Kosen Rufu

un pensiero quanto mai attuale tra gli introversi

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  1. LADINTJ
     
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    CITAZIONE (LaMaduninaEintroversa @ 26/10/2010, 17:10)
    lo dici per sentito dire o perché ci sei stato?

    Sono stata a un paio di incontri e conosco un po' di persone che praticano e l'idea che mi hanno dato è questa, ma come dice Koenig, io pure vedo anche la Chiesa Cattolica come una setta e molto peggiore della Soka Gakkai.

    CITAZIONE
    voglio capire come mai noi uomini facciamo di tutto tranne che leggerci dentro e quindi andiamo a cercare dalla bocca di altri soluzioni assurde solo xke abbiamo paura che un altro ci giudichi...sarà mica il lato estroverso?

    Penso che hai detto una grande verità, probabilmente il bisogno di appartenenza è il lato estroverso.
     
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  2. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (LaMaduninaEintroversa @ 26/10/2010, 22:26)
    tipo se hai qualche sito da consigliarmi, qualche scuola a milano (il ramo mahayana che hai detto prima).

    meglio libri sinceramente. qualcosa di accessibile è GLi Otto Gradini di Lama Surya Das, Mondadori.
    è un americano che è diventato lama (quindi buddhismo tibetano Dzog Chen).

    CITAZIONE
    poi ti volevo fare delle domande: te segui il mahayana, cioè lo pratichi?

    no, sono solo un appassionato di buddhismo ma non sono praticante.
    amo molto quella filosofia, ma il mio è un interesse più intellettuale almeno per adesso.
    principalmente amo lo Zen, che è un tipo di buddhismo mahayana alla fine (è la derivazione del Ch'an cinese).

    CITAZIONE
    le persone buddiste agiscono in via sociale o solo strettamente personale? (e qui mi aspetto una via di mezzo... ;) )

    una delle differenze sostanziali tra theravada e mahayana (i principali rami del buddhismo) sta in questa visione.
    il theravada, diciamo più vicino al buddhismo delle origini, è certamente più rivolto ai monaci, dove l'illuminazione
    è qualcosa inaccessibile ai laici.
    il mahayana invece ha come idea centrale il bodhisattva cioè la persona illuminata che rinuncia al Nirvana per
    orientarsi "al sociale" cioè all'aiutare il prossimo, anche ovviamente attraverso l'insegnamento del buddhismo.
    quindi nel mahayana assolutamente una via di mezzo. come da copione.
     
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  3. monty clift
     
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    ciao a tutti, non conoscevo il forum e ci sono capitato quasi per caso, interessandomi alla discussione sulla soka gakkai. Grazie per l'accoglienza, prima di tutto...
    Non mi definisco un introverso, ma mi piacerebbe approfondire la questione sotto aspetti meno consueti.
    passo alla mia esperienza personale circa la soka gakkai, del tutto indiretta, ma pesantemente condizionante.
    Molti anni fa, preso come tanti da dubbi e incertezze proprie di certi periodi della vita, mi sono avvicinato ad una comunità che "praticava", per poi allontanarmene.
    Mi ero semplicemente reso conto che la mia cd. "buddità" la mettevo già in pratica spontaneamente, senza bisogno dei giovedì divulgativi a casa di altri, o la fredda ripetizione di frasi per me senza senso. La vedo così, non sono neppure cattolico e credo semplicemente che quello che dai poi ottieni, specie se si tratta di rapporti umani.
    Sposo una donna fantastica, ho figli fantastici.
    Ad un certo punto mia moglie comincia a praticare e da anni non c'e' giorno in cui non "scappa" letteralmente da casa.
    Non l'ho ostacolata, nè criticato la sua scelta: la conosco ed ero convinto che qualsiasi cosa avesse fatto, l'avrebbe fatta per il suo bene.
    Non è stato così.
    Si è allontanata progressivamente dalla famiglia. Ho saputo che sta cercando di allontanarmi, cerca di convincere una sua amica (che io conosco meglio di lei, in effetti) ad "avvicinarmi" e contemporaneamente, fa shokobuku con lei, dicendole che, praticando, "diventerà più bella" .
    nel frattempo, spende i suoi risparmi in vestiti, si è sottoposta ad interventi estetici, con il solo risultato di peggiorare.
    Aveva un sorriso fantastico, ora non ride mai e questo - a mio parere - ha poco a che fare con il buddhismo.
    Da molto tempo non parla neanche più con me, ma qualsiasi cosa la riferisce alla sua "autorità" (una donna), con lunghe telefonate fino a notte fonda.
    Io nel frattempo, resto a casa ad occuparmi dei ragazzi, sacrifico il mio lavoro per la famiglia, preparo pranzi e cene tutti i giorni.
    le ho chiesto se avesse un altro, sperando che la pratica fosse una copertura. Ma non è così. Preferirei di gran lunga saperla con un altro piuttosto che in balia di una setta. me ne farei una ragione più facilmente.
    Consulta tarocchi. Ha smesso le telefonate con la sua referente in mia presenza, sicuramente per non destare sospetti, ma ogni sera scappa a casa sua.
    E' un incubo, per me. Sono disposto ad accettare le scelte della mia compagna di vita, anche dolorose, ma sospetto che non siano le sue e per questo non mi arrendo.
    Qualcuno ha esperienze di un certo "settarismo" nella soka gakkai?

    Edited by monty clift - 6/12/2010, 19:12
     
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  4. Koenig4
     
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    Ho avuto contatti con la soka gakkai ma non ho riscontrato comportamenti scorretti. Un saluto.
     
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  5. houccisotoniocartonio
     
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    io non ho nessuna esperienza legata alla soka gakkai, prima di leggere questo discorso non sapevo nemmeno che esisteva! però ho esperienze di sette, nel senso che una mia amica (parlo di un paio d'anni fa) era capitata in una setta, lei se n'era allontanata, ma suo fratello era rimasto completamente invischiato, addirittura pensava che la capa e il suo aiutante avessero la facoltà di leggere nel pensiero.
    il problema in questi casi, secondo me, è appunto che le persone vengono plagiate nel vero senso della parola da questi santoni, che si approfittano del fatto che questi non stanno bene già di per sè (questo era il caso delle persone che ti dicevo sopra) e non si rendono assolutamente conto di essere delle vittime. sai quante volte ho detto a quel ragazzo che era impossibile che quelli avessero la facoltà di leggere nel pensiero e di veggenti? non c'era verso di farglielo capire, mi portava tutti esempi assurdi, a cui c'erano palesi soluzioni logiche, ma non ci credeva.
    io però credo che ci siano delle persone che hanno competenza nel dis-plagio però. in casi come questi bisognerebbe riuscire a creare un gruppo di vittime per denunciare i plagiatori.
     
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19 replies since 25/10/2010, 20:19   390 views
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