Anestesia

Chi di voi cerca di scordare il dolore?

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  1. Allonsanfan
     
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    Quando c'è sofferenza, la cosa che più ci viene spontanea è fuggire da essa e cercare di non sentirla.
    Per un introverso, ovvero una persona che vive molto nella sua testa, ci può essere la tentazione di rifugiarsi in un mondo alterato, finto, pur di fuggire ai problemi della vita.
    Chi si crea illusioni, chi passa ore su internet o ai videogiochi, chi si crea un mondo di fantasia, chi si rifugia nella lettura...tutto per cercare di non pensare ai problemi e di scordare questioni che ricompaiono lì davanti a noi non appena ci rituffiamo nella realtà.

    Ho usato la parola "anestesia" perché alla fine è questo che si fa, si isola il cervello dalla sofferenza rifugiandoci nel nostro piccolo mondo privato.
    Viene spontaneo perché spesso, specie da piccoli, non si sa come affrontare i problemi che sorgono.
    Poi, questo più da adulti però, quando scappare è diventato un'abitudine, diventa come una droga, un circolo vizioso, più si evita più i problemi si ingrandiscono, e più si è portato a rimandare

    L'unica lezione che posso dare in base alla mia esperienza è: o smetti perché non puoi farne a meno (prima o poi la vita presenta il conto) oppure se vuoi farlo di tua volontà, devi apprendere la consapevolezza del perché lo fai, cioè da cosa fuggi esattamente e come si può affrontare la questione.

    Chi di voi si è trovato o si trova in questa situazione? Cosa ne avete fatto per uscirne?
     
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  2. houccisotoniocartonio
     
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    sai cos'è? il fatto è che quando ti anestetizzi TI SEMBRA di mettere da parte le sofferenze, mentre quelle rimangono sempre, e l'unica cosa che cambia è che la tua vita su mette su un registro di "minimo indispensabile", ovvero le cose brutte restano, le cose belle non nascono

    come quando suoni la chitarra a volume bassissimo per non far sentire quando stoni! solo che non si sente nemmeno quando fai le note giuste
     
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  3. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (houccisotoniocartonio @ 18/5/2010, 01:13)
    sai cos'è? il fatto è che quando ti anestetizzi TI SEMBRA di mettere da parte le sofferenze, mentre quelle rimangono sempre, e l'unica cosa che cambia è che la tua vita su mette su un registro di "minimo indispensabile", ovvero le cose brutte restano, le cose belle non nascono

    come quando suoni la chitarra a volume bassissimo per non far sentire quando stoni! solo che non si sente nemmeno quando fai le note giuste

    quoto, brava, è proprio così
    anche se non sempre è come dici te, a volte è indispensabile "isolarsi" per riprendere un certo equilibrio, per non affogare
    ma in generale è deleterio perché alla lunga ti causa proprio questo: non nascono le cose belle, ti blocchi, rimani statico
     
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  4. senzanome70
     
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    CITAZIONE (houccisotoniocartonio @ 18/5/2010, 01:13)
    ...
    come quando suoni la chitarra a volume bassissimo per non far sentire quando stoni! solo che non si sente nemmeno quando fai le note giuste

    che bella metafora... mi piace.
    :)
     
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  5. _pardo_
     
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    Francamente la visione secondo cui lettura/giochi/internet sono droghe per scappare dalla realta` mi sembra un attimino esagerata, non siamo mica automi.
    O almeno, sicuramente uno dei casi possibili e` questo, ma non generalizziamo.

    Innanzitutto di quelli che uno chiama i "problemi della vita", a un altro puo` anche non fregargliene un bel niente (e credo di poter ben affermare con certezza che "nella vita" non c'e` altra abbondanza che di persone che credono di doverti dire quello che devi fare.)

    In altri casi, fuggire dalla realta` potrebbe essere anche la scelta piu` naturale se tale realta` a ragion veduta fa schifo.
    In questo scenario possono rientrare prima di tutto i fuggiaschi "consapevoli" (esempio l'imprenditore/manager che molla tutto, vedasi il caso Perotti noto in italia, ma cmq conosco anch'io almeno uno che ha smesso totalmente di lavorare perche` obiettivamente lo stavano riducendo a una larva umana..).
    Poi ci sono quelli che sono purtroppo vittime della situazione (vedasi gli Hikikomori in giappone) ma che comunque hanno le loro ottime ragioni per fare quello che fanno.
     
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4 replies since 17/5/2010, 19:58   220 views
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