Ti voglio o ti amo?

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  1. tigellino11
     
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    Chi mi conosce sa che io non amo propriamente il mio dialetto nativo ,il siciliano, perchè la considero la lingua che ci siamo messi a parlare nel momento in cui la Sicilia ha dimenticato la sua identità (quella greca) per sempre; tuttavia è pure vero che per alcune cose del dialetto siciliano non posso fare a meno,per esempio non voglio fare a meno della sua forza caustica in certe situazioni.Ma c'è un suo sottile aspetto semantico che passa totalmente inosservato dinnanzi al quale si inchina la mia ammirazione,parlo del "Ti vogliu" siciliano. Nel siciliano stretto non si usa l'espressione "ti amo" e si ricorre all'espressione "ti vogliu".Ora, contrariamente a quello che i non nativi siciliani superficialmente sono spinti a credere, che cioè "ti vogliu" denoti uno spirito di maschilista possesso sulla donna,questa espressione porta uno strascico semantico invisibile dal significato ben diverso (dire "ti voglio" in italiano non ha affatto questo strascico). Tanto Semplicemente quanto magistralmente (Nietszche aveva ragione di parlare di "profondità delle superfici") "ti vogliu" in siciliano suona così: "ti vogliu perchè tu sei l'oggetto del mio desiderio" o meglio ancora, "ti vogliu ossia tu sei il mio desiderio". Adesso vi dico cosa ha di meglio il "tu sei il mio desiderio" anzichè dire "ti amo". "Ti amo" è probabilmente l'espressione piu' stucchevolmente abusata che si conosca; il problema è che questa espressione si presta a caricarsi di elevatissimi e sublimi propositi a cui dopo non fa onore,quanto spesso fa seguito un reciproco schifarsi ai tanti "ti amo"...San Girolamo diceva che chi smette di amare in realtà non lo ha mai fatto sin da l'inizio, credo che avesse pressochè ragione. Rebus sic stantibus questa è un'espressione che attira su di sè il ridicolo,perchè credo che ci sia molto di ridicolo su chi prima pretende che il suo "ti amo "sia dotato di una forza impareggiabile ma poi sia suscettibile di finire dinnanzi al giudice in una causa di divorzio,c'è sempre molto ridicolo in chi non sa cosa dice.Ma torniamo finalmente al "ti vogliu" -"tu sei il mio desiderio"; questa espressione ha da una parte una grande,semplice possenza proprio come un mare leggermente mosso che puo' anche ingrossarsi di molto ma dall'altra un'assoluta sfuggevolezza,"tout à fait insaisissable".Cioè a dire che io il mio desiderio posso mantenerlo per tutta la vita ma posso anche cambiarlo legittimamente; Chi dice "ti vogliu" puo' scaricare e schifare senza attirare nessun ridicolo ma puo' anche rimanere in balia delle onde agitate del desiderio per tutta la vita.E' già ,un'espressione questa con uno strascico ma anche con un ombra Ti vogliu"- "ti ni po' gh'iri", cioè sempre "tu sei il mio desiderio"-"adesso (che sono pago) te ne puoi andare via da me",perchè ci ho un'altra/o piu' giovane,perchè mi voglio fare monaca/o, perchè voglio stare solo/a..."vattini, camina!!"...Insoma un'espressione molto piu' pertinente ,arguta,passionale e caustica.Eccone un esempio: nel film "sedotta ed abbandonata" del grande Pietro Germi il protagonista prima "voli" -vuole- e poi non vuole piu' il suo oggetto del desiderio,colpevole ai suoi occhi di aver ceduto troppo facilmente alle sue stesse lusinghe, ma ecco la serenata che lui è costretto a fare sotto minaccia a lei,ah ah piu' siciliani di così si muore letteralmente ...(guardare dal minuto 08:15): www.youtube.com/watch?v=AXsNAH9uYVE
     
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  2. tigellino11
     
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    Ma molto meglio ancora di dire "ti vogliu" anzichè "ti amo" è ricevere in faccia un cocente e sferzante "un ti vogliu" ("non ti voglio") sputare sangue per terra e rialzare gli occhi,poi a debita distanza segue potere dare un "un ti vogliu" e infine ,per ultimo c'è il "ti vogliu".
     
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  3. Allonsanfan
     
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    Si, sono abbastanza d'accordo, "ti vogghiu" è anche più poetico perché è più implicito.
    Penso però che per assaporare realmente il significato di certe espressioni dialettali bisogna averle vissute.
     
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  4. tigellino11
     
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    Bè Allonsanfan non ti rimane allora che invaghirti di una bella siciliana...pero' ad usare questo termine dialettale pittosto stretto non rimane che la gente di bassa estrazione...cioè chiunque altra ti direbbe sempre "ti amo" oppure no. Rettifico anche il mio ultimo messaggio:volevo scrivere che per ultimo,in quella mia speciale clasifica dei sentimenti, ci stà un "ti vogliu" ricevuto.
     
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  5. Allonsanfan
     
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    Cioè per te il top è venir rifiutato o rifiutare qualcuno? Perché questo masochismo?
     
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  6. tandream
     
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    La traduzione di "Ti amo" ai giorni nostri è "Ti voglio possedere". Da un punto di vista sessuale ci sta pure.

    "Ti voglio" appunto, lo trovo più genuino, meno astratto, più sessuale e sensuale. Se vogliamo anche meno ipocrita.

    Sarà per questo che alcuni uomini o donne fanno fatica a dire "ti amo". E' sciapito come si direbbe dalle mie parti (senza sale).
     
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  7. tigellino11
     
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    Già anch'io preferisco "ti voglio" ma detto in italiano si nota quasi solo l'aspetto carnale... Per Allonsafan: No ,il mio non è affatto masochismo è solo mera filosofia nietzcheana,ti spiego: la vita stessa, ossia ogni attività organica suppone un' "irritazione",l'irritazione consiste in un'alterazione passiva (passio, pathos) che l'elemento vitale prova sotto forma di influenza esterna che turba il suoi sistema interno.A seguito di questa modificazione passiva si sviluppa un processo attivo che è prova tangibile delle proprietà vitali dell'elemento.Questa reazione attiva è la risposta dell'organismo,della psiche anche nel nosto caso,volta a rendere sopportabile,metabolizzare la potenza esterna dell'inaudito,del mai visto prima,del corpo estraneo;queste reazioni danno l'incipit ai processi organici ,psichici,che sviluppano nuovi organi e capacità ,ossia che questi processi rendono possibile la volontà di accrescimento dell'organismo altrimenti detta anche volontà di potenza. Affinchè ci sia accrescimento è necessaria l'irritazione che noi avvertiamo in primis come dolore.Una volta posta in marcia i meccanismi di riparazione si arriva alla formazione di un qcs di piu sofisticato,di piu raffinato, di piu potente...

    Questo è il movimento basico della vita;gli esseri superiori- cioè il genere umano- dovrebbero assecondare questo movimento al fine di rendersi delle creatures sempre piu sofisticate e così poter sentire e vivere con piu forza

    in fine, il momento chiave di tutto questo processo è "l'interpretazione" construttiva al pathos che mi colpisce ,"ogni soffrire ,chiama un'agire". Invece, povera di pathos è sulla via del decatimento organico,vitale,umano; è propria delle creature piu semplici.

    volevo scrivere: una vita povera di pathos è sulla via del decatimento ....et cetera
     
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  8. Allonsanfan
     
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    eheh tigellino ma sarai mica un amante del BDSM?
     
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  9. tigellino11
     
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    Per fare un esempio che ci riporta al tema di cui si parlava,io stesso qui sul forum in passato avevo raccontato di come fossi rimasto ko per il no di una per cui avevo perso la testa.Volevo farne la compagna della mia vita,era una con gli attributi; ebbene ,il fatto che mi abbia respinto ha azionato un processo esistenziale ,di riflessione in me volto alla capacità superiore di sapere stare bene da solo nel deserto della vita,cio' è un Plus rispetto all'essere ricambiato da qualcuno con cui puoi vivere pure in simbiosi;questa nuova,sofferta capacita porta con sè il suo strascico di corollari ed effetti di cui prima ignoravo l'esistenza. Dimmi tu se sono stato abbastanza chiaro.

    ma che significa BDSM???
     
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  10. Allonsanfan
     
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    Sono quei giochetti perversi che fanno con fruste, catene e la roba in cuoio..un "amore doloroso" senz'altro! :D
    Ero ironico eh, ho cmq capito quel che volevi dire
     
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  11. tigellino11
     
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    eh infatti, non mi interessano queste pratiche. Allora ,ho reso l'idea ispiratrice della mia scala invertita dei sentimenti?? :-)

    che ne pensi?
     
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  12. Aletta87
     
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    questo post è eccezionale :D datemi un uomo che mi dica un "ti voghiù" appassionato e non mi rifili i cioccolatini solo perchè poi così gliela devo dare per forza.
    scusate la caduta di stile ma purtroppo non sono abituata a cotanto spessore. Io credo che a prescindere da tutto, il "ti amo" sia quasi sempre fuori luogo, impone noia a mio avviso, è il retaggio di una società, di un tipo di rapporto tra uomo e donna profondamente falso e noioso, al quale ci si deve adattare per tutta la vita o anche solo per un periodo dopo il quale non rimane nulla. sarebbe molto meglio tacere.
     
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  13. tigellino11
     
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    ...2 notti fa' ho sognato una tizia che conobbi durante la mia era "neotenica" (cioè quando si è quasi necessariamente degli imbranati); era una tipa bellissima che ci provo' con me ma io da imbranato mi autosabotai alla grande...ho provato pure questo tipo di esperienza ,difficilissima da metabolizzare ..."avi du iorna c'haiu un nirbusu!!

    P.S: Aletta87 hai la casella di posta satura.
     
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  14. Aletta87
     
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    tigellino l'ho liberata xD
     
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  15. ale2579
     
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    Bella discussione. Sono anch'io d'accordo con voi, in molti casi è più onesto evitare di dire le fatidiche parole TI AMO.
    Nella letteratura e in TV si abusa di queste parole e sembra che qualsiasi fanciulla del mondo vorrebbe sentirsele dire da un uomo. Se questo sia vero oppure no, non sono certo io in grado di stabilirlo. Però è vero che molto spesso chi dice queste parole le dice senza pensare veramente al loro significato, lo fa solo per convenzione, per recita. Magari è anche convinto di provare un sentimento, ma, per dirla alla Boris Yelnikof, manca della visione d'insieme.
    La realtà di molte relazioni è che, oltre alla "chimica", c'è ben poco di altro.
     
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33 replies since 1/7/2011, 10:36   11697 views
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