Ecco a voi la mia introversione...

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  1. Aletta87
     
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    Non ci crederete ma ho trovato questo forum per caso, attraverso un link di un mio collega universitario. Non potevo credere ai miei occhi leggendo l'intrduzione a queto sito: avevo trovato il nome della mia "malattia mentale". Per anni mi sono chiesta quale fosse il mio problema senza tuttavia voler ricorrere allo psicologo: ho sempre visto nello psicologo una persona che in realtà ti guarda dall'esterno, che non può sapere realmente chi sei, che di te potrà sempre e solo avere un'idea parziale al di là degli studi che ha fatto e che può limitarsi a parlare a darti consigli, insomma non dico che trovassi inutile questa figura perchè per molti è una speranza essere seguiti da una persona competente, ma non la trovavo utile per me. I tuoi problemi in fin dei conti te li devi risolvere, in fondo ognuno ha i suoi difetti caratteriali e non c'è psicologo che li sappia riconoscere meglio di te stesso, certe volte ero combattuta perchè pensavo:- Boh te lo immagini però se io avessi un cervello particolare, che funziona in modo diverso dagli altri, magari anche conformato in maniera diversa, che non mi permette di vivere la vita come fanno gli altri, con lo stesso vantaggio che ne ricavano gli altri, con la stessa razionalità con cui vivono gli altri.E se avessi una sorta di tumore, che so...- e subito dopo pensavo- Te lo immagini se io dovessi curarmi per questo motivo? Quale cura? E cosa ne acquisterei? Il fatto forse di tornare ad essere viva e sveglia come da bambina? Acquisire maggiore razionalità forse...nella vita è utile. E se dovessi perdere qualcosa di me? Se dovessi perdere solo un pezzo della mia fantasia, della mia creatività...il lato creativo è la parte migliore di me...no non mi curerò. Piuttosto la morte.-
    Si è capito che oltre a non essere una psicologa non sono neanche un medico...ora eccomi qui a leggere l'ntroduzione a questo forum, a leggere incredibilmente sottoforma di frasi compiute i miei "disturbi". Ero una "bambina d'oro", una di quelle che se la vedete all'età di un anno dite <<questa bimba è da pubblicità, da televisione>>, imparai presto a parlare (a camminare più tardi causa problema ad un anca che ho curato con successo), ero simpaticissima, spiritosa facevo domande a tutti quando i miei mi portavano in giro con loro, ridevo sempre, non avevo paura di nessuno, salutavo tutti. All'asilo nido facevo morire dal ridere le maestre per le mie risposte intelligenti. E poi ballavo, cantavo, imitavo le showgirl in tv. Le cose cambiarono repentinamente quando andai alla scuola materna...le bambine erano cattive, più dei maschietti, ma io non me ne accorgevo e loro mi fregavano sempre, ogni volta che facevano una birbonata ero sempre io ad avere la colpa perchè loro sapevano nascondersi ed io no. Le maestre poi... ogni volta che facevamo qualcosa ci davano scapaccioni e non avevano un minimo di tatto. Diventai la pestifera della classe, combinadone di tutti i colori; portai con me la mia indisciplina anche alle scuole elementari: saltavo dai banchi e dalle sedie, parlavo a sproposito ora, quello che avevo da dire erano solo stupidagini, a meno che non fosse qualcosa di attinente alla lezione, la parola d'ordine delle maestre era autocontrollo, altrimenti una nota di demerito, una punizione, una lettera di richiamo ai genitori. Alla fine decisi che era il caso di cambiare, in fondo alcune mie doti erano apprezzate dalle maestre specie se non comportavano problemi: sapevo scrivere molto bene in terza elementere e creavo delle storie a fumetti che rappresentavano me e la mia vita con i miei compagni di classe, insomma ero ancora una bambina più che d'oro in certe occasioni e ricevevo gli elogi dei miei insegnanti e dei miei genitori, talvolta anche dei miei amici. Tanto valeva fare la brava bambina, se non volevano che parlassi allora avrei evitato di farlo anche quando le mie parole sarebbero risultate importanti:in fondo erano o no tutte stupidagini?. Alcuni meccanismi però si erano già inceppati da un pezzo, specie nel rapporto con gli altri: i compagni di scuola spesso e volentieri mi escludevano, ero sempre vittima di scherzi e di ingiurie, di riferimenti alla mia corporatura troppo robusta per la mia età, non riuscivo ad impormi nei rapporti con le mie compagne che spesso e volentieri non mi facevano giocare con loro; quando i miei dicevano di salutare gli altri uscendo dai posti pubblici io mi rifiutavo e non mi andava neanche di dire buonanotte e buon appetito;questo complesso me lo sono portato dietro per anni:fino ai quindici anni evitavo di salutare gli altri in presenza dei miei genitori, lo facevo solo quando loro non c'erano, avevo soggezione degli adulti che mi incutevano timore, di loro non mi fidavo più. Anche per quanto riguarda le mie capacità di piccola star dovetti presto retrocedere: mi vergognavo dei miei, e non cantavo mai in loro presenza. In seguito iniziai a muovere la bocca sulle canzoni dei cartoni animati ma senza emettere alcun suono e più tardi invece a tenere la bocca chiusa simulando il motivetto che avevo in testa senza dire le parole, per poi smetter subito non appena mi accorgevo di avere qualcuno vicino. Tutt'ora in casa canto solo quando sono sola e nn c'è nessuno. Ballare invece era un altro discorso. Mi iscrissi a scuola di danza a sette anni, la danza classica era un martirio, il maestro ci urlava sempre dietro, secondo lui ero troppo grossa e pesante, forse era vero ma mi sentivo senza speranze...così mi iscrissi a danza funky e jazz, lì mi divertivo un mondo, non era certo una passeggiata, ci voleva impegno ed era stancante ma era bello perchè potevo sperare di ottenere dei risultati:alla fine del secondo anno ero migliorata molto, avevo fatto passi da gigante. Ma é anche vero che alla fine del secondo anno dovetti smettere categoricamente: avevo avuto infatti, un giorno che ero con i miei compagni di scuola, il primo episodio di lussazione della rotula del ginocchio. Avevo dieci anni e il sentore, ascoltando le parole del dottore, che il mio problema alle ginokkia non si sarebbe mai risolto nonostante le rassicurazioni dei miei. E stata forse quella la prima grande delusione che, insieme alla consapevolezza di una bambina non più bambina, mi ha portata alla fase "oppositiva" della prima adolescenza o quella che si chiama forse crisi... Il silenzio di ribellione non manifesta che mi aveva caratterizzata dai 9 agli 11 anni era ora diventato controproducente in quanto non riuscivo più ad uscirne, in compenso scrivevo, scrivevo, scrivevo tutto il giorno di quanto stavo stretta nel mio corsetto per la scogliosi, di quanto la mia vita era triste e di quanto avrei voluto cambiarla e al tempo stesso la difendevo, attuando quella "invidia profonda" di cui un introverso si serve nei confronti degli altri: avrei voluto uscire con le amiche e avere un ragazzo ma i miei problemi d salute, costentemente amplificati dalle lamentele di mia madre, non me lo permettevano, e allora? Criticavo le mie compagne di classe, perchè sembravano più vecchie della loro età, perchè uscivano con ragazzi troppo grandi per loro, perchè ne cambiavano uno ogni due giorni, e perchè nonostente le loro fortune erano capaci di entrare in classe scazzate lamentandosi della loro esistenza, mentre io stavo zitta e lottavo. Volevo bene solo ai miei professori, specie alla mia professoressa d'italiano, perchè credeva molto nelle mie capacità. In quegli anni disegnavo solo ragazze bellissime prese dalle pubblicità dei giornali, non avevo interesse a rappresentare gli uomini. Quando mi innamoravo il ragazzo in questione era intoccabile, da tutte le altre ma soprattutto da me. Io non dovevo conoscerlo, non potevo perchè lui era una persona al di sopra delle mie possibilità e io non vi potevo accedere, nessuno mi considerava un granchè ma sono sicura che se lo avessero fatto io sarei scappata o l'avrei trattato male.[continua sotto]
     
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  2. Aletta87
     
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    Gli anni delle medie sono stati i peggiori della mia vita, almeno fin ora. Ero talmente convinta di essere sempre nel giusto e che tutti facessero più schifo di me a meno che non mi appoggiassero, che in realtà non avevo amici ma tanta gente che mi dava ragione per poi sfruttarmi come voleva, una volta che si fosse conquistata la mia fiducia. A scuola non tardò a presentarsi un problema che ho tutt'ora: la paura dell'interrogazione che talvolta sfocia nella scena muta, che in realtà è paura di doversi esprimere a parole istantaneamente, senza avere abbastanza tempo per poter pensare a cosa devi dire i una situazione ben precisa, dove o parli o prendi un brutto voto, o parli o non potrai dimostrare quello che vali, o parli o non hai altre chance. Il silenzio era la mia condizione e adesso qualcuno si permetteva di volermi estorcere parole e concetti per poi mettermi un bel voto e dirmi <>. Credo che inconsciamente io non abbia mai sopportato questa situazione ma fino a poco tempo fa non ero arrivata a questa conclusione lo consideravo un problema da risolvere, una parte del carattere che bisogna riuscire a modificare. Ora sono convinta che la mia reazione sia dovuta al fatto di considerare l'interrogazione una vera e propria estorsione, si, di qualcosa di mio, come se dovessi spogliarmi, ecco. A 15 anni cambiai in meglio: tolsi il busto, l'intervento alle ginocchia era ormai alle porte, avevo risolto i problemi di salute che mi affliggevano, intanto mi ero iscritta al liceo classico, dove le materie certe volte riuscivano anche ad interessarmi(ho avuto la fortuna di avere una professoressa di matematca molto brava che mi tolse la fobia per la sua materia :). Certo la cosa che più mi dette fastidio fu il poco spazio che quelle materie davano alla mia immaginazione: io avrei scritto un mondo ma ero costretta a fare riflessioni su ciò che gli altri avevano scritto prima di me, su cose già scritte! Razionalmente io ne capivo e ne capisco tutt'ora l'utilità :) ma penso che da qui sia derivato il fatto del menefreghismo verso la maggior parte delle materie, che io portavo avanti solo per finire la scuola, per avere il diploma, accompagnandomi costantemente a semi-scenemute o interrogazioni che avrebbero potuto avere rislvolti assai migliori, dove in fin dei conti non dimostravo mai quello che ero, per le quali studiavo cento ma il risultato era a malapena 60. E il tutto percependo sempre nell'aria, nel mio essere viva, qualcosa che non andava, l'impressione che dell'esistenza mi stava sfuggendo qualcosa, che gli altri avevano già capito o di cui non si curavano affatto, loro che vivevano bene anche nelle cose più banali. Mi convinsi di non essere normale, o meglio di poterlo essere ma di non volerlo diventare. Non odiavo il mio fisico, le malattie mi hanno insegnato ad apprezzare il mio corpo così com'è, eppure quando gli altri mi guardavano come una bamboccia e io facevo finta di essere stupida sorridendo come una bambina, avevo la sensazione che il mio viso e la mia presenza fossero sciupate dal mio modo di essere, dal mio "carattere". Io per gli altri penso di essere stata una persona timida e tremendamente infantile, alle superiori ero una mascotte, ero sbeffeggiata ma questo era il modo che avevano i miei compagni di volermi bene e io l'ho capito troppo tardi, andando invece in cerca di amicizie che non mi avrebbero portata lontano. Io ringrazio tutti i miei amici.[continua sotto]
     
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  3. Aletta87
     
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    La svolta vera? Andare a vivere fuori dalla mia piccola cittadina, essere indipendente quasi per tutto e rendermi conto di quanto la presenza dei miei sia stata pressante. Io mi sento più o meno bene ora, sto vivendo il mio momento migliore e so che prima o poi dovrò rimpiangerlo: frequento l'università di Roma Tor Vergata sono iscritta al DAMS musicologia (che volete sono nata una star ahahahah no no sto skerzando, non si diventa affatto famosi studiando lì e non è ciò che mi interessa, da brava introversa quale sono :P). Perchè una scelta così "strana" a detta di chi mi conosce e mi giudica? Perchè la musica mi ha salvata, le sue note hanno inziato ad attirarmi dopo aver lasciato la scuola di danza, è diventata una pasione dopo i 15 anni, non sapevo suonare uno strumento ma volevo fare la dj, peccato che anche lì la mia introversione deve aver messo lo zampino, tra l'altro mi ero innamorata del più noto dj della cittadina che era anche un mio coetaneo e frequentava la mia stessa scuola:un'altra ne avrebbe approfittato subito, ma io no, anzi mi vergognavo non potevo entrare a far parte del suo circuito. A parte ciò, in casa avevo un computer e nel computer un editor per i files musicali...è stato quello il primo passo verso la musica elettronica, verso la sua composizione. Dopo la laurea vorrei frequentare il master in ingegneria del suono e dirigere la mia conoscenza verso il settore più scientifico che riguarda la musica: l'approccio con la musica elettronica colta ed elettroacustica è stato molto importante per me, forse non mi avrà aiutata a superare la mia introversione ma mi ha spinta a pormi dei quesiti sul suono ai quali non avevo mai pensato e m ha indirizzata verso una conclusione: ogni suono è musica se si crede che esso lo sia, ogni voce trasmette qualcosa di magico e di proprio, quindi anche la mia voce, la voce di cui mi vergognavo può piacere. Ed ogni volta che la mia autostima si affievolisce me lo dico sempre. La musica inoltre, se intesa come suono, ti invita ad un contatto fisico con la realtà, con gli oggetti che si muovono con l'aria che circola, con le macchine che passano, con le persone che camminano...ti aiuta insomma a diventare per certi versi più pragmatico, al contempo a considerare la relatività delle cose ad osservare senza giudicare troppo. Il bello è che attraverso la composizione dei miei pezzi riesco a soddisfare la mia creatività. Diciamo che sta nascendo in me una parte razionale che spero riesca non dico a controllare la mia indole(non è questo quello che voglio) ma a creare un contatto sereno con la realtà che mi circonda. Ci tenevo a condividere la mia storia con voi, penso che questo sito sia un mezzo eccellente per confrontarci e parlare delle nostre esperienze. Un bacio... Aletta
     
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  4. LaMaduninaEintroversa
     
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    non avete idea di come invidio ki adora la musica, io non ci sono mai riuscito...si, qualche sprazzo, ma poi mi sconnetto...ho poche canzoni elette e comunque biografiche, non riesco a innamorarmi della musica...eppure mi attira ki la adora.
    Boccelli e Giorgia per esempio secondo me sono due grandi, Goirgia poi...
     
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  5. trux
     
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    Bello comporre, se avessi ancora garageband (e quindi un mac a disposizione) starei dalla mattina alla sera davanti a quel programma, volevo provare cubase ma mi sembra troppo complicato. Per musica elettronica colta chi intendi? (gli autechre rientrano nella definizione?)
     
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  6. Koenig4
     
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    Ciao Aletta. Mi hai davvero accontentato nel mio chiederti una presentazione! :)
    Scherzo, molto bello davvero il tuo raccontarti. Pensavo che sarebbe bello, se tu conservi i tuoi fumetti i tuoi disegni i tuoi racconti ogni cosa che facevi da giovanissima che li postassi sul forum. Puoi postare foto immagini o scrivere quello che vuoi. Ci sono tutte le sezioni necessarie per questo. Grazie in anticipo allora!
    :)
     
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  7. Aletta87
     
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    Ahahhhaha hai visto? il ghiacciolo si è sciolto :lol:
     
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  8. Koenig4
     
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  9. Aletta87
     
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    CITAZIONE (trux @ 14/8/2009, 10:31)
    Bello comporre, se avessi ancora garageband (e quindi un mac a disposizione) starei dalla mattina alla sera davanti a quel programma, volevo provare cubase ma mi sembra troppo complicato. Per musica elettronica colta chi intendi? (gli autechre rientrano nella definizione?)

    se hai un Windows puoi provare ableton live, è molto più semplice di cubase e ti permette di fare un sacco di cose se sfruttato bene...quando ti sarai impratichto con ableton imparare cubase non sarà poi così difficile...io tutt'ora lo uso poco ma per il semplice fatto che non fa per me, non agevola la mia fantasia non mi dà la spinta per sviluppare le idee, devi già averle in testa, peggio di Allevi :lol: .
    Gli Autechre non rientrano per nulla nella definizione... se vuoi entrare a contatto con questo mondo cercati:
    - Ionization e Poeme electronique di Edgard Varese
    - Karlheinz Stockhausen (vari pezzi cercali su you tube, se trovi Kontakte o Studio I e II ma ce ne sono tanti altri)
    -Luciano Berio, Omaggio a Joyce
    -Continuo, di Bruno Maderna
    - se lo trovi (ma dubito) anche Bivio, di Paccagnini

    Buon ascolto :B):
     
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  10. lorefirenze
     
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    Aletta, anche tu fai il D.A.M.S???
    E' davvero incredibile quanto spesso le persone sensibili che hanno magari sofferto abbiano questa attitudine alla musica...ne ho conosciute diverse che come me e te fanno il dams ed hanno un carattere sensibile!!!
    ciao ciao!!! :D

    p.s: Tra le altre cose anche a me piace molto la musica elettronica, anche se non quella colta o contemporanea...diciamo che mi piace quella danzereccia, l' i.d.m...conosci Aphex Twin??I Kraftwerk??
     
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  11. Aletta87
     
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    CITAZIONE (lorefirenze @ 29/10/2009, 22:33)
    Aletta, anche tu fai il D.A.M.S???
    E' davvero incredibile quanto spesso le persone sensibili che hanno magari sofferto abbiano questa attitudine alla musica...ne ho conosciute diverse che come me e te fanno il dams ed hanno un carattere sensibile!!!
    ciao ciao!!! :D

    p.s: Tra le altre cose anche a me piace molto la musica elettronica, anche se non quella colta o contemporanea...diciamo che mi piace quella danzereccia, l' i.d.m...conosci Aphex Twin??I Kraftwerk??

    ahahahha sei un grande!!:D anch'io adoro i kraftwerk e tutta la musica da ballare daft punk chemical brosroger sanchez e i grandi della musica house!!!ma da due anni ho cominciato ad interessarmi anche ai colti.
    ma tu studi a bologna?componi?
     
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  12. lorefirenze
     
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    CITAZIONE (Aletta87 @ 30/10/2009, 09:19)
    CITAZIONE (lorefirenze @ 29/10/2009, 22:33)
    Aletta, anche tu fai il D.A.M.S???
    E' davvero incredibile quanto spesso le persone sensibili che hanno magari sofferto abbiano questa attitudine alla musica...ne ho conosciute diverse che come me e te fanno il dams ed hanno un carattere sensibile!!!
    ciao ciao!!! :D

    p.s: Tra le altre cose anche a me piace molto la musica elettronica, anche se non quella colta o contemporanea...diciamo che mi piace quella danzereccia, l' i.d.m...conosci Aphex Twin??I Kraftwerk??

    ahahahha sei un grande!!:D anch'io adoro i kraftwerk e tutta la musica da ballare daft punk chemical brosroger sanchez e i grandi della musica house!!!ma da due anni ho cominciato ad interessarmi anche ai colti.
    ma tu studi a bologna?componi?

    Guarda...la musica danzereccia per me è sempre stata un vero toccasana per la mia condizione di introverso!!!
    Con alcuni mie amici , in specialmodo uno, siamo sempre stati delli aficionados delle serate di musica elettronica danzereccia!!!Per me è una specie di rituale tribale,cui attraverso la danza nella musica, mi libero, mi scarico, e spesso, solo in quei frangenti mi sento libero!!!
    Ho ascoltato un pò di tutto!!!Prima i vecchi Chemical(sono stato anche ad un loro concerto a Bologna circa 4 anni fà...)
    Poi i genii dei Daft Punk...geniali!!!
    Quest'estate a Livorno ho assistito al mio genio personale dal vivo...sua maestà Aphex Twin!!E non so le sapevi, ma ho visto anche i geniacci dei Kraftwerk che suonavano prima!!!Che concerto memorabile!!!
    Poi per il resto faccio ascolti episodici di Tech-House oppure Elettro-Minimal!!!
    Sono stato anche un frequentatore di serata Techno, ho visto diverse volte Sven Vath e Chris Liebing!!!

    Io diciamo che ho una passione grande per la musica tutta,fra cui c'è anche quella elettronica...non compongo,ma mi piacerebbe tanto scrivere di musica...cmq io studio nella mia città natale...Firenze!!!
     
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  13. Aletta87
     
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    Eh si lo sapevo del mega concertone kraftwerk+aphex twin ma ho avuto vari problemini e non sono più andata. vabbè... :D
    anche per me la dance in generale ha significato molto e il 4/4 della cassa ha scandito per anni il ritmo monotono della mia vita rendendolo più sopportabile. :)
     
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  14. lorefirenze
     
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    CITAZIONE (Aletta87 @ 30/10/2009, 16:17)
    Eh si lo sapevo del mega concertone kraftwerk+aphex twin ma ho avuto vari problemini e non sono più andata. vabbè... :D
    anche per me la dance in generale ha significato molto e il 4/4 della cassa ha scandito per anni il ritmo monotono della mia vita rendendolo più sopportabile. :)

    E stato un evento memorabile...quello che sognavo da tempo dopo la delusione del concerto saltato a Roma...
    :D
     
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13 replies since 13/8/2009, 16:46   449 views
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