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bum64.
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Mi sento solo. 
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Di dove sei? . -
Koenig4.
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Ciao bu. Questo e' un forum di introversi quindi non dovrebbe stupirti che molti utenti si sentano soli cosi' come te... e' vero che non e' di grande consolazione ma almeno ci fa' capire che non siamo unici. Un caro saluto. . -
Koenig4.
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Ciao bum. Il forum dove ti ho trovato si chiama percorsi interiori. Hai scelto tu questo titolo? Se sì come nasce questo titolo? Un caro saluto. . -
bum64.
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Da mettersi a piangere...avevo scritto un post, ma ho premuto non so che tasto ed è sparito tutto...
Scusate, ci riproverò.. -
Koenig4.
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Ho visto che nel forum percorsi interiori quando cominci a scrivere riesci a scrivere tanto quindi credo valga la pena di aspettare... 
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bum64.
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Eccomi...sperando che sia la volta buona. Sono di origine siciliana, ma vivo da parecchi anni a Treviso. Ho 45 anni, soffro praticamente da sempre di distimia e di ansia; ho sofferto di attacchi di panico e agorafobia. Refrattario a psicoterapie e psicofarmaci, sono convinto che questo genere di problemi richieda una prospettiva più ampia di quella psicologica e medica. Ho un piccolo sito, Percorsi Interiori, che è una buona occasione per occuparmi di ricerca interiore. Là ho conosciuto koenig, che mi ha fatto conoscere questo posto e che mi ha molto colpito per le cose che ha scritto, soprattutto il fatto, che io mai avevo considerato, che si può anche vivere accettando il proprio stato di persona introversa. Ed eccomi qua...sperando di potere confrontarmi con voi. Sono timido e introverso. Mi sento spesso solo, soprattutto quando non sto bene, anche se in realtà ho delle "conoscenze" e una compagna, con un rapporto un po' burrascoso. Ho realizzato che per me è fondamentale capire cosa non va nel mio rapporto con gli altri, perchè questo rapporto è fonte, e lo è sempre stata, di una grossa sofferenza. Mi sono sempre sentito diverso dagli altri, non ho una grande opinione dell'umanità. Non so, forse gli altri sentono questo mio atteggiamento e si comportano di conseguenza con me? Non mi sento capito, ma non riesco a fare a meno della comprensione degli altri. La sensazione che più spesso ho avuto nella vita è quella di sentirmi invisibile, come non esistente, per gli altri. Se gli altri sono un problema, che si fa? Si vive da soli, accettando di essere quello che si è, oppure si cerca di cambiare il proprio modo di rapportarsi con gli altri? Qual'è il mio problema con gli altri? Quale strada intraprendere? Per adesso, mi fermo qua, non sono al massimo come lucidità... Ciao a tutti. . -
Koenig4.
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Ciao bum. Avevo intuito che tu dovessi essere introverso. Questo posto fà allora al caso tuo. Questo forum è più vivace e frequentato del tuo dovresti sentirti quindi in buona compagnia. Le cose che scrivi appartengono ad un modo di sentire ben compreso da tutti gli altri utenti. Quindi non sei solo. Sarebbe un passo molto importante adesso che tu leggessi il saggio del Dott. Anepeta Timido, Docile, Ardente... io l'ho acquistato in libreria. Dovresti comprendere quello che ti accade e avere anche una via d'uscita. Facci sapere.
Nel frattempo se ti và puoi anche dire la tua sulle altre discussioni del forum.
Di che città sei originario? Io sono Palermitano. Io mi sentirei solo se dovessi lasciare la Sicilia. Bella la Sicilia, mi piace... Toglietemi tutto ma non la mia Sicilia!
A presto e un caro saluto.. -
bum64.
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Certo, comprerò il libro... Preferisco non dire la mia città, scusami. Bah...spero di uscirne fuori da tutto questo, in un modo o nell'altro. Ciao . -
Koenig4.
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Volevo anche dire che quì sul forum così come te altre persone hanno adoperato il termine "accettare" in riferimento all'introversione. Devo dire che questa parola non mi piace tanto. Perchè quelle che si accettano sono le sventure. Io non sento di accettare l'introversione sento di "riconoscerla". Anzi per lo più l'apprezzo visto che se non fossi stato introverso probabilmente non avrei sperimentato il grande piacere del sapere e dell'arte. Oltre ci sarebbe d'essere anche un pò orgogliosi perchè siamo portatori di punti di vista critici che possono essere utili per il progresso dell'umanità oltre al beneficio apportato dai grandi personaggi introversi del passato alcuni ricordati quì nel forum nella sezione personaggi. . -
Koenig4.
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Aggiungo ancora altre cose. Sì anch'io provo la tua stessa sensazione di solitudine interiore. In realtà se ti sembra che io avendo un'atteggiamento più positivo nei confronti della mia introversione sono più in gamba di te in realtà è esattamente il contrario. E' paradossale ma è davvero così. Quello che tu hai testimoniato lo troverai ben descritto nel saggio. Mi chiedo come ho fatto a vivere senza capire nulla. Tu hai avuto un grado di consapevolezza che io non ho avuto affatto. Io in realtà mi chiedo se sono un'imbecille 
Sì è esattamente come dici. Non è una questione di psicoterapie nè di psicofarmaci. Leggi il saggio e scoprirai l'approccio diverso che tu hai intuito. Per adesso potresti cominciare leggendo le informazioni che trovi nel sito ad esempio il vademecum. Non pensare che stò facendo pubblicità al libro, perchè nella realtà le copie non le consiglio ma le regalo
Dai bum, aspettiamo la tua partecipazione negli altri post del forum, dacci anche la tua opinione.
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Enrico-buono.
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Ciao Bum, anche a me capita di sentirmi solo. Specialmente durante le feste 'comandate' ed in estate.
A differenza ti te io non ho nemmeno una compagna, vedi c'è sempre qualcuno che sta peggio...
Per quanto riguarda la famiglia sono stato diseredato da una metà di essa. Non ho un grande rapporto con mia sorella, anzi quasi nessuno. Lei è caratterialmente così distante da me che su qualsiasi argomento le visioni divergono. Per mia madre sono un orso.
Insomma non ho il supporto morale di nessuno!
Le persone che riescono a conoscermi dentro sono molto sorprese da quello che posso offrire. Ahimè capita così poco che qualcuno sia predisposto a conoscermi. Ed anche quelli che mia hanno conosciuto nel vero senso della parola sono soggetti al vortice della vita quotidiana e con il tempo i rapporti si allentano fino a cessare.
Viste le premesse posso pensare, con un pò di modestia, di conoscere ciò che provi!
Quando penso al mio futuro, beh ci sono dei momenti dove non vedo proprio nulla.
Per fortuna ho degli interessi, degli hobby, un buon lavoro, insomma sembro quasi una persona normale!
Mi riconosco senza dubbio come introverso. Ripercorrendo la mia infanzia ed adolescenza mi ritrovo addosso molti risvolti dell'introversione.
Io però non voglio cambiare, in fin dei conti questa è la mia natura. Vorrei solo che gli altri mi accogliessero così come sono.
Resta in contatto con il forum, è una sorta di associazione 'introversi-anonimi' (dai, passatemi questa definizione...) che aiuta anche con la sola lettura dei post.
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Koenig4.
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Ciao Enrico. Gli introversi della Lidi periodicamente si incontrano uscendo cosi' dall'anonimato. Ho letto che per trovare un partner le hai tentate tutte dai social network ai viaggi in Polonia. Hai la certezza matematica di riuscire tramite la Lidi e' solo questione di tempo visto che gli introversi sbarcano tutti su questi Lidi... . -
bum64.
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Ciao Enrico-buono. Grazie per le tue parole. Mi ha colpito molto soprattutto quando hai detto che vorresti che gli altri ti accogliessero così come sei. E' una cosa di cui sento il bisogno anche io. Nel mio caso però, sono già io stesso che non riesco ad accogliermi, ad accettarmi così come sono, con la mia umana mediocrità. Credo di ricercare il "successo" sociale soprattutto per compensare questa mia carenza. E' come se mi aspettassi dagli altri di sapere che io vado bene così, che sono degno di stima, fiducia e amore. In fondo, l'introversione non sarebbe un problema se si riuscisse a stare bene con se stessi. Io invece vedo come un problema secondario il fatto "pratico" di trovare amicizie o partners, perchè secondo me è molto un fatto interiore. O forse è stato così per me, non so.
Posso chiederti come mai il tuo nick?
Un caro saluto a tutti.. -
Koenig4.
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Ciao bum. Sono anch'io nelle tue stesse condizioni : che possiate essere maledetti, datemi tempo e vi superero'! .
Mi sento solo |
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