Episodi d'infanzia

Dominare gli animali/amichetti

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  1. Enrico-buono
     
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    Mi viene in mente un episodio della mia infanzia.

    Tra amichetti del quartiere si era trovato un piccolo gattino. Inizialmente il gattino veniva trattato come un cucciolo desiderato e coccoolato.
    Dopo qualche giorno un bambino, diciamo così più intraprendente, iniziò a maltrattare la bestiolina.

    Tutti gli altri amichetti, due o tre, non pronunciavano una parola contro il maltrattatore, anzi collaboravano.

    Premetto che non sono un patito degli animali. Mi ricordo comunque di avere provato una pena immensa per quel gattino. Purtroppo non avevo le forze per oppormi al bambino 'dominante' (ero più bassino degli altri e indietro nello sviluppo corporeo (sì, quella cavolo di neopatia dico bene?)).

    Si crearono tre tipi di soggetti nel gruppo di amichetti:

    - Il dominante (picchio il gattino così capite cosa vi aspetta se fiatate);
    - I codardi/accomodanti (mi verrebbe da fare dei paragoni politici dei giorni nostri ma mi cucio la bocca...);
    - Me - L'introverso sensibile che prova pena per la bestiola e si chiede se le cose che si fanno sono giuste o sbagliate.

    Purtroppo per evidente inferiorità tendevo ad allontanarmi dal gruppo piuttosto che assistere ai maltrattamenti del gattino. Altre volte le ho prese sonoramente.

    Scoprii più avanti negli anni che il bambino maltrattatore era a sua volta comandato con disciplina militare in casa e ritorceva sul gattino le sue frustrazioni. Oppure compiva gesti inconsulti come attraversare di corsa l'autostrada (sì, non scherzo) o tirare con la fionda ai teloni dei camion.

    Ebbene al giorno d'oggi questa persona ha moglie e bambini (per me ora è un soggetto da stimare proprio per tale motivo).

    Mentre io sono fermo al palo (solo)!!!
     
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  2. Koenig4
     
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    Finchè associerai famiglia a successo ti sentirai al palo. Anche se mi rendo conto che è lo stigma sociale che ci bombarda con questo messaggio.
     
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  3. eu_daimon
     
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    sono contento di leggere questo da te marcello...mi ricorda una nostra chiacchierata spero fruttuosa :)
     
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  4. Koenig4
     
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    Certo Ivan, sei in gamba. Spero che si possano ripetere ancora tante altre chiacchierate. :)
     
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  5. Enrico-buono
     
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    Per me avere una famiglia resta qualcosa a cui aspiro. Non perché lo impone questa società, che tra l'altro pare non imporlo più...
    Importa a me.
    E' un obiettivo come altri hanno la carriera per esempio. Ecco per me fare carriera non rappresenta assolutamente nulla. Però la famiglia ha molta importanza per me.

    Cosa abbiamo di importante nella vita, a cosa ci appelliamo quando si presentano i momenti di massima difficoltà.

    -Alla fede in Dio, per coloro che possono vantarlo.
    -Ai legami di sangue. Sono quelli che non si creano con la volontà e che volenti o nolenti non si rompono facilmente.
    -Alle amicizie. Vanno e vengono...
    -All'amore di un partner. Nemmeno quello è inattaccabile.
    -Alla famiglia, che mischia gli altri elementi.

    A noi stessi? No. Per me non può stare nell'elenco...
     
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  6. Koenig4
     
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    Qualche sera fà parlavo con eu_diamon in chat di questo. In passato credo che la mia aspirazione alla famiglia, anzi alla famiglia perfetta, e la frustrazione conseguente alla non realizzazione, fosse dovuta al "dovere" realizzare le aspettative che sentivo provenire dai genitori, visto che sono un bambino d'oro. In realtà la famiglia è una "lotteria perfetta" che chiede "prezzi da pagare" non indifferenti. Un saluto.
     
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5 replies since 22/2/2010, 21:41   284 views
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