Un tema delle elementari

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  1. Heronblue
     
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    Volevo scrivere un tema che scrissi al'ultimo anno delle elementari, l'ho ritrovato poco tempo fa, e mi ha spiegato un paio di cose sul mio attuale stato psicologico.
    Era un piccolo tema che ci aveva dato da fare la maestra da dare a tutti alla fine dell'anno in una sorta di libro rilegato dal titolo "Non perdiamoci di vista", ognuno scriveva il suo tema, e il mio la maestra l'aveva messo in prima pagina (mantengo anche tutti gli errori ortografici):
    CITAZIONE
    Cagliari 9 maggio 2005
    Tema: Mi descrivo
    Sono F M e ho 10 anni, studio nella scuola carlo felice, sono molto interessato di materie di storia scenze e disegno. Cerco di essere simpatico con tutti, mi prendono per idiota, scemo, non che mi offenda però è solo un modo per farmi amici perché più che amici ho conoscenti.
    A me piace mangiare il maiale, agnello, la mucca e la pasta al ragu. Ci sono i fantastici 6 che ogni giorno mi danno fastidio perché rovinano le cose, monsignor granarolo alta qualità, è per non fare nomi, mr bean, sua bassità e sua urlità e l'eminente disturbatore principale, Alex. Di comportamento non so molto però sono: un po serio (18 %) dico buffonate su certi argomenti (32%) nevrotico e a volte offendibile (50%) per quanto intelligenza secondo me sono sulla vetta della media, mamma dice però che sono molto intelligente ma non so come esprimermi, a volte giro con enciclopedie e libri di scenze etc in giro per la casa.
    Io con la roba da mangiare sono molto selettivo e dico mi piace, non mi piace, e mamma dice sempre:"a te non piace niente" e io dico sempre "si che mi piace qualcosa". Io sono così e ne sono felice, ma spero di cambiare in fretta!

    dopodiché c'è un disegno descrittivo diviso in due parti, la prima in cui ci sono io che leggo enciclopedie e mi sono disegnato con un monocolo per darmi un aria intellettuale, e la seconda io con un sorriso deformato e la gente attorno a me che mi dice quanto sono stupido.
    In realtà con il senno di poi un po delle cose che ho scritto le ho ridimensionate, anche perché allora non mi riusciva facile capirmi...
    la mia infanzia l'ho passata pressoché senza amicizie, mia madre mi portò tardi all'asilo, e mai alla materna, lei lavorava la mattina quindi mi lasciava con una babysitter a cui mi affezionai tantissimo e risultò difficilissimo staccarmi (il giorno in cui non la vidi più mi sono messo a piangere disperatamente mentre mia madre mi teneva gridando "lei è mia").
    ho imparato tardi a parlare, verso i 3/4 anni, dopodiché ho passato un periodo in cui mi era difficile stare zitto, e ora sono diventato taciturno.
    gli altri bambini quando ero già più grandetto incominciavano a trattarmi molto più male, mi ricordo ancora di una volta che un mio compagno, quando eravamo in gita a vedere venezia e altre città (ed ero da solo) mi aveva trattato male gli avevo gridato addosso per parecchi minuti, dopodiché la madre lo prese e gli disse "devi capirlo, certi bambini hanno problemi e si devono sfogare in questo modo". Il giorno non ci avevo pensato tanto, adesso la frase della madre mi fa semplicemente (perdonate il termine) incazzare.
    il mio carattere è cambiato drasticamente quando andai alle medie, prima di allora ero molto sensibile e piangevo abbastanza spesso, da li ho cominciato a diventare abbastanza apatico e taciturno, ovviamente venivo trattato con disprezzo e addirittura c'erano dei ragazzi ripetenti (maggiorenni) che hanno minacciato più volte di picchiarmi e a volte hanno anche alzato le mani, io reagivo nella più assoluta tranquillità, la scuola in generale non ha fatto nulla per difendermi.
    beh se mi verrà in mente di scrivere qualcos'altro lo farò... al momento non saprei proprio che altro scrivere :)
     
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  2. pisanacollodi
     
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    Bello il tuo ritratto e il tuo tema: dovevi essere un tipo combattivo: combattere per i tuoi affetti (lei è mia) e poi molto creativo, giocare con le parole: è divertente il termine "urlità" e rende benissimo l'idea.
    Io quando la mia bambinaia se ne è andata, dopo 5 anni di vita in comune, lei era più di mia madre, sono rimasta ferma sul balcone, morta dentro, ma facevo finta di nulla. Se avessi potuto strillare mi sarei risparmiata tanti inutili dolori.
    A scuola ero torpida con punte di vendetta: scrissi, come "pensierino" che avrei voluto vedere Roberta morsa da un cane. Roberta era la mia compagna di classe, prendeva sempre tutti in giro, la maestra lesse il mio pensierino e se la presero solo con me. Mia madre me la fece pesare a morte. Grazie per il confronto. Pisana
     
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  3. Heronblue
     
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    è veramente brutto, quando nell'infanzia non riesci a trovare l'appoggio su figure come le maestre e in generale gli adulti, a volte sembra che siano proprio loro ad essere davvero infantili quando ripensi a questi episodi, concordi?
    Io adesso ho due fratelli più piccoli, una situazione familiare non proprio adatta li ha portati a diventare molto difficili, una sorella dislessica con dei problemi abbastanza gravi (se la fa addosso, e nasconde in giro per casa le mutande sporche, mia madre dice che lo fa perché è pigra...) e un fratellino iperattivo e violento, che non ubbidisce mai, l'esperienza mi insegna che non sono loro ad avere problemi...
    comunque se devo dire altro di me, l'ultimo anno non riesco ad impegnarmi neanche nelle cose che mi piacciono di più, sono all'artistico e non disegno, prima suonavo spessissimo e adesso sono mesi che non tocco il piano, prima scrivevo anche sceneggiature, avevo frequentato anche un corso... non faccio neanche più quello.
    adesso che ci penso, le frasi che scrivo sono quasi totalmente sconnesse, penso che questo forum diventerà la mia valvola di sfogo :D
     
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  4. Aletta87
     
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    eri geniale, dimmi che sei così anche ora :O
     
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  5. Velaour
     
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    Invidio il tuo lessico . ... avendo letto il tema che hai postato .
    In quinta elementare , l'unica mia creazione che fu messa in prima pagina per una mostra fu la poesia ispirata al crollo delle torri gemelle . E un modello di un appartamento in 3D realizzato solo con la carta .
    ... però me le fecero pesare entrambe in modo gratificante ... . . .
     
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  6. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Io sono così e ne sono felice, ma spero di cambiare in fretta!

    Qui c'è il nucleo centrale della vita di ogni introverso :) Bellissima
     
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  8. Ember
     
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    Mi piace rileggere i miei temi delle elementari... tempo fa ne ho trovato uno che secondo me poteva scrivere solo un introverso :lol: dedicato all'autunno e ai sensi... se volete eccolo qui:

    L'autunno è la quarta stagione dell'anno. A qualcuno non piace perché è una stagione fredda, ma per me è la stagione più bella e più poetica, non è né caldo cocente dell'estate né freddo-gelo dell'inverno. Nelle cantine ci sono: mosto, vino, uva e tante altre cose come pesche sciroppate ecc. Camminando sulle strade d'autunno vedo foglie rosse, gialle, verde scuro, marrone, che cadono dagli alberi ormai quasi spogli, vedo la terra scura e morbida perché arata e bagnata, rondini che volano verso i paesi caldi, vedo le vigne nei colli e gli olivi nei campi. Passando per la città si sente l'odore di caldarroste che si stanno arrostendo, oppure, passando nel bosco si può sentire l'odore di umidità e di muschio. Oppure si può avvertire l'odore di mele cotte in cucina. In autunno si può sentire il rumore del vento oppure dei covoni di foglie ammucchiate dagli spazzini e mosse dal vento o lo stridulo grido degli uccelli migratori, o gli alberi che frusciano mossi dal vento. I sapori dell'autunno sono quelli aspri degli agrumi come mandarini, arance, limoni ecc poi ci sono i sapori dolci dei cachi o delle giuggiole, e poi ci sono altri sapori difficili da descrivere, come quelli delle noci o delle caldarroste. Da toccare, in autunno, ci sono le cortecce umide e ruvide degli alberi e le foglie bagnate.
     
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7 replies since 20/10/2011, 15:01   892 views
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