A che scopo...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Koenig4
     
    .

    User deleted


    image

    Treno notturno.
    Quale destinazione
    per la mia vita?

    ( Poesia Haiku di mia composizione )

    Da Internet ( fonte ) :

    C'è mio padre che mi assilla dicendo che non ho uno scopo nella vita...
    Dice che sono svogliato, non ho scopi, vivo alla giornata... e io non posso dargli torto! Effettivamente io non sento di avere un "motivo per vivere"... ma bisogna farmene una colpa???
    Io non ho scopi, credo che nulla in fondo abbia uno scopo... ma bisogna avere per forza degi scopi? Se non riesco a dare un senso a questa vita come cavolo pretende che io possa trovare un fine a cui tendere! Come gielo dico che secondo me la vita non ha senso, che tutto non ha un fine...
    Allo stesso modo mi dice che non ho volontà! E come gielo spiego che secondo me la volontà non esiste!? Noi siamo il frutto del nostro passato... Io non la penserei come la penso se non avessi fatto una certa scuola, se non fossi nato in una certa famiglia, se non avessi frequentato certa gente... io non voglio una cosa, sono "costretto" a volerla... con ciò non voglio giustificare le mie scelte... ma è un dato di fatto!
    ... poi anche lui che mi fa certe domande: "cosa vuoi fare nella vita?"...

    Edited by Koenig4 - 3/10/2010, 11:00
     
    Top
    .
  2. Koenig4
     
    .

    User deleted


    Da Internet ( fonte ) :

    Io credo che la mente umana si nutra di scopi, funziona e si mette in moto creandosi un senso, un traguardo da raggiungere, una meta, e ognuno possiede i suoi scopi che fa si che noi agiamo e ci mettiamo in azione, se noi non abbiamo scopi in vista non ci muoviamo, si studia per prendere il diploma, per laurearsi, si lavora per guadagnare soldi, si va in palestra per costruirsi il corpo, si pensa in un certo modo per sentirsi migliori, ecc, la mente funziona così e il premio dello scopo raggiunto è la sensazione di benessere che si prova nel averlo raggiunto, chi non possiede lo scopo si sente sperduto e senza alcuna volontà di agire perchè lo spazio che si apre davanti a lui è troppo vasto e senza punti di riferimento; di solito chi possiede degli scopi contingenti nella vita, è abbastanza tranquillo e non si pone la domanda dello scopo dell'esistenza nel suo insieme, o se lo chiede in modo superficiale, senza capirlo, ma chi perde gli scopi particolari, comincia a domandarsi quale sia il senso dell'esistenza, e se la cosa viene analizzata per bene, dovrebbe accorgersi che lo scopo della vita non può trovarsi in essa, ma oltre, da un'altra prospettiva, da un'altra visuale, insomma per dire se la vita abbia un senso oppure no, bisogna vedere se c'è un'ulteriorità oltre la vita, o se la morte annulla tutto, perchè se c'è qualcosa oltre la vita, questa acquista senso, altrimenti no; questo si può ricavare analizzando il concetto di scopo quotidiano, difatti il senso di una cosa non risiede mai in sè stesso ma è oltre, da raggiungere, chi si prefigge come scopo il raggiungere la cima di una montagna, non ha lo scopo in sè, ma questo sta fuori si sè, e in questo caso nel raggiungere la cima della montagna, questo per dire che lo scopo non risiede in sè, ma oltre di sè, quindi quello della vita non può risiedere e non può essere valutato dalla vita stessa, sarebbe come dire che chi si accinge a scalare una montagna abbia già lo scopo con sè; in conclusione io credo che come gli scopi contingenti e quotidiani, i quali rimandano sempre ad una realtà esterna alla nostre che non possediamo e che vorremmo raggiungere, così lo scopo dell'esistenza può essere valutato solo da un'altra prospettiva, che non sia l'esistere stesso, lo scopo della vita deve risiedere fuori dalla vita, ma ovviamente solo se esiste un fuori, altrimenti se la vita è racchiusa entro il nulla, e cadrà nel nulla, la sua è un'insignificanza assoluta.
     
    Top
    .
1 replies since 2/10/2010, 17:22   244 views
  Share  
.
Top