Un chiarimento

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. josephinebaker
     
    .

    User deleted


    L' immagine interna negativa che ci si portiamo dentro, data dalla famiglia e dalle esperienze traumatiche passate credo sia alla base del vivere male per tutti, uomini, donne, introversi ed estroversi. Diciamo che questi ultimi essendo più portati ad adattarsi al mondo, vivono spesso per anni in maniera più superficiale, non facendosi domande, per poi magari ritrovarsi all'improvviso depressi e sull'orlo del suicidio, senza sapere il perché.
    Noi introversi essendo portati alla riflessione ci fasciamo sempre la testa mille volte prima di rompercela ma rischiamo anche di rimanere per anni bloccati, come ho letto in un altro post.
    Ho notato che spesso le donne introverse si accoppiano con uomini estroversi molto farfalloni... tra queste la mia nonna materna che aveva delle corna che arrivavano fin sulla luna. Credo che sia perché non sono donne facili, rassicurano per la loro fedeltà e in genere danno pochi problemi all'uomo che vuole tenere i piedi in diverse "scarpe" perché amano la solitudine.
     
    Top
    .
  2. houccisotoniocartonio
     
    .

    User deleted


    x tandream e star: sì è vero è il consumismo traslato sui sentimenti. un piattume.
     
    Top
    .
  3. senzanome70
     
    .

    User deleted


    quel che penso io è che sia per gli uomini sia per le donne esistono modelli culturali dominanti ai quali tutti abbiamo cercato più o meno incosciamente di aderire per sentirci accettati.
    I modelli maschili e femminili sono diversi ma tutti noi siamo cresciuti con questi modelli, non potevamo certo sfuggire.

    Per gli introversi è più difficile crescere, autorealizzarsi in un contesto culturale del genere, dove se non sei adeguato al modello vincente che ti si propone sei uno sfigato, uno che non va bene per la società, uno che viene messo ai margini. Che tu possieda altre qualità non interessa a nessuno, perché se il modello è uno, unico e assoluto tutti coloro che ne sono fuori sono bollati come inutili.

    Questo avviene sia per parte maschile sia per parte femminile.
    Conosciamo i vecchi modelli ai quali presumo nessuno di noi vorrebbe assomigliare. Tanto per fare un esempio, non credo ci siano uomini, almeno tra di noi, che consapevolmente vorrebbero assomigliare al macho che non deve chiedere mai che ostenta le proprie doti in cambio di incontri sessuali con donne, o donne, almeno tra di noi, che vorrebbero assomigliare alle oche senza cervello che fanno collezioni di incontri sessuali con maschi in cambio di denaro o potere.

    Insomma, se non si è come il modello culturale ci vuole, allora come possiamo essere altro? C'è un modo per noi per essere quel che siamo senza essere disprezzati?
    C'è un modo per essere autentici?

    Credo che odiare le donne o odiare gli uomini sia solo il risultato delll'odio verso se stessi che è un odio indotto. Infatti, se non sei come gli altri gli altri ti fanno fuori, ti fanno capire subito che quello sbagliato sei tu, solo tu e basta. Allora, quell'odio che ci si sente addosso, che è reale, diventa odio verso di sè, verso quel che si è. Si disprezza se stessi e poi si disprezzano gli altri, e di motivi per disprezzare anche noi introversi gli altri ce ne sono a bizzeffe.

    Secondo me, non so come però, bisogna tramutare quell'odio, quella rabbia che abbiamo dentro, in qualcosa di costruttivo, qulacosa per cambiare lo stato delle cose esistenti.
     
    Top
    .
  4. LordDrachen
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (senzanome70 @ 18/7/2010, 18:14)
    Secondo me, non so come però, bisogna tramutare quell'odio, quella rabbia che abbiamo dentro, in qualcosa di costruttivo, qulacosa per cambiare lo stato delle cose esistenti.

    mi interessa. sviluppiamo questo tema.


     
    Top
    .
  5. Oberman0
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (senzanome70 @ 18/7/2010, 18:14)
    quel che penso io è che sia per gli uomini sia per le donne esistono modelli culturali dominanti ai quali tutti abbiamo cercato più o meno incosciamente di aderire per sentirci accettati.
    I modelli maschili e femminili sono diversi ma tutti noi siamo cresciuti con questi modelli, non potevamo certo sfuggire.

    Per gli introversi è più difficile crescere, autorealizzarsi in un contesto culturale del genere, dove se non sei adeguato al modello vincente che ti si propone sei uno sfigato, uno che non va bene per la società, uno che viene messo ai margini. Che tu possieda altre qualità non interessa a nessuno, perché se il modello è uno, unico e assoluto tutti coloro che ne sono fuori sono bollati come inutili.

    Questo avviene sia per parte maschile sia per parte femminile.
    Conosciamo i vecchi modelli ai quali presumo nessuno di noi vorrebbe assomigliare. Tanto per fare un esempio, non credo ci siano uomini, almeno tra di noi, che consapevolmente vorrebbero assomigliare al macho che non deve chiedere mai che ostenta le proprie doti in cambio di incontri sessuali con donne, o donne, almeno tra di noi, che vorrebbero assomigliare alle oche senza cervello che fanno collezioni di incontri sessuali con maschi in cambio di denaro o potere.

    Insomma, se non si è come il modello culturale ci vuole, allora come possiamo essere altro? C'è un modo per noi per essere quel che siamo senza essere disprezzati?
    C'è un modo per essere autentici?

    Credo che odiare le donne o odiare gli uomini sia solo il risultato delll'odio verso se stessi che è un odio indotto. Infatti, se non sei come gli altri gli altri ti fanno fuori, ti fanno capire subito che quello sbagliato sei tu, solo tu e basta. Allora, quell'odio che ci si sente addosso, che è reale, diventa odio verso di sè, verso quel che si è. Si disprezza se stessi e poi si disprezzano gli altri, e di motivi per disprezzare anche noi introversi gli altri ce ne sono a bizzeffe.

    Secondo me, non so come però, bisogna tramutare quell'odio, quella rabbia che abbiamo dentro, in qualcosa di costruttivo, qulacosa per cambiare lo stato delle cose esistenti.

    Concordo su tutto, purtroppo.

    Io non mi disprezzo, e questo comporta una profonda afflizione, perchè la consapevolezza di valere qualcosa, di possedere delle doti che mi distinguono dalla moltitudine, e sapere che di esse, gli altri, hanno solo una proiezione pallida e parziale, è davvero triste. A che serve qualità che gli altri non riescono o non possono riconoscere? Sono inutili gli apprezzamenti ottenuti per mascherate messe in atto per tentare di aderire ad un modello di uomo che non può esserci congeniale, ma altrettanto inutile è essere se stessi nell'incomprensione o nell'indifferenza generale....
     
    Top
    .
19 replies since 12/7/2010, 12:25   683 views
  Share  
.
Top