Non ho capito la questione del bisogno d'appartenenza ad un gruppo di persone...

Come funziona?

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  1. Ember
     
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    Io ho viaggiato parecchio, le differenze ci sono sia in bene che in male... non c'è un posto migliore di un altro in ogni singolo aspetto.
    I miei amici che vivono in Inghilterra e nei paesi nordici dicono che è meglio studiare in Italia e dopo trasferirsi, perchè all'estero guardano molto la capacità di risolvere i problemi, il modo di affrontare un nuovo compito che si insegna da noi (il famoso "l'università italiana è tutta teoria e niente pratica"... ecco, loro cercano i teorici!) :D
     
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  2. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Io ho viaggiato parecchio, le differenze ci sono sia in bene che in male... non c'è un posto migliore di un altro in ogni singolo aspetto.

    Magari ci fosse :D

    CITAZIONE
    I miei amici che vivono in Inghilterra e nei paesi nordici dicono che è meglio studiare in Italia e dopo trasferirsi, perchè all'estero guardano molto la capacità di risolvere i problemi, il modo di affrontare un nuovo compito che si insegna da noi (il famoso "l'università italiana è tutta teoria e niente pratica"... ecco, loro cercano i teorici!) :D

    Su questo speriamo... :unsure: Però hanno un sacco di possibilità di corsi e di materiale in più (avevo trovato un corso di psicologia+sociologia in 6 anni!!)
     
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  3. Ember
     
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    Ma io ad essere psicologa e sociologa mi sentirei come essere un cane e allo stesso tempo un gatto!! Scherzo (quasi) :P
     
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  4. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Ma io ad essere psicologa e sociologa mi sentirei come essere un cane e allo stesso tempo un gatto!! Scherzo (quasi) :P

    :D Assurdo, io tutte le volte che ho a che fare con delle questioni interessanti faccio dentro, fuori, dentro, fuori, non capendo mai da quale punto di vista analizzarle per prima!

    Guardare uno psicologo e un sociologo discutere dev'essere troppo interessante... :lol:
     
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  5. Ember
     
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    Stando alla mia esperienza, ne vengono fuori discussioni molto belle ma abbastanza inconcludenti :D

    Comunque c'è una branca della psicologia che accomuna in po'le due discipline e si chiama psicologia sociale...
     
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  6. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Stando alla mia esperienza, ne vengono fuori discussioni molto belle ma abbastanza inconcludenti :D

    Come tutto ciò che ha a che fare con la testolina degli esseri umani :P Tutto trementamente importante e tutto tremendamente inutile!

    CITAZIONE
    Comunque c'è una branca della psicologia che accomuna in po'le due discipline e si chiama psicologia sociale...

    Giusto!
     
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  7. tandream
     
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    In me c'è molto il bisogno di appartenenza. Non è un bisogno radicato alla patria, tutt'altro. E' un bisogno di appartenenza ad un gruppo nel quale ti senti libero di scambiare le proprie idee. Quando il gruppo, o il "branco" chiamatelo come volete, viene a mancare per un motivo a per un altro, l'introverso diventa seriamente frustrato e soprattutto sopraggiunge quella orrenda sensazione che si chiama "solitudine".
    E' un bene appartenere. Ma è anche un bene riuscire a non appartenere del tutto, riuscire a vivere anche completamente da soli e paradossalmente credo che sia più difficile per l'introverso.
     
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  8. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (tandream @ 16/4/2012, 15:32) 
    In me c'è molto il bisogno di appartenenza. Non è un bisogno radicato alla patria, tutt'altro. E' un bisogno di appartenenza ad un gruppo nel quale ti senti libero di scambiare le proprie idee.

    Anche io lo sento molto il bisogno di appartenenza. Sebbene sappia osservare le cose in modo molto razionale, cosa che mi porta ad essere estremamente disillusa riguardo alla realtà, sento che nonostante questo, dentro di me, continua a sopravvivere il sogno di un mondo a misura d'uomo, dove le persone non sono condannate a passare tutto quello che sono costrette a subire nel mondo attuale.
    Quello è il mondo a cui forse mi sento più legata, il mondo dell'utopia (parola che non mi piace usare perchè ormai è associata direttamente all'irrealizzabilità, mentre sono convinta che questa sia una convinzione inculcata ai più affinchè le cose restino per sempre così come sono), non riesco a immaginarmi di vivere senza questo sentimento, in cui credo fermamente non per semplice convenienza (del tipo: la mia vita fa schifo e devo immaginare una vita ideale per andare avanti). Probabilmente vivere senza questo senso di appartenenza più alto sarebbe davvero come uccidere una parte di me.

    Tutti gli altri tipi di appartenenza mi lasciano un po' perplessa, nel senso che non esiste un posto reale di cui mi senta parte davvero. Solo l'introversione mi dà un minimo senso di comunanza con le altre persone, perchè per quanto possa essere diversa da qualche altr* introvers*, o in disaccordo con loro, so che di certe cose per lo meno posso parlarci, perchè un fondo comune ce l'abbiamo.
    Poi magari non diventeranno i miei migliori amici, magari non li inviterò a cena a casa mia, magari mi staranno pure sulle palle, ma mi daranno sempre una sensazione anche embrionale di comunanza.

    Tra tutti i tipi di appartenenza, l'italianità sarebbe probabilmente tra gli ultimi posti in classifica! Certo, mi rendo conto che avrei potuto nascere a Bangkok e lavorare in un bordello, perciò sono fortunatissima ad essere nata qui dove sono, ma l'Italia non la sopporto e non mi sento assolutamente "italiana", l'unico aspetto che mi piace dell'Italia è quello artistico-storico-naturalistico. Ma non provo orgoglio per l'essere nata qui.

    Ora come ora, avrei preferito nascere a Creta :D almeno avrei potuto realizzare il mio sogno di visitare il palazzo di Minosse e correre qua e là per le rovine fingendo di essere la minotaura hahah


    ---


    ps. Vel, ma secondo te se avesi raggiunto un livello sufficiente di individuazione, credi che riusciresti a provare un senso di appartenenza con qualcuno? Non sono sicura d'aver capito quello che hai scritto.
     
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  9. Nicola.
     
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    io non credo di aver mai provato affinità con nessuno, è una cosa che mi piacerebbe ma semplicemente non è successa. l'appartenenza, intesa in senso esteso di gruppo, non mi interessa, mi focalizzo sempre di più sul singolo e le differenze. mi piace l'idea di un gruppetto di amici che si vogliono bene e si appoggiano l'uno con l'altro, pur essendo sostanzialmente diversa. quella mi piace ed è ciò che attualmente ho a livello di amicizia. non ho nessuna anima affine a me, tante persone diverse con cui in un modo o nell'altro vado d'accordo. poi però, e ci si riallaccia ad un altro thread (di ilaria) nelle cose che importano sono da solo e vabbè.

    paradossalmente accettando il fatto che non necessariamente devo essere affine ai miei amici, sto acquistando punti in individuazione

    in sostanza tanta più consapevolezza hai di te stesso, tanto è più difficile avere un senso di appartenenza, sono inversamente proporzionali :P
     
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38 replies since 28/9/2011, 17:05   672 views
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