Introverso ma felice

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  1. DariotheFox
     
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    CITAZIONE (Diogene W @ 2/4/2012, 16:11) 
    La mia mente è distruttiva. Provo piacere non nell'adagiarmi su una verità (dire "okay, fermati un attimo, senti il filo conduttore che lega tutte le cose") ma nel frantumarla,

    Nel fare questo sei come me...tu sei un distruttore, cerchi il Caos. Io cerco il Tutto e in essa la Legge. Siamo uguali, guerrieri di diversi eserciti.

    nell'ampliarne ogni singola parte, nel cercare i legami e scioglierli ("su cosa si basa la convinzione che ci sia un filo conduttore che lega le cose? perchè ho bisogno che le cose abbiano senso?

    In questo stai meditando e probabilmente anche meglio delle mie intenzioni

    perché agiamo solo per raggiungere la felicità?").

    Perchè la felicità è l'unico vero senso della vita

    Assecondare una verità, anche la più introversa, per me è "l'estroversione per eccellenza"! (Frase che dal tuo punto di vista immagino non abbia alcun senso, giusto? )

    No c'è l'ha, però in questo penso sia sbagliato che tu consideri un anarchismo spirituale, ripudiare una dinamica mentale perchè lo ripudi anche nella vita sociale suppongo sia limitativo.

    Per quanto la meditazione sia per definizione andare oltre il pensiero (oltre i limiti umani, oltre le convinzioni, ecc ), si basa su un pensiero che è un limite umano: avere fede nel silenzio(=avere fede nella verità e nell'esistenza effettiva di un "altro livello"). E la fede, almeno a me, innervosisce sempre. :unsure:

    Non sono un fervente cristiano, men che meno un fan di S AGostino ma..

    Credo ut intelligam. Intelligo, ut credam.

     
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  2. Diogene W
     
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    :yes.gif: In tutto quello che hai detto mi ricordi di quanto siano importanti le definizioni e le sensazioni che uno riceve da quelle definizioni. Alla fine non è la verità, ma il livello di piacere che riceviamo dal sottolineare quella parte di verità (la stessa verità, sebbene pensiamo di parlare di cose diverse) che sentiamo più vicina, più comprensibile, più nostra. L'unica legge fondamentale (ma non userei le parole che hai usato perché "dare un senso" è un giudizio, e il giudizio è una faccenda complicata che riunisce un bel po' di trappole) è la felicità. "Meditare" è un termine che ha assunto nel mio cervello un significato non troppo piacevole, per un motivo o nell'altro. Il contrario nel tuo. Eppure sentiamo il bisogno di spiegarci, ignorando spontaneamente il fatto che parliamo della stessa cosa (solo con parole diverse).

    Cioè alla fine tutto quello che diciamo è assolutamente inutile. Mai una volta che non arrivi a questa conclusione...




    "Meditare" può significare tante cose, e nessuna è assoluta.
     
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  3. Nicola.
     
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    io mi rivedo in quello che ha scritto all'inizio diogene, prima che cominciasse a parlare di definizioni sensazionhi verità e non verità. da quel punto non l'ho più seguita

    per dario: la meditazione francamente non mi ha mai attirato a pelle, e non ho mai avuto la voglia di documentarmene direttamente. sapresti spiegarmi in soldoni in cosa consiste?
     
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  4. DariotheFox
     
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    Togliendo quella parte religiosa-spirituale che pare non piacervi tanto :P , è un processo psicologico "a togliere".


    fisicamente si basa essenzialmente sul mettersi in posizione(la più semplice è il mezzo loto a gambe incrociate). Raddrizzare la schiena. Inspirare ed espirare, contando da uno a dieci ogni respirazione compiuta.
    15 min al giorno per tutto il tempo che vuoi.

    mentalmente cosa succede:
    la mente e la sua ruminazione dei pensieri, le nevrosi che fanno parte della nostra quotidianetà, non sempre riusciamo a controllare, e molto spesso sono loro che controllano noi. COnsiderando che i nostri pensieri siano tutti giusti e reali prendiamo per verità ciò che pensiamo.

    Noi siamo ciò che pensiamo.

    COncentrandosi nel respiro piano piano i pensieri tendono a fievolirsi un po' piano piano ad ammutolirsi fino a raggiungere uno stato di assoluto silenzio, e di presenza pura nella realtà e nel presente. Quello che effettivamente siamo(intro o estro che sia).

    Quando raggiungi il controllo dei tuoi pensieri riuscirai a pensare meglio perchè sai cosa decidi di pensare consapevolemente senza farti influenzare da pensieri negativi che magari sono nati da un insicurezza nata in seguito ad un singolo episodio sociale di poca importanza, come uno schiaffo ricevuto da piccoli da un bullo che è in grado di rindondare nella nostra testa per semrpe condizionandone la nostra esistenza in maniera negativa e sicuramente dispersiva.

    In parole povere e distruggere ed eventualmente ricostruire.

    Anche se la meditazione non penso consideri la ricostruzione un sentiero da seguire, perchè poi chi segue la via del buddismo a altre mete che vuole seguire e che non riesco a sintettizare in qualche riga, forse con la parola nirvana, ma vuol dire così tante cose(che non ho il coraggio di dire che so) e quindi mi fermo qua.
     
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  5. Nicola.
     
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    ho molta difficoltà ad argomentare questa cosa, ma ci provo

    io credo di essere cosciente dei limiti che mi sono autoimposto, dei pregiudizi sulla base dei quali ho costruito il mio modo d'essere. certo, non penso di conoscermi alla perfezione.

    tendo al perfezionamento di me stesso sempre seguendo un mio ideale di perfezione (quindi non si tratta di perfezione)

    io penso che la meditazione non sia l'unica via. però magari parliamo di un controllo dei pensieri diverso, dovrei provare :)
     
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  6. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    sul mettersi in posizione(la più semplice è il mezzo loto a gambe incrociate). Raddrizzare la schiena. Inspirare ed espirare, contando da uno a dieci ogni respirazione compiuta.

    Se io faccio così mi deprimo. Credimi. Ho già provato e vedo un nulla così disgustoso e inquietante che perdo speranza nello svolazzare dei miei sogni. I miei 15 minuti di meditazione li ho quando monto video mentali sotto musica reale: lì la bellezza dell'universo mi si spalanca davanti.

    E il perchè mi deprimo è qui:
    CITAZIONE
    Quando raggiungi il controllo dei tuoi pensieri riuscirai a pensare meglio perchè sai cosa decidi di pensare consapevolemente senza farti influenzare da pensieri negativi

    Quando capisco questo, immediatamente realizzo che non c'è bellezza, ma un'instancabile e irrefrenabile rincorsa alla felicità che ci costringe ad evitare tutti i "pensieri negativi". Ma io amo il dolore (nei limiti). è ciò che mi ricorda quanto è puro e meraviglioso l'essere umano (infatti le persone sempre felici mi stanno sulle palle).
     
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  7. DariotheFox
     
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    Be ragazzi ognuno anche io credo che ognuno debba, scegliere come vivere :)

     
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21 replies since 6/1/2012, 12:13   413 views
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