma penso proprio ke sia cazzato, loro stavano solo vivendo semplicemente da scafati quali sono).

    Tradotto: se sei introverso dimenticati l'amicizia estroversa, cultura o non cultura ci finisci sotto, meglio "investire" sugli introversi per non essere "investiti" (in tutti i sensi). è come se loro prendessero il comune denominatore o la semplificazione massima di quello ke una persona gli serve e la fanno propria. non hanno te in testa, hanno i loro desideri o il loro "giusto" o comunque una rappresentazione personale del giusto sociale e poi il fare, la persona funzionale al fare. Mai una serata a parlare della propria storia, a sentire un po' i tuoi perché, così belli e caldi, mai. Tu funzioni!? Bene, ti mettiamo qui. Ci stai un po' stretto, ma va beh, vorrai mica lamentarti e sembrare lagnoso no? Non è bene, nessuno deve lamentarsi, DEVI prendere le cose come stanno, altrimenti non sai stare al mondo! (e io allora chiedo: e chi le ha fatte, le cose al mondo, pensava così pure lui?! Mah...mandria di burattini). Vai a parlare di cosa vuol dire giusto. Giusto, per loro è quello ke giusto è, cioè la maggioranza. Fine, non esiste altro.
    se poi qualcuno parla, è un babbo, meglio stare zitti. E ne ho visti di "diversi" poco o male adattati: ce n'erano almeno 3 e vi assicuro ke non se la passano bene. una è una ragazza molto sveglia e decisamente particolare ma completamente inacidita (lo dico xke standoci da solo vi assicuro ke è un bocconcino di ragazza, invece, ma completamente irretita dal modo di stare -stare ce la fanno, loro, noi che invece ardentemente vogliamo essere di regola ce la prendiamo diretta nel C**O!-)
    L'altro un ragazzino che non raggiunge il metro e 60 costantemente a orecchie basse che di gentilezza e delicatezza ne ha da vendere ma tanta ne ha quanto si vende: lo perculeggiano tutte le sere, si dimenticano i compleanni, è l'unico che quando è in compagnia lo si vede proprio diverso oh...ma non molla. Il gruppo il gruppo il gruppo. Poi quando siamo in 2 automaticamente scattano discorsi personali e si scopre che anche lui ne ha le palle piene ma ovviamente non lo vuole ammettere. in fondo il gruppo per lui è tutto (forse non sa che starebbe meglio a ribellarsi almeno un po')
    Un altro invece è un ragazzo della madonna, iperintelligente (ipermnemonico anzi), veramente particolare. non lo saprei definire. so solo ke questo ribellato si è ribellato, ma ancora non sa ki è e vivacchia tra obblighi e confusione. volevo portarlo qui, ma ho paura ke gli venga una crisi isterica, non so perché, ma ho questa netta sensazione che poi si scagli contro chi gli tocca il lato vivo (io).
    Ecco, se c'è una faccenda brutta dell'essere introversi è ke fai vedere la verità agli altri e proprio non ti riesce di stare nello "sporco". insomma sei un piccolo grillo parlante, che di verità nel cuore ne ha tante ( ;) ), fin troppe.

    Come finisce questa storia?! Finisce che nessuno, del gruppo, mi contatta in quanto se la sono semplicemente presa. Non tanto della mail (dello sfigato non gliene frega + di tanto a nessuno evidentemente), quanto quando ho dichiarato che avrei voluto, per sanità, stare con poche persone per volta.
    Non si può dire, ti tolgono il saluto e il contatto dalla mailing list delle serate, oltre a fare una faccia austera quando passi davanti (almeno, una lo fa, gli altri comunque capisci ke per loro, ke te esistessi o no, dopo 2 anni, sinceramente...non gli cambia la vita).
    Una amicizia con i più introversi non si può avere xke prima di tutto il gruppo e allora...allora...io ke non mi vendo cosa devo fare? CAZZO ne so, passo a qualcun altro sperando che sta logica maniacal-masochista non investa anche loro! Io la benzina dell'autodistruzione l'ho finita, basta e non torno + indietro.

    Bella storia eh!?

    Edited by LaMaduninaEintroversa - 13/8/2009, 18:54
     
    Top
    .
  9. lavirginia
     
    .

    User deleted


    Ciao Lally e benvenuta ^_^

    M'ha colpito molto la tua frase

    CITAZIONE (LallyInTheSkyWithDiamonds @ 9/7/2009, 21:35)
    C'è chi dice che sono di ferro, chi di legno le mie sono di cemento armato e anzichè cadere si accumulano sulla mia faccia...

    L'augurio è scoprire che al di là della loro apparenza di cemento, poste di fronte al sole della consapevolezza, possano rivelarsi maschere d'argilla, fastidiose per quanto tirano e stringono la pelle, ma pronte a staccarsi, ormai seccate dalla determinazione ad essere, autenticamente essere!

    :P A presto
     
    Top
    .
  10. Misanthropist
     
    .

    User deleted


    Darti semplicemente il benvenuto sarebbe forse banale. Allegherò invece una risposta, un augurio e una domanda.
    Risposta alla tua questione: ebbene, mi riconosco molto nella tua narrazione, per anni ho fatto come Zelig, cercando di essere ciò che gli altri volevano io fossi, per timore di rimanere solo. Adesso ho capito. Cosa? Che è meglio essere soli che gettare al vento l'esistenza, meglio essere maschere singolari con il privilegio del cervello e dell'anima che vacui fantocci.
    L'augurio, poi: di avere coraggio, perchè l'autenticità è la più immensa libertà e il più immenso peso che si possa conquistare e l'iniziazione è molto dolorosa, come tutte le iniziazioni. Ma ne vale la pena.
    Infine la domanda:Non sarà anche l'introversione una maschera, in fondo, una categoria ove ingabbiarci?

    P.S. Magnifica la citazione del Cavalcanti già evidenziata da Lavirginia...e quella dei Beatles nel nick :clap.gif:
     
    Top
    .
  11. Raffaele Asmodeo
     
    .

    User deleted


    ciao lally, non saprei cosa dire che già non sia stato detto, se non che la mia storia, naturalmente, è come la tua. i casi della vita mi hanno graziato, e non mi sono mai ritrovato a dover fingere tanto spudoratamente, un minimo di individualità l'ho sempre avuto; ma arrivare quasi ad annullarci, per poter stare in compagnia e ridere ridere ridere senza sapere perchè si ride, perchè ridono gli altri, questo si.
    credo che l'esempio della madonnina (che poi mi pare di capire è un madonnone) sia il migliore: tutti assieme, tutti in gruppo per forza di cose, e sotto la pelle lo schifo per tutto. io di mio al di la degli amici, ho sempre stretto i denti e letto un libro; però sono umiliazioni che non dimentichi,
     
    Top
    .
  12. flaneur62
     
    .

    User deleted


    Ciao Lally, benvenuta e mi complimento anch'io per la scelta del nick....

    Beh, tante delle cose che scrivi le ho vissute e le vivo anch'io come penso molti altri frequentator* del forum.... Il fatto di sentirsi diversi, la voglia di isolarsi, la necessità/complessità dello stare da soli. Non so chi diceva che i problemi dell'umanità iniziano dal fatto che non riusciamo a stare soli nella nostra stanza...

    io sono un introverso attivo, ho sofferto parecchio ma diciamo che sto trovando un equilibrio tra solitudine, introversione, rapporto e interazione con gli altri. Ovviamente non è come quando al bar ti fanno un cocktail che riesce più o meno sempre... ci sono i periodi storti, c'è la vita diu tutti i giorni con il suo carico di problemi e di angoscie... però isolarsi consapevolmente, ragionando su se stessi, cercado di non vivere un lato della prorpia della personalità come una malattia mi ha permesso di crescere e di rimanere in una decorosa linea di galleggiamento...

    Auguro anche a te di fare questo percorso, magari con strumenti meno empirici dei miei....

     
    Top
    .
11 replies since 9/7/2009, 20:35   379 views
  Share  
.
Top