Parlo poco...

molto poco

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  1. alehouse
     
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    Cocoon ti somiglio moltissimo...

    CITAZIONE (Allonsanfan @ 19/5/2010, 18:42)
    Ciao cocoon, sono uguale identico a te. Come penso siano uguali molti introversi. Anzi, fortunatamente un po' sono migliorato.

    CITAZIONE (Cocoon @ 19/5/2010, 17:58)
    in realtà anch'io preferisco le persone che parlano poco. non sopporto chi a tutti i costi vuole stare al centro dell'attenzione e quindi parla tanto. . ecc. . .(non sopporto tanto queste persone ovviamente perchè sono completamente l'opposto rispetto me). . . il mio problema però è che purtroppo non parlo perchè qualcosa mi blocca.

    Cos'è che non ti fa parlare? il fatto che vuoi parlare!
    Paradossalmente più si vorrebbe parlare più ci si blocca. Bisogna smettere di desiderarlo...è una cosa che deve venire spontanea, ma imponendoci di fare una cosa spontanea si ha il solo risultato di bloccarla.

    Quello che ci opprime e ci mette "stress da prestazione" è proprio il pensiero che si *deve* essere come gli altri. Che al contrario ci inibisce e ci fa essere ancora meno simili agli altri.
    Uno deve ripartire da se stesso, fare solo ciò che gli va, liberarsi da imposizioni esterne (anzi, dai pensieri che ci fanno credere che gli altri vogliano una prestazione da noi).
    Solo quando ci "sentiamo liberi" riusciamo a parlare, ad esempio quando siamo con un amico fidato o qualcuno che conosciamo bene. L'obbiettivo è estendere questi momenti di libertà in modo da sviluppare, in modo naturale, la nostra capacità comunicativa. Che, in futuro, potrebbe anche superare quella di coloro che attualmente vedi come "estroversi".

    Non è facile, è un lavoro lungo su noi stessi, ma prima o poi ci si arriva.
    forse mi sono un po' ripetuto, ma ho scritto di getto, è un argomento che "sento" molto :)

    :clap.gif:

    Tutto giustissimo
     
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  2. Cocoon
     
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    si si si, Allonsanfan ha colto in pieno!

    "cos'è che non ti fa parlare? il fatto che vuoi parlare!" è proprio vero, in questi giorni ci sto facendo molto più caso e davvero sto imparando a stare più tranquilla :D
     
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  3. ama71
     
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    ciao cocoon,
    tu dici che su domanda diretta non hai problemi ad inserirti in una conversazione ed e' quello che ho riscontrato anche io con persone introverse. Pero' mettiti anche dalla parte di chi si rapporta con te. Anche quando parlo da sola con un introverso il 99% delle conversazioni le inizio io. Se non sono io a fare domande, rimaniamo in silenzio. Io non riesco a capire se parlare con me possa fare piacere o se viene vista come una imposizione.
    Non voglio imporre la mia presenza e quando sono sempre io a dover iniziare un discorso, anche banale, mi chiedo sempre se la persona con cui sto parlando non avrebbe voluto invece stare in silenzio.
    Se non ho segnali dall'altra parte che mi fanno capire che la mia presenza e' gradita, che parlare con me gli fa piacere, anche io, che pur essendo introversa non ho problemi a parlare, mi tiro indietro.
    Rispetto e non mi aspetto che la persona introversa con cui mi relaziono sia chiaccherona quanto me ma ho bisogno in qualche modo di capire se gli fa piacere che io gli faccia domande, che mi interessi della sua vita; e' chiaro che non posso essere simpatica a tutti. Se non ho segnali chiari tendo a ritrarmi.
    Non mi piace passare per quella che invade lo spazio privato di una persona senza essere invitata.
    Se tu non fai mai domande ma rispondi solo alle domande che ti vengono fatte si potrebbe pensare che non ti interessa sapere niente della persona con cui stai parlando.

     
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  4. alehouse
     
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    CITAZIONE (ama71 @ 22/5/2010, 10:02)
    ciao cocoon,
    tu dici che su domanda diretta non hai problemi ad inserirti in una conversazione ed e' quello che ho riscontrato anche io con persone introverse. Pero' mettiti anche dalla parte di chi si rapporta con te. Anche quando parlo da sola con un introverso il 99% delle conversazioni le inizio io. Se non sono io a fare domande, rimaniamo in silenzio. Io non riesco a capire se parlare con me possa fare piacere o se viene vista come una imposizione.
    Non voglio imporre la mia presenza e quando sono sempre io a dover iniziare un discorso, anche banale, mi chiedo sempre se la persona con cui sto parlando non avrebbe voluto invece stare in silenzio.
    Se non ho segnali dall'altra parte che mi fanno capire che la mia presenza e' gradita, che parlare con me gli fa piacere, anche io, che pur essendo introversa non ho problemi a parlare, mi tiro indietro.
    Rispetto e non mi aspetto che la persona introversa con cui mi relaziono sia chiaccherona quanto me ma ho bisogno in qualche modo di capire se gli fa piacere che io gli faccia domande, che mi interessi della sua vita; e' chiaro che non posso essere simpatica a tutti. Se non ho segnali chiari tendo a ritrarmi.
    Non mi piace passare per quella che invade lo spazio privato di una persona senza essere invitata.
    Se tu non fai mai domande ma rispondi solo alle domande che ti vengono fatte si potrebbe pensare che non ti interessa sapere niente della persona con cui stai parlando.

    qualche anno fa mi succedevaa una cosa simile a quella descritta da te... adesso no, anni di solitudine mi hanno portato a sorridere a chiunque mi rivolga la parola, ma anche questo NON E' SEMPRE UN BENE
     
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  5. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (Cocoon @ 21/5/2010, 18:19)
    si si si, Allonsanfan ha colto in pieno!

    "cos'è che non ti fa parlare? il fatto che vuoi parlare!" è proprio vero, in questi giorni ci sto facendo molto più caso e davvero sto imparando a stare più tranquilla :D

    eheheh grande mi fa piacere che ti abbiamo dato qualche spunto per migliorare :B):


    CITAZIONE (ama71 @ 21/5/2010, 08:25)
    devo purtroppo ammettere che a volte sono stata proprio io a fare battutine a persone introverse. Non pensavo di certo potesse dare fastidio. Il loro silenzio mi blocca, ho difficolta' a iniziare un discorso, non so se sto imponendo la mia presenza e nello stesso tempo vorrei stabilire un contatto, un dialogo. Faccio qualche battuta innocente (ma probabilmente fastidiosa) perche' non riesco a interfacciarmi in altro modo.
    Pur essendo introversa ho nel tempo imparato a difendermi dalla societa' mantenendo il mio strato superficiale da estroversa, con ampio uso di ironia e risposte pronte.
    Eppure evidentemente il mio essere introversa mi spinge a cercare la compagnia di persone affini e non riuscendo a superare il muro mi comporto in modo stupido.
    Aiutatemi a capire in che modo posso rapportarmi con persone introverse pure.

    Purtroppo anch'io, per certi versi, sono simile a te. Da un lato mi danno fastidio le persone troppo silenziose. Mi mettono ansia, perché è come se imponessero a me l'iniziativa di parlare. Non so come gestire la situazione. Di solito le evito, anche perché non mi sognerei mai di prenderle in giro pur di attaccare discorso, so bene quanto è odioso questo modo di fare.

    Dall'altro però mi danno fastidio gli istrioni, quelli che stanno al centro dell'attenzione, perché non riesco a "competere" con loro.

    Alla fine si ritorna sempre al solito discorso: smettere di guardare gli altri, di prendere come punto di riferimento un modo di essere "standardizzato" e al quale dobbiamo aderire a tutti i costi, e guardare dentro noi stessi facendo ciò che sentiamo, non ciò che "sentiamo di dover sentire".

    In questo devo dire che la Lidi una piccola mano la può dare :)
     
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  6. Cocoon
     
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    CITAZIONE (ama71 @ 22/5/2010, 10:02)
    ciao cocoon,
    tu dici che su domanda diretta non hai problemi ad inserirti in una conversazione ed e' quello che ho riscontrato anche io con persone introverse. Pero' mettiti anche dalla parte di chi si rapporta con te. Anche quando parlo da sola con un introverso il 99% delle conversazioni le inizio io. Se non sono io a fare domande, rimaniamo in silenzio. Io non riesco a capire se parlare con me possa fare piacere o se viene vista come una imposizione.
    Non voglio imporre la mia presenza e quando sono sempre io a dover iniziare un discorso, anche banale, mi chiedo sempre se la persona con cui sto parlando non avrebbe voluto invece stare in silenzio.
    Se non ho segnali dall'altra parte che mi fanno capire che la mia presenza e' gradita, che parlare con me gli fa piacere, anche io, che pur essendo introversa non ho problemi a parlare, mi tiro indietro.
    Rispetto e non mi aspetto che la persona introversa con cui mi relaziono sia chiaccherona quanto me ma ho bisogno in qualche modo di capire se gli fa piacere che io gli faccia domande, che mi interessi della sua vita; e' chiaro che non posso essere simpatica a tutti. Se non ho segnali chiari tendo a ritrarmi.
    Non mi piace passare per quella che invade lo spazio privato di una persona senza essere invitata.
    Se tu non fai mai domande ma rispondi solo alle domande che ti vengono fatte si potrebbe pensare che non ti interessa sapere niente della persona con cui stai parlando.

    ciao ama, non è così per me e non si può generalizzare. se sono dell'umore giusto partecipo alla conversazione. anzi, se qualcuno è interessato a me, mi fa domande. .mi fa molto piacere e mi posso aprire (anche tanto). il mio problema è solo che vedendomi quasi sempre in silenzio magari nessuno è spinto all'inizio a farsi avanti, forse temendo di disturbare, come giustamente pensi anche tu. purtroppo impiego tantissimo tempo per farmi conoscere dalle persone, in generale, però molto meno tempo per farmi conoscere da chi in qualche modo fa il "primo passo" nei miei confronti e mi viene incontro!
     
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  7. vivatruffaut
     
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    CITAZIONE (ama71 @ 22/5/2010, 10:02)
    Io non riesco a capire se parlare con me possa fare piacere o se viene vista come una imposizione.
    Non voglio imporre la mia presenza e quando sono sempre io a dover iniziare un discorso, anche banale, mi chiedo sempre se la persona con cui sto parlando non avrebbe voluto invece stare in silenzio.
    Se non ho segnali dall'altra parte che mi fanno capire che la mia presenza e' gradita, che parlare con me gli fa piacere, anche io, che pur essendo introversa non ho problemi a parlare, mi tiro indietro.
    Rispetto e non mi aspetto che la persona introversa con cui mi relaziono sia chiaccherona quanto me ma ho bisogno in qualche modo di capire se gli fa piacere che io gli faccia domande, che mi interessi della sua vita; e' chiaro che non posso essere simpatica a tutti. Se non ho segnali chiari tendo a ritrarmi.
    Non mi piace passare per quella che invade lo spazio privato di una persona senza essere invitata.

    Tutte "pippe mentali" che un ESTROVERSO sereno non si farebbe mai. :) Per questo penso che il miglior interlocutore che un INTROVERSO puro e non estrovertito possa avere sia proprio l'ESTROVERSO sereno non paranoico. Almeno nella mia esperienza di INTROVERSO puro.
     
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  8. josephinebaker
     
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    Pensa che a me capita quasi sempre il contrario... con tante persone mi sento a mio agio, è il rapporto a due che mi manda in crisi e di solito sono a mio agio con pochissime persone e quasi sempre persone che non mi interessano.
     
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22 replies since 18/5/2010, 23:47   2290 views
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