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äash_ra.
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Il sistema MBTI è abbastanza debole, come era debole il sistema dei tipi di jung, ma in sé è ancor più debole perchè è più ramificato. Questi vari sistemi MBTI, Socionica, KTS ecc... alla fine sono tutti fallaci hanno tutti qualce problema, in parole semplici non funzionano, tendono a classificare in modo discreto la personalità, mentre la personalità secondo me al massimo modellizzabile come una cosa continua e dinamica non come una cosa discreta e statica. Per giocare tali teorie vanno bene, ma hanno un'adattabilità scarsa, io con quei test passo da INTJ a ISTP a INTP ISTJ solo variando l'interpretazione delle domande che vengono poste.
Inostre tale test tende a distorcere sull'introversione/estroversione in quanto le domande sono poche e vi è una distorsione da variabile omessa in quanto molte domande variano di risposta a seconda del livello culturale della persona che compila il test.
Al massimo utilizzo le 8 personalità definite da Jung, prendendole con le pinze, la personalità ha innumerevoli sfaccettature ed è molto difficile inquadrarla ed è molto raro che sia fissa e non cambi da situazione a situazione. Tendenzialmente sono un intuitivo introverso....tendenzialmente...
Il test Myers-Briggs non indica la tua personalità ma le funzioni cognitive ovvero l'approccio nel percepire il mondo e nel giudicarlo. Infatti persone dello stesso tipo possono avere una personalità totalmente.
*Totalmente diversa.
Scusate
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Deucalione.
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Mi spiace Alex ma la tua risposta è parzialmente errata. Cominciamo dalla teoria dei tipi di Jung. Jung ha definito due atteggiamenti fondamentali, introversione ed estroversione, che interagiscono con le quattro funzioni, pensiero, sentimento, sensazione e intuizione,formando otto tipi psicologici comuni a tutti
gli esseri umani. Tali tipi vengono definiti da Jung e spiegati successivamente dalla Von Franz e parzialmente da Hillman, la Von franz in particolare specifica che il tipo che loro riportano è il tipo estremo, non il tipo normale, ognuno di noi infatti secondo loro ha una sua distribuzione che si porta ad un livello intermedio della dicotomia. Ciascuna delle otto categorie di funzionamento cognitivo viene considerata come una particolare modalità cognitiva e il loro sviluppo assolutamente unico nell'individuo è ciò che costituisce il suo stile cognitivo. La composizione di tali stili cognitivi misurati attraverso items. Attraverso la stima di tali items vai a stimare il tipo di personalità dell'individuo poiché la funzione è correlata alla personalità. Il tipo lo possiamo astrarre come un contenitore di personalità simili. Il problema di fondo è che l'interpretazione degli items è non obbiettiva, ossia l'individuo verosimilmente nel test o indossa una maschera o mente, quindi ciò che dichiara non è ciò che è vero, ma ciò che vuole consciamente o meno che sia.. -
Velaour.
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Nel mio caso , il risultato è stato INTJ .
Magari ci riprovo .. -
äash_ra.
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Mi spiace Alex ma la tua risposta è parzialmente errata. Cominciamo dalla teoria dei tipi di Jung. Jung ha definito due atteggiamenti fondamentali, introversione ed estroversione, che interagiscono con le quattro funzioni, pensiero, sentimento, sensazione e intuizione,formando otto tipi psicologici comuni a tutti
gli esseri umani. Tali tipi vengono definiti da Jung e spiegati successivamente dalla Von Franz e parzialmente da Hillman, la Von franz in particolare specifica che il tipo che loro riportano è il tipo estremo, non il tipo normale, ognuno di noi infatti secondo loro ha una sua distribuzione che si porta ad un livello intermedio della dicotomia. Ciascuna delle otto categorie di funzionamento cognitivo viene considerata come una particolare modalità cognitiva e il loro sviluppo assolutamente unico nell'individuo è ciò che costituisce il suo stile cognitivo. La composizione di tali stili cognitivi misurati attraverso items. Attraverso la stima di tali items vai a stimare il tipo di personalità dell'individuo poiché la funzione è correlata alla personalità. Il tipo lo possiamo astrarre come un contenitore di personalità simili. Il problema di fondo è che l'interpretazione degli items è non obbiettiva, ossia l'individuo verosimilmente nel test o indossa una maschera o mente, quindi ciò che dichiara non è ciò che è vero, ma ciò che vuole consciamente o meno che sia.
Molto esaustivo, grazie. Comunque non so se ti riferissi a me ma non mi chiamo Alex ciao
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Trottolone!.
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L'interpretazione non è obiettiva e la gente nei test sbaglia, embè? Questo non scalfisce neanche lontanamente la teoria, cosí come l'analfabetismo non smentisce le tesi di un qualsiasi libro. Cosa significa che ti comporti da vari tipi a seconda della situazione? Se si prende seriamente la teoria e soprattutto delle buone descrizioni si nota come il tipo abbia un'ordine di preferenza per le funzioni (e quindi le usi tutte) e spiega anche come e in quali contesti. Gli INTJ non sono tizi che stanno a rimuginare su tutte le possibilità di un sistema 24 ore su 24, insomma. La personalità viene resa in modo "discreto" ma è solo un contenitore da prendere come modello, non la personalità: di fatto è in grado di descrivere il difficile rapporto che si ha con la funzione repressa, lo sviluppo delle funzioni nelle fasi della vita (il percorso, quantomeno) e un'altra serie di caratteristiche che ho trovato estremamente calzanti e che mi stanno aiutando molto a migliorarmi. Nessuno pretende che la gente sia riducibile a 4 lettere e 8 funzioni, ovvio. Ma nel momento in cui riesco a individuare il tipo delle persone con una accuratezza del 90%, il tipo riesce a dire quali grandi problemi ha la persona a causa della funzione inferiore (e non è cosa da poco, finché un test ti dice in cosa sei bravo/buono/bello son capaci tutti a riconoscersi - vedi l'effetto Forer, ma nel momento in cui ti dice in cosa fai schifo e con una descrizione accurata qualche dubbio ti viene) e a descrivere una marea di atteggiamenti particolari che ho, direi che riesce esattamente nel suo intento: fornire un aiuto alle persone, dare dei punti di appoggio da cui partire per capirsi piú a fondo. Questo è lo scopo, non ridurci a una sigla e niente piú, nel qual caso ovviamente fallirebbe. E nel suo scopo, per quanto mi riguarda, riesce in pieno. . -
Nicola..
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io sono intj! . -
Nicola..
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a distanza di più di un mese ho riprovato e mi è venuto infj...in realtà leggendo le definizioni mi sento parte dell'uno e parte dell'altro.
boh, a me piacerebbe un parere di uno psicologo. però per come sono fatto dovrei convincermi del fatto che lo psicologo è in grado di capire me, prima di sottopormi ad una strizzata di cervello.. -
Diogene W.
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è sempre la cara vecchia storia dei segni zodiacali (anche se per forse paragonare Jung allo zodiaco suona un po' blasfemo...) e la cara vecchia frase "la mente vede quello che la mente vuole vedere". Siamo davvero in grado di autovalutarci? è il test a sbagliare o siamo noi a non vedere quello che il test ha ragione di affermare? Siamo capaci di capire quello che c'è scritto nell'analisi di Jung/zodiacale o sentiamo solo quello che vogliamo sentire? 
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Nicola..
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non credo in un'obiettività totale nell'autovalutazione. se è vero che nessuno mi conosce meglio di me, è anche vero che io non mi conosco totalmente. anzi, devo dire che i miei sforzi mentali maggiori vanno alla comprensione di me stesso. a volte penso di potermi ingabbiare volontariamente in uno status. in fondo l'introversione mi piace, l'idea di essere introverso pure. oserei dire che non sarei in grado di accettare che qualcuno mi dicesse che non lo sono.
in generale non mi aspetto che un test definisca la mia personalità, però i quiz mi sono sempre piaciuti. -
Diogene W.
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Io non credo nell'autovalutazione di per sé 
Mi sembra l'equivalente di dare un giudizio su un giudizio su un giudizio su un giudizio: cioè un casino. Tutti i paramatri si basano su un altro parametro. Il tutto condito da sensazioni più che incontrollabili.
Sarà per questo che fino a poco tempo fa ho vissuto nel terrore che i test che mi hanno definito un INTJ avessero sbagliato. La verità è che non vedo l'ora di riconoscermi in un'etichetta (come fanno gli estroversi) e dire "okay: d'ora in poi faccio solo quello che il mio personaggio mi dice di fare". Essere uno stereotipo è una pacchia, è già tutto scritto sul copione, dal modo di vestirti ai posti da frequentare.
Non vale proprio la pena essere un introverso, niente da fare
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Nicola..
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aahhaha
scherzi a parte, non penso che l'importante sia l'obiettività quanto il piacere che ne trai autovalutandoti. vorrei usare la parola "felicità" se non fosse che per ora oltre al mero compiacimento intellettuale ho cavato fuori solo altri dubbi, pronti da sviscerare. -
Diogene W.
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A me piacerebbe tanto adottare il modo che hanno gli estroversi di affrontare i problemi. Innanzitutto, sono convinti di avere un problema (e io già qui mi fermo perché analizzo le mie difficoltà a livello esistenziale e, quando capisco che è tutto normale, pur di cavare qualcosa di meglio dalla solita banale anima limitata che mi ritrovo, mi costringo ad andare al di là, di cosa non so, ma al di là). Poi credono di aver risolto il problema, cosa che io trovo seriamente inconcepibile. Non c'è neanche una vaga consapevolezza del fatto che il loro è stato solo uno sbalzo d'umore momentaneo che li ripescherà neanche fra tanto tempo esattamente nella stessa identica situzione. Felici e contenti di essere pupazzetti del via vai di istinti.
O forse ho idee un po' falsate perché sono una fredda cinica perfezionista INTJ?. -
alexey86.
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Io sono INTJ con 97% introversione tutto il resto 50%-50%
Lo Scienziato
Introversion iNtuition Thinking Judging
Gli INTJ sono perfezionisti, con una capacità apparentemente infinita di migliorare qualsiasi cosa che attragga il loro interesse. Quello che impedisce loro di rimanere costantemente impantanati in questa ricerca della perfezione è il pragmatismo che è caratteristico di questo tipo: gli INTJ applicano (spesso spietatamente) il criterio del "Funziona?" a tutto, dai loro sforzi di ricerca alle norme sociali prevalenti. Questo a sua volta produce una insolita indipendenza mentale, liberando gli INTJ dai legami dell'autorità, della convenzione o del sentimento di per sé.
Gli INTJ sono noti come i "Costruttori di Sistemi" tra i tipi, in parte forse perché possiedono l'insolita combinazione di caratteristiche di immaginazione ed affidabilità. A qualsiasi sistema stia lavorando un INTJ è per loro l'equivalente di una causa morale per un INFJ; possono entrare in gioco sia il perfezionismo che l'inosservanza dell'autorità, dato che gli INTJ non risparmiano né loro né gli altri che lavorano allo stesso progetto. Chiunque venga visto "battere la fiacca", inclusi i superiori, perderà il loro rispetto; gli INTJ possono anche decidere di assumersi da soli la responsabilità di implementare decisioni critiche senza consultare i loro superiori o i colleghi. D'altro canto, tendono ad essere scrupolosi ed equi nel riconoscere i contributi degli individui che hanno fatto parte del progetto, ed hanno il dono di cogliere delle opportunità che gli altri possono addirittura non notare nemmeno.
In senso lato, quello che gli INTJ "fanno" tende ad essere quello che "sanno". Le tipiche scelte lavorative di un INTJ vanno verso la scienza e l'ingegneria, ma possono essere trovati ovunque sia necessaria una combinazione di intelligenza ed incisività (ad esempio la giurisprudenza ed alcuni settori accademici).
Le relazioni personali, specialmente quelle romantiche, possono essere il tallone di Achille degli INTJ. Anche se sono capaci di provare profonde emozioni per gli altri (di solito pochi scelti), e sono disposti a spendere moltissimo tempo ed impegno su di una relazione, la conoscenza e l'autostima che li rende così efficaci in altre aree li può improvvisamente abbandonare o fuorviare nelle situazioni interpersonali.
Questo succede in parte perché molti INTJ non afferrano subito i rituali sociali; per esempio, tendono ad avere poca pazienza ed ancora meno comprensione di cose come le chiacchiere o l'amoreggiamento. A complicare le cose, gli INTJ di solito sono persone estremamente private, e possono essere spesso naturalmente impassibili, il che li rende facili da fraintendere ed interpretare erroneamente.
Probabilmente il punto di forza degli INTJ nell'area interpersonale sono le loro abilità intuitive e la loro volontà di "lavorare" ad una relazione. Anche se come T non hanno l'empatia naturale che hanno molti F, la funzione Intuitiva può spesso fare da buon sostituto, sintetizzando i probabili significati nascosti dietro a cose come il tono di voce e l'espressione facciale. Questa abilità può venire raffinata e diretta da sforzi ripetuti e consistenti nel capire e sostenere coloro ai quali tengono, e quelle relazioni con un INTJ che alla fine diventano consolidate tendono ad essere caratterizzate dalla loro robustezza, stabilità e buona comunicativa.
Alcuni famosi INTJ:
Giulio Cesare, Isaac Newton, Jane Austen, Dwight D. Eisenhower, Lance Armstrong, Dan Aykroyd, Gandalf il Grigio (personaggio de Il Signore degli Anelli)
Gli altri tipi di personalità. -
Nicola..
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c'è da essere solo fieri di essere intj, cavolo! come gandalf!!
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alexey86.
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l'unica cosa che non condivido è che sono molto empatico infatti ho un'assertività notevole ma sono un introverso a parte:sono troppo sereno
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GnothiINTP |
