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BadalukG.
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Ho una teoria. Quello che penso è che introversione, estroversione siano solo due differenti punti di vista sul mondo. I due aspetti secondo me si concentrano sulla persona e secondo me la differenza sta nel modo di approcciare alle persone. Cioè la differenza sta nel fatto che mentre l'introverso tiene conto del fatto che la persona con cui interagisce ha un mondo interiore e cerca di capire e anticipare i meccanismi interiori dell'altro avendo conoscenza dei suoi propri, l'estroverso si basa solo sui dati che gli provengono dall'esterno. Cioè l'introverso si chiede: "Forse se faccio cosi succede colà con quella persona". L'estroverso invece pensa per prima cosa " Mi ha detto cosi ... allora ...". Cioè l'estroverso si base su dati empirici mentre l'introverso su ipotesi. Nessuno è importante è la frase che sta ad indicare i due punti di vista. Essa può essere letta secondo me in due modi. 1) Non ci sono persone importanti 2) Le persone che non conosco sono importanti. Adesso che ho fatto questa breve digressione vorrei prima di dirvi che questa discussione ha senso solo se ce il vostro riscontro e vorrei aggiungere che dopo un pò di mesi che non passavo per il forum, è un piacere ripartecipare alle nostre discussioni. Inoltre vorrei dirvi dopo aver riletto questo testo che vi giuro sono completamente lucido. Cosa pensate di ciò, cioè della Teoria? 
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Koenig4.
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Beh sì penso che quello che dici in parte sia vero visto che l'introverso è empatico quindi è avvantaggiato nella percezione degli stati emotivi altrui. Almeno credo che possa essere come dici. Però non credo che questo avvenga per un differente punto di vista ma per una differenza genetica, costituzionale cioè. Sì il forum è molto attivo. Un caro saluto. .
Nessuno è importanteMa cosa voglio dire? |
