Movimenti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LüígîLêë
     
    .

    User deleted


    Vorrei sapere se vi capita di controllare i vostri movimenti e se questa cosa si può risolvere solo aumentando l'autostima/dignità..
    Perchè a me capita inconsciamente ad esempio di velocizzare/rallentare il passo in base a se sono ancora con degli amici o se ad esempio mi sto avviando verso la macchina, quando l'interazione con i miei amici è finita.. Forse vedo tutte queste cose un po troppo meccanizzati dopo tutti questi studi sui movimenti, le interazioni e tutto il resto..? Illuminatemi.. :fisch.gif:
     
    Top
    .
  2. KaesarAugustus
     
    .

    User deleted


    Ascolta, io esercito il medesimo controllo sui movimenti, ovvero quando mi emoziono e corrono i pensieri accelero il passo e quando sono concentrato e serio su un pensiero è proprio difficile costringersi ad accelerare e camminare rapidamente. Certo non è consapevole questo legame però rilevo che emozioni, pensiero e corpo sono indissolubilmente legati e la interiorità dell'individuo è il crogiuolo.
     
    Top
    .
  3. Enrico-buono
     
    .

    User deleted


    Sul luogo di lavoro andavo a pranzo con alcuni colleghi con cui formavo un gruppo-pranzo.
    In questo gruppo c'era un collega dominante (branco, capo dominante, mi sembra un documentario di Quark...), che anche grazie alla corporatura stava sempre davanti ed al centro del gruppo. Altri colleghi compiacenti assumevano il ruolo di pesci pulitori.

    Spesso osservavo questi fatti da fuori (è un metodo consigliato anche in psicologia - per esempio Giulio Cesare Giacobbe), e notavo che se anche io acceleravo il passo (per sperimentare) le posizioni tornavano in qualche modo le stesse con il bestione davanti.

    Così succedeva che ero sempre l'ultimo di questo gruppo. A dire la verità non me ne dispiacevo affatto perchè era un gruppo che non gradivo.

    Ora vado a pranzo con un altro gruppo di colleghi più paritari e devo dire che il passo si regola molto più democraticamente perchè non c'è nessuno che ha la bramosia di dominare.

    In ogni caso nella maggior parte delle situazioni io tengo il mio passo.


     
    Top
    .
  4. LüígîLêë
     
    .

    User deleted


    Ma a voi se viene in mente qualcosa e dovete rifletterci un po su, ma vi trovate con delle persone in giro, ci riflettete oppure ci pensate quando siete da soli..? Perchè io se ci penso in quel momento sono fuori dal mondo e diventa come una droga a volte.. E' difficile fermarmi, sento che la mia logica riesce a darmi delle spiegazioni affascinanti su tante cose.. Eppure poi quando si tratta di parlare con qualcuno sembra quasi che non ci siano pensieri nella mia testa e quei pochi che ci sono spesso sono dei pensieri da uno che cerca di.. Boh, non lo so nemmeno io che cerco di fare.. Forse cerco troppo di dare una logica a qualsiasi cosa, persino alle interazioni come ad esempio un favore, che mi sembra sempre + che si fanno, solo per poi riceverne.. Boh.. Forse è giusto vederla nel loro modo..
     
    Top
    .
  5. KaesarAugustus
     
    .

    User deleted


    Io, personalmente sento spontanea la riflessione, sia in compagnia sia in solitudine, e mi piace anche. Ma anche quando sono al lavoro o con persone è inevitabile riflettere su un oggetto, avvertire i moti e i sentimenti che suscita questo oggetto, e poi riflettere sulle immagini che sono evocate da questi moti e sentimenti. Ovviamente una dimensione così profonda e mutevole trova difficile espressione attraverso le parole e pertanto non solo a me è spesso difficile capire e ricordare su cosa stessi riflettendo, ma anche agli altri con me sarebbe difficile capire cosa stessi descrivendo, se descrivessi il mio animo; poiché il loro sentire è quasi sempre diverso dal mio o comunque da quello di un introverso, perché la grande minoranza della popolazione è introversa e perché coloro in cui prevale la estroversione tendono a stare in poco contatto con la propria interiorità; e comunque siamo in Italia, un luogo storicamente più estroverso e estroflesso di altri paesi più introversi.
    Personalmente, anni fa la vivevo con molta difficoltà e con molto disagio la riflessione,quasi fosse distrazione e segno di infelicità, specialmente quando capitava tra persone. Ora invece sono sereno, e pertanto riesco a distinguere due piani, quello interno, che tengo per me, e quello esterno, nel quale esterne delle cose che sento, ma solo in parte, per via della sostanziale incomunicabilità della propria intimità, e per via soprattutto della grande differenza di pensiero e sentire con la più parte delle persone e della grande superficialità e vanità delle società.


     
    Top
    .
  6. LüígîLêë
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (KaesarAugustus @ 22/10/2010, 09:00)
    Io, personalmente sento spontanea la riflessione, sia in compagnia sia in solitudine, e mi piace anche. Ma anche quando sono al lavoro o con persone è inevitabile riflettere su un oggetto, avvertire i moti e i sentimenti che suscita questo oggetto, e poi riflettere sulle immagini che sono evocate da questi moti e sentimenti. Ovviamente una dimensione così profonda e mutevole trova difficile espressione attraverso le parole e pertanto non solo a me è spesso difficile capire e ricordare su cosa stessi riflettendo, ma anche agli altri con me sarebbe difficile capire cosa stessi descrivendo, se descrivessi il mio animo; poiché il loro sentire è quasi sempre diverso dal mio o comunque da quello di un introverso, perché la grande minoranza della popolazione è introversa e perché coloro in cui prevale la estroversione tendono a stare in poco contatto con la propria interiorità; e comunque siamo in Italia, un luogo storicamente più estroverso e estroflesso di altri paesi più introversi.
    Personalmente, anni fa la vivevo con molta difficoltà e con molto disagio la riflessione,quasi fosse distrazione e segno di infelicità, specialmente quando capitava tra persone. Ora invece sono sereno, e pertanto riesco a distinguere due piani, quello interno, che tengo per me, e quello esterno, nel quale esterne delle cose che sento, ma solo in parte, per via della sostanziale incomunicabilità della propria intimità, e per via soprattutto della grande differenza di pensiero e sentire con la più parte delle persone e della grande superficialità e vanità delle società.

    Grazie mille :innocent.gif:
     
    Top
    .
  7. KaesarAugustus
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (LüígîLêë @ 23/10/2010, 23:21)
    CITAZIONE (KaesarAugustus @ 22/10/2010, 09:00)
    Io, personalmente sento spontanea la riflessione, sia in compagnia sia in solitudine, e mi piace anche. Ma anche quando sono al lavoro o con persone è inevitabile riflettere su un oggetto, avvertire i moti e i sentimenti che suscita questo oggetto, e poi riflettere sulle immagini che sono evocate da questi moti e sentimenti. Ovviamente una dimensione così profonda e mutevole trova difficile espressione attraverso le parole e pertanto non solo a me è spesso difficile capire e ricordare su cosa stessi riflettendo, ma anche agli altri con me sarebbe difficile capire cosa stessi descrivendo, se descrivessi il mio animo; poiché il loro sentire è quasi sempre diverso dal mio o comunque da quello di un introverso, perché la grande minoranza della popolazione è introversa e perché coloro in cui prevale la estroversione tendono a stare in poco contatto con la propria interiorità; e comunque siamo in Italia, un luogo storicamente più estroverso e estroflesso di altri paesi più introversi.
    Personalmente, anni fa la vivevo con molta difficoltà e con molto disagio la riflessione,quasi fosse distrazione e segno di infelicità, specialmente quando capitava tra persone. Ora invece sono sereno, e pertanto riesco a distinguere due piani, quello interno, che tengo per me, e quello esterno, nel quale esterne delle cose che sento, ma solo in parte, per via della sostanziale incomunicabilità della propria intimità, e per via soprattutto della grande differenza di pensiero e sentire con la più parte delle persone e della grande superficialità e vanità delle società.

    Grazie mille :innocent.gif:

    embè? non capisco
     
    Top
    .
  8. LüígîLêë
     
    .

    User deleted


    Anche io la sto vivendo con molta difficoltà.. La prendo come se fosse una distrazione, senza rendermi conto che pensando questo mi distraggo per autogiudicarmi se realmente mi sono distratto o meno.. E durante questa riflessione mi distraggo per l'estrema concentrazione ed interesse a sapere la risposta..
     
    Top
    .
7 replies since 19/10/2010, 22:29   162 views
  Share  
.
Top