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josephinebaker.
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L'introversione può generare atteggiamenti completamente diversi tra le persone, anche se da quello che leggo sul forum, in linea di massima il filone timido, taciturno e solitario è quello che va per la maggiore. Prendendo spunto dal precedente post di Cocoon mi è venuto spontaneo fare il parallelo con la mia situazione che è esattamente opposta alla sua. Io mi sento quasi sempre a disagio quando sono fra poche persone e in particolare nel rapporto a due. La folla in un certo senso mi rassicura perché non mi fa sentire al centro dell'attenzione. Quando sono a disagio invece che stare zitta mi capita spesso di parlare troppo e anche a sproposito, è come se avessi un faro puntato in faccia e mi sentissi in dovere di parlare. Le persone con cui sono più a mio agio sono quasi sempre quelle che mi interessano di meno... 
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imperia69.
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mi sembra solo l'altra faccia della timidezza...c'è chi ammutolisce e chi parla tanto per coprire l'imbarazzo...forse con le persone a cui tieni hai paura di fare brutta figura e per questo ti senti meno a tuo agio...non è facile rivelarsi per quello che si è, soprattutto quando riteniamo importante il giudizio di una persona . -
Enrico-buono.
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Spesso si sente dire che l'uomo è un'animale sociale. Le persone cercano aggregazione in genere, mi sembra piuttosto normale quello che tu provi.
Vorrei fare due esempi di aggregazione. Le partite di calcio allo stadio ed il pranzo nelle mense aziendali.
Assistere ad una partita di calcio è uno degli eventi che racchiude in sé un alto livello di aggregazione, con tutte le sfaccettature che ne derivano. Passare momenti sportivamente piacevoli, tifare per la propria squadra del cuore, passare del tempo con amici, gridare cori e canzoni. Oppure tirare scooter dagli spalti (come successe qualche anno fa), aggredire altri tifosi, gettare oggetti in campo.
Ora a me il calcio non piace per niente, ma non voglio demonizzarlo, l'ho preso solo come esempio per questo post.
L'episodio dello scooter dagli spalti che significato può avere se accaduto a porte chiuse? Assolutamente nessuno. Con lo stadio zeppo di persone assume un significato completamente diverso, risultato di una forma di aggregazione per così dire molto deviata!
Io lavoro (ahimè o per fortuna) in una grande azienda con mensa interna. Il momento del pasto è visto dalla maggioranza dei lavoratori come un momento di aggregazione gradito e necessario.
Alle volte io me ne starei tranquillamente a mangiare da solo, non patisco quel tipo di solitudine. Quando si avvicinano dei colleghi che mi vedono al tavolo solo, subito si aggregano o mi invitano con loro. Non capiscono che la mia è una scelta, ed anche che non gradisco la loro scelta. Molto spesso andiamo dove la mandria di bufali ci porta...
Un collega (presumibilmente introverso) più intraprendente di me, quando altre persone si sono aggregate al suo tavolo ha tranquillamente detto: 'troppa gente per i miei gusti'.
A me capita spesso di prendere la mia bicicletta, soprattutto nelle ore dello struscio nelle vie centrali cittadine e del divertimento comandato (sabato pomeriggio per capirci). Esco dalla città, salgo salgo per vie semisconosciute e mi inoltro nel bosco... Sono attratto inevitabilmente da questo genere di destinazioni. E come ci sto bene dentro!
Invitarmi ad una passeggiata in centro per me sarebbe come propormi il dentista senza anestesia!
Per concludere il mio atteggiamento mi sembra decisamente più introverso del tuo, almeno più in linea con il comportamento medio di un introverso medio come me ;-)
Quello che è certo è che in mezzo alla folla, per assurdo, c'è anche la possibilità di camuffare la propria timidezza.
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josephinebaker.
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Grazie per la risposta, ma non hai capito assolutamente nulla di quello che ho scritto... probabilmente non mi sono spiegata bene. Io sono introversa al 70% e non sono di certo il tipo che ama le situazioni di caos. Quello che volevo far emergere è che ci sono tante persone introverse che non diresti mai che lo sono perché paradossalmente la folla è molto più simile alla solitudine di quello che si possa pensare, omologa e quindi fa passare inosservati. L'aggregazione da stadio o da mensa aziendale che tu hai descritto è quanto di più lontano possa esistere dalla mia personalità.
Ciao!. -
darkpsychosys.
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anch'io preferisco la folla, sentire altri che conversano mi dà la possibilità di "seguire la scia" e inserirmi con battute ironiche, ecc.. uscire in due mette pressione invece, poi vabè, se c'è intimità non è un problema, oppure se l'altra persona è chiacchierona, la lascio sfogare e dico la mia... certo poi dipende da quel che si dice e da come lo si dice, visto che non amo la chiacchiera fine a se stessa in genere...
di straparlare per nascondere la timidezza invece mi capita poco, non saprei proprio farlo. -
Cocoon.
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ciao josephinebaker, è davvero buffo come due persone introverse possano vivere la stessa situazione in due modi completamente opposti. anzi, non pensavo che una persona introversa potesse arrivre a "parlare troppo" per nascondere il disagio.. . perchè appunto a me capita proprio il contrario. cmq penso che alla fine forse un aspetto positivo nel tuo caso c'è: magari le persone con cui ti trovi non percepiscono il tuo disagio e puoi sentirti accettata da loro a differenza di chi, come me, si ritrova in silenzio e non riesce a sentirsi partecipe nel gruppo, ma anzi del tutto tagliata fuori perchè le persone fraintendono, non capiscono e non ti considerano. . . . -
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Io amo la folla, amo passeggiare nel dancefloor pieno, amo girare dove quasi non si passa, il caldo (il sudore e la puzza un po' meno). Ovviamente mi ci devo confondere. .
A volte la folla mi "rassicura" |
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