Mi sento solo

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  1. bum64
     
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    Sono contento che tu abbia trovato il libro, Josephine! Ti confesso, a costo di fare brutta figura, che mi sfugge il significato della frase di Marx che hai citato. Come Star, pure io ho orrore di me stesso, ma non mi sento incoraggiato...
     
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  2. josephinebaker
     
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    In effetti d'acchito pure io non l'ho capita tanto, ma procedendo con la lettura del libro e andando a leggere il documento da dove il Dott. Anepeta l'ha presa (Per la critica della filosofia del diritto di Hegel. Introduzione - Karl Marx / 1844) a parer mio è rivolta a quella parte di terapeuti e professionisti del settore che cercano sempre di addolcire la pillola e di far vedere come normali alla gente cose che non lo sono affatto. Se veramente uno ha orrore di se stesso reagisce eccome (necessità fa virtù), se non fa nulla, significa che comunque per lui/lei quella situazione è ancora accettabile e Marx in questo caso si riferiva al popolo tedesco.
     
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  3. tandream
     
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    Si accettano sia le gioie che i dolori. L'introversione non è né una gioia né un dolore. A volte può essere una gioia a volte può far avvertire più dolore ma non bisogna rifersi a lei come se fosse una malattia o una cattiva "condizione". A mio avviso.
    Perché altirmenti dovrebbe farlo anche un estroverso... e questo vorrebbe dire che neanche l'estroverso è normale.
    Il fatto è che l'introverso è in forte minoranza: è questo che causa disiguaglianza e sofferenza e rende deboli. Se ci fossero un 50 e 50 tra intro ed estro forse non staremmo neanche a scrivere su questo forum. Forse.
     
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  4. bum64
     
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    Ci risiamo... Stasera mi sento solo. E' una sensazione dolorosissima. Anche il non avere nessuno a cui poterlo dire. Forse, non mi mancano gli altri, ma me stesso.
     
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  5. Koenig4
     
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    Avevo un gatto alcuni anni fa. Talvolta mi capitava di uscire lasciandolo nella posizione della sfinge. Rientrando a casa anche dopo parecchie ore mi stupivo a trovarlo imperturbabile nella stessa posizione e nello stesso posto dove l'avevo lasciato. In pratica non si era mosso di un millimetro. Tant'è che mi chiedevo : ma come cazzo ci riesce?
    A forza di seguire trasmissioni scientifiche mi sembra di aver capito che questo e' un comportamento naturale dei felini che ha lo scopo di aiutare la digestione della carne che e' lunga e dispendiosa di energia.
    Non so se qualcuno si chiede come cazzo faccio a tollerare la solitudine eppure e' il mio un comportamento naturale che mi fa star bene.
    Quindi si, anch'io come te penso che manchi più a te stesso.
     
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  6. alehouse
     
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    CITAZIONE (bum64 @ 24/6/2010, 22:51)
    Ci risiamo... Stasera mi sento solo. E' una sensazione dolorosissima. Anche il non avere nessuno a cui poterlo dire. Forse, non mi mancano gli altri, ma me stesso.

    no, ti mancano proprio gli atri mi sa, anche a me, che della gente m' importa poco, era venuto il matto a stare sempre solo dopo poco meno di un anno...


    Non ci sono alternative, l'uomo ha bisogno di confrontarsi e sentirsi vicino qualcuno, almeno un minimo.
     
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  7. bum64
     
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    Ho una relazione, ma da tempo sto pensando di troncare. Lei è estroversa, ha tanti amici. Quando usciamo tutti assieme, mi sento ancora più solo, perchè non riesco a inserirmi e mi sento là soltanto come un "accessorio" suo. Amici con i quali non riuscirò mai a creare un rapporto autonomo. Amici che resteranno sempre suoi e mai anche miei. Poi, lei non mi comprende...e in queste giornate che sto male non posso neanche parlargliene, perchè le cose che mi direbbe mi farebbero star peggio... Triste storia
     
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  8. Koenig4
     
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    E' una situazione abbastanza antipatica. Lo so' bene per averla vissuta in prima persona. Anch'io mi sentivo un gregario e sentivo di dovere essere amico di quelle persone per dovere che occorreva parlare per dovere e di appassionarsi ad uscite per dovere. La verità e' che non m'importava un fico secco ne delle persone ne di quello che avevano da dire ne di quello che volevano fare.
     
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  9. josephinebaker
     
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    Infatti Koenig dagli animali c'è quasi sempre da imparare, sono veramente zen, mi viene spesso da chiedermi se l'umanità in realtà non sia altro che un forma molto evoluta di virus. Rispondendo a Bum sulla questione della solitudine in coppia, non so se è il tuo caso, ma mi viene da pensare che questa diversità di carattere, ti metta in una sorta di competizione con lei, oltretutto su un terreno nel quale sai già di essere a priori sconfitto che è quello dell'abilità sociale. Sicuramente trovare la persona giusta non è mai facile per nessuno perché i fattori da considerare sono tanti, ma spesso ho notato che noi introversi, un po' perché facciamo fatica a prendere l'iniziativa e un po' perché gli opposti (solo inizialmente) si attraggono, ci ritroviamo spesso con estroversi o estrovertiti completamente diversi da noi e che ci mandano nei matti. Io ho capito cosa voleva dire stare bene con una persona solo quando ho avuto una relazione con un introverso doc, non avevamo nemmeno bisogno di parlare e contrariamente a tutte le altre esperienze, l'amore è stato un crescendo, anche sessualmente. La personalità sicuramente non è tutto, nel nostro caso cera una grande differenza di età e di conseguenza non avevamo gli stessi interessi e obiettivi, ma per quanto mi riguarda direi che è un buon 70% del funzionamento di una relazione.
     
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  10. bum64
     
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    Il problema è che di solito non si accetta nell'altro l'introversione che non si accetta già in sè. Sono molto scoraggiato, non so, parlo naturalmente per me, se ci sono prospettive...
     
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54 replies since 8/6/2010, 22:42   2064 views
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