Incomprensibilmente incomprensibile

Penso di essere chiaro, ma non lo sono

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    Non sto parlando di come scrivo, anche se magari qualcuno di voi farà fatica a capire i miei post. Bensì sto parlando di quella che a scuola viene chiamata produzione orale. Quando parlo, difficilmente vengo capito... e mi accorgo di questo. Qualche volta mi accorgo di essere stato poco chiaro e allora o rispiego il concetto o accetto serenamente il fatto che l'interlocutore non abbia capito; mi dà molto fastidio, però, non venire capito quando credo di aver esposto un abbastanza chiaramente un concetto molto semplice. Il problema non avviene né in casa coi miei genitori né con gli amici che mi conoscono di più.

    Non credo che sia solo una questione emotiva mia; temo che ci sia qualcos'altro; la mia sensazione immediata è di parlare un'altra lingua e di vivere un mondo diverso da quello degli altri e questo mi porta a scegliere giri dialettici diversi dalla norma. I miei sospetti sono due: ho una conformazione mentale secondo la quale i miei pensieri seguono un percorso anomalo oppure la mia emotività è gravemente contagiosa e l'altro ne risulta ancora più colpito.

    Avete capito?
     
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  2. Terzapersona
     
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    perfettamente :)
     
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  3. Koenig4
     
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    Scusa, potresti ripetere la seconda parte? :P Scherzo, anch'io piu' giovane avevo difficolta' a spiegarmi e a farmi capire sigh!
     
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  4. Allonsanfan
     
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    Io invece non ho capito qual è la fonte del tuo problema: la gente non ti capisce perché balbetti, parli piano, ecc- (magari a causa della timidezza), oppure perché quando vuoi dire una cosa la esprimi in modo contorto senza accorgertene.

    A me non capita quasi mai, anche se a volte mi capita di parlare pianissimo in momenti di timidezza..al che l'interlocutore urla un "eh?!" che aumenta ulteriormente il mio imbarazzo! :P
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 19/6/2010, 13:35)
    Io invece non ho capito qual è la fonte del tuo problema: la gente non ti capisce perché balbetti, parli piano, ecc- (magari a causa della timidezza), oppure perché quando vuoi dire una cosa la esprimi in modo contorto senza accorgertene.

    Non credo di balbettare e non credo di parlare troppo piano. Però non capiscono e io non capisco il perché.
    Secondo me le cause sono individuabili in una conformazione insolita dell'area del linguaggio o nell'alto livello di tensione dell'interlocutore, sconcentrato dal mio modo di essere.
     
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  6. Allonsanfan
     
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    Ma cos'ha di così particolare il tuo modo di essere da risultare strano al punto di sconcertare e mettere ansia all'interlocutore?
    Detta così, sembra quasi un pensiero disfunzionale (sono strano, non piaccio alla gente, nessuno mi vuole, ecc.>anche se magari non è vero), anche se stando a quanto ho letto di te non mi sembri il tipo da pensare certe cose.
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 19/6/2010, 15:03)
    Ma cos'ha di così particolare il tuo modo di essere da risultare strano al punto di sconcertare e mettere ansia all'interlocutore?
    Detta così, sembra quasi un pensiero disfunzionale (sono strano, non piaccio alla gente, nessuno mi vuole, ecc.>anche se magari non è vero), anche se stando a quanto ho letto di te non mi sembri il tipo da pensare certe cose.

    Come fai a sapere che non sia vero?

    Una puntualizzazione sul mio concetto di emotività. Se la fluidità del mio linguaggio peggiora in seguito alla sensazione di emozione, ciò è dovuto alla presenza di pensieri nella mia testa che non mi permettono di dare il massimo della mia concentrazione a quello che sto dicendo. Esempio: l'innamorato balbetta quando parla con lei perché l'innamoramento lo porta a fare dei pensieri intensi che occupano la sua attenzione.
    Lo stesso discorso vale anche nella comprensione, cioè, se sei emozionato capisci di meno.
    Credo che l'introverso abbia di default i sintomi dell'emozione in forma più o meno lieve, ma questo è un altro discorso.


    Io sopra non ho detto che l'altro è SCONCERTATO, bensì ho detto SCONCENTRATO e scusate se la parola non c'è nel vocabolario.
    Mi pare anche qui si fosse parlato di disagio del vostro interlocutore per la vostra introversione; ecco io intendo la stessa cosa, ma mettendo l'accento sulla questione della perspicacia e comprensione linguistica.
     
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  8. Enrico-buono
     
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    Capita anche a me di parlare con altre persone, le quali dopo un pò non mi seguono più. Io parlo e pian piano sparisco dalla scena.
    Me lo sono chiesto tante volte anche io il perchè. Per di più poi gli stessi interlocutori mi dicono che parlo poco! Magari se facessero un pò più uso del cervello capirebbero da soli il perchè!
    Più che privi di concentrazione gli altri credo che si aspettino discorsi riguardanti argomenti di interesse comune, un alto tono di voce, una buona mimica, qualcosa che attiri l'attenzione.

    L'ho già detto anche in altri post. L'italiano medio segue troppa televisione, e non certo per vedere film d'essai, documentari o programmi di approfondimento culturale. Vedono quello che passa la TV: litigi, insulti, reality dove si ride e si piange, politica portata allo scontro, tette al vento e muscoli...
    Quando queste persone hanno una conversazione penso che non possano astrarsi completamente da questo micro-lavaggio del cervello che subiscono quotidianamente.

    Io sono una persona pacata e parlo come una persona pacata. I più non mi ascoltano nemmeno. C'est la vie, penso che sia più un problema loro che mio!

    A scuola i docenti dicevano di me che mi esprimevo correttamente ma con lentezza (considerando questo aspetto come negativo). E' una tendenza comune quella di aspirare di avere di fronte come interlocutori attori o aspiranti tali ;)

    Prossimamente dovrò anche tenere dei corsi per motivi di lavoro. In questo caso molte persone, loro malgrado, dovranno starmi ad ascoltare!

     
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  9. eu_daimon
     
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    CITAZIONE
    Capita anche a me di parlare con altre persone, le quali dopo un pò non mi seguono più. Io parlo e pian piano sparisco dalla scena.
    Me lo sono chiesto tante volte anche io il perchè. Per di più poi gli stessi interlocutori mi dicono che parlo poco! Magari se facessero un pò più uso del cervello capirebbero da soli il perchè!
    Più che privi di concentrazione gli altri credo che si aspettino discorsi riguardanti argomenti di interesse comune, un alto tono di voce, una buona mimica, qualcosa che attiri l'attenzione.

    Hai ragione...il problema è che la maggior parte della gente, anche quando affronta discorsi "seri", tende a seguire una tipologia di comunicazione superficiale: gridano, sbraitano, diventano rossi in viso. se non mi credete, guardate due persone, con idee opposte, parlare di politica e poi mi darete ragione. in realtà, portano avanti ragionamenti che sono monologhi, ognuno continua a parlare con un muro e tutta la conversazione diventa una questione di muscoli, di chi grida o sbraita di più. condivido quando dici che la televisione accentua questa tendenza, perchè il modo di parlare nei talk show è incentrato su questo, e la gente implicitamente ne è condizionata. ho l'impressione che alcuni dopo aver detto la loro, attendano pure l'applauso...
    Quando invece io cerco di fare un ragionamento leggermente più profondo, e sottolineo leggermente, vedo che nessuno mi ascolta più. allora a quel punto a che serve insistere??? lascio correre e preferisco tacere.
     
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    Anch'io avverto di risultare inascoltato quando faccio un discorso più lungo del solito. Io sono solito fare discorsi brevissimi per occupare la scena il meno possibile e evitare di annoiare; quando decido di dilungarmi un po' vedo l'interlocutore che guarda altrove e dà segni di insofferenza.
     
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  11. Allonsanfan
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 20/6/2010, 11:09)
    Anch'io avverto di risultare inascoltato quando faccio un discorso più lungo del solito. Io sono solito fare discorsi brevissimi per occupare la scena il meno possibile e evitare di annoiare; quando decido di dilungarmi un po' vedo l'interlocutore che guarda altrove e dà segni di insofferenza.

    Quindi..se ho capito bene..il tuo problema non è che non parli in modo comprensibile, ma semplicemente che ti dilunghi, oppure parli in modo "serio", oppure in modo articolato e la gente dopo poco non ti ascolta più..giusto?
     
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    CITAZIONE (Allonsanfan @ 20/6/2010, 11:27)
    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 20/6/2010, 11:09)
    Anch'io avverto di risultare inascoltato quando faccio un discorso più lungo del solito. Io sono solito fare discorsi brevissimi per occupare la scena il meno possibile e evitare di annoiare; quando decido di dilungarmi un po' vedo l'interlocutore che guarda altrove e dà segni di insofferenza.

    Quindi..se ho capito bene..il tuo problema non è che non parli in modo comprensibile, ma semplicemente che ti dilunghi, oppure parli in modo "serio", oppure in modo articolato e la gente dopo poco non ti ascolta più..giusto?

    Ho aperto il thread dicendo che non vengo capito senza saperne il perché, poi il thread è evoluto alla luce degli ultimi post e li ho assecondati affermando che quelle poche volte che mi dilungo, neanche mi stanno a sentire.
     
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  13. Oberman0
     
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    Non sono molte le persone che fanno lo sforzo di ascoltare veramente quello che stai dicendo, lo si capisce dalle loro risposte standard; come dicevano in un film ognuno aspetta solo il proprio turno per parlare.
     
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  14. Sognolucido
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 19/6/2010, 15:30)
    Una puntualizzazione sul mio concetto di emotività. Se la fluidità del mio linguaggio peggiora in seguito alla sensazione di emozione, ciò è dovuto alla presenza di pensieri nella mia testa che non mi permettono di dare il massimo della mia concentrazione a quello che sto dicendo. Esempio: l'innamorato balbetta quando parla con lei perché l'innamoramento lo porta a fare dei pensieri intensi che occupano la sua attenzione.
    Lo stesso discorso vale anche nella comprensione, cioè, se sei emozionato capisci di meno.
    Credo che l'introverso abbia di default i sintomi dell'emozione in forma più o meno lieve, ma questo è un altro discorso.

    Io sopra non ho detto che l'altro è SCONCERTATO, bensì ho detto SCONCENTRATO e scusate se la parola non c'è nel vocabolario.
    Mi pare anche qui si fosse parlato di disagio del vostro interlocutore per la vostra introversione; ecco io intendo la stessa cosa, ma mettendo l'accento sulla questione della perspicacia e comprensione linguistica.

    Io credo che il tuo simpatico neologismo SCONCENTRATO sia la risposta al problema...
    Viviamo in un mondo superficiale, frettoloso ed egoista. La maggior parte della gente quando esce vuole solo rilassarsi e divertirsi, e preferisce parlare di stupidaggini veloci che fanno ridere, piuttosto che impegnarsi a comprendere un discorso serio e profondo.
    Tu stesso dici che non hai alcun problema a relazionarti e a farti comprendere dagli amici cari, e che questo "problema" si presenta solo con persone che conosci in modo non approfondito.
    Probabilmente quelle persone sono appunto "sconcentrate", magari hanno avuto una giornata difficile, e non dimenticare che ognuno di noi ha il suo bel bagaglio di problemi interiori, per cui sono persone che vogliono proprio "non pensare, staccare la spina dai problemi e dagli impegni".

    Un consiglio: quando conosci gente nuova devi solo cercare di farla ridere e rilassare, anche se spesso significa parlare di cose frivole e superficiali.
    La gente per fidarsi di qualcuno e decidersi ad iniziare una nuova amicizia ha bisogno intanto di sentirsi rilassato e a suo agio.
    Se invece si sentono subito depressi da discorsi troppo seri ed impegnativi... scappano...
    Potrai comunque parlare con loro di cose più serie in un momento successivo, quando si sarà già creato un legame di affetto, fiducia e stima.
     
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13 replies since 19/6/2010, 11:31   452 views
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