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Koenig4.
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Ho saputo ieri che la società per cui lavoro stà creado due call-center, uno in Albania e l'altro in Tunisia. Ai dipendenti verrà richiesto di parlare l'italiano e percepiranno uno stipendio di un terzo rispetto ad un lavoratore in Italia. Lo scopo è ridurre i costi per essere più competitivi sul mercato. Essere più competitivi sul mercato significa anche offrire un servizio alla clientela ad un costo sempre più basso. Anche se lo stipendio è solo di un terzo, per il differente potere d'acquisto, sicuramente in quei paesi è uno stipendio buono. Penso però ai posti di lavoro sottratti a giovani Italiani disoccupati. E sopratutto penso alle condizioni già inumane nei call-center in Italia che immagino diventare disumane in quei paesi...
Tempo fà, in un negozio di abbigliamento etnico, ho comprato un paio di maglioni di lana molto belli e ad un prezzo molto conveniente. Sono stato molto soddisfatto dell'acquisto pensando di avere fatto un'affare. Anche un mio collega mi ha chiesto dove avessi acquistato il bel maglione che indossavo.
Dietro il collo c'era la targhetta con scritto made in nepal... Non riesco a non pensare che l'affare che ho fatto l'ho fatto non solo grazie al cambio della valuta. Devo averlo fatto sicuramente anche grazie allo sfruttamento sul lavoro di alcuni lavoratori nepalesi, nel caso peggiore di minori... Non sò ma nell'avere fatto un affare mi sento responsabile di un meccanismo perverso. Mi ricorda quel film dove Alberto Sordi impersonava un mercante d'armi perchè sua moglie e i suoi figli vivessero agiatamente. Sono di sinistra perchè vorrei un mondo dove non ci siano degli uomini che vivono bene se esistono degli uomini che vivono male. Eppure non riesco a non pensare di essere un ingranaggio dei mali del pianeta e di esserne quindi al tempo stesso colpevole.
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Koenig4.
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E sono anche ateo ecologista e pacifista...
Un saluto ( addio... )
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_pardo_.
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QUOTE (Koenig4 @ 23/10/2009, 20:59)Ho saputo ieri che la società per cui lavoro stà creado due call-center, uno in Albania e l'altro in Tunisia. Ai dipendenti verrà richiesto di parlare l'italiano e percepiranno uno stipendio di un terzo rispetto ad un lavoratore in Italia. Lo scopo è ridurre i costi per essere più competitivi sul mercato. Essere più competitivi sul mercato significa anche offrire un servizio alla clientela ad un costo sempre più basso.
Il che` sarebbe in realta` irrilevante, dato che a costi minori da un lato si introducono costi maggiori dall'altro, nello specifico 1) le condizioni sicuramente disagiate di quei lavoratori, e 2) il prolungarsi e legittimarsi della grave ingiustizia implicita nella esternalizzazione del lavoro ai paesi poveri senza un corrispondente trasferimento anche dei diritti della persona.
Il principio vale in generale per tutto il "sistema", in cui sostanzialmente per offrire sempre piu` merci a sempre minori costi, accresce ogni giorno la tossicita` dal punto di vista umano/psichico, sociale o ambientale.QUOTEPenso però ai posti di lavoro sottratti a giovani Italiani disoccupati.
Su questo non sono daccordo, uno nato in italia non dovrebbe avere piu` o meno diritto a campare di uno nato da un'altra parte.
Se i diritti dei paesi dell'africa e similari fossero mai stati rispettati nel passato, non si sarebbe creata la situazione contemporanea che sono costretti a riversarsi qui.
Invece ne hanno distrutto le culture, disgregato le societa`, requisito i beni, finche` non gli e` rimasto piu` nient'altro che un bel viaggio di sola andata per il ricco e depresso occidente.QUOTENon sò ma nell'avere fatto un affare mi sento responsabile di un meccanismo perverso
Siamo tutti parte del meccanismo della societa` moderna, e x lo piu` non abbiamo alternative, dato che il sistema ci ha allevati x essere incapaci di fare alcunche` di utile (oltre a privarcene in larga parte dei mezzi tramite la concentrazione di potere delle grandi imprese.)
Che il pessimismo ci accompagni....
Introverso e di Sinistra |
