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Franz86.
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Io apprezzo la caparbietà, ma quando diventa oppositività allo stato puro un pò mi sconcerta. 
Diogene W, che siano il denaro, il sesso, i consumi, i viaggi, chi insegue queste cose insegue sensazioni ed emozioni provocate da eventi esterni. Sempre nuove, sempre in dose maggiore. E' un pò come l' effetto dipendenza da una droga. Ma mi spieghi come fai a pensare davvero che una persona che insegue sempre una nuova dose della sua "droga" possa essere realmente serena? Avrà al massimo un attimo di felicità mentre si soddisfa con la sua ultima scopata, con il suo ultimo investimento, con l' ultimo acquisto... ma dopo poco avrà bisogno di altro. Altro, altro, ancora, ancora ... E' un fuoco che ha bisogno di sempre nuova legna per ardere ... è una dipendenza da "altro".
Quelli che incontri " a palate " saranno, in grande maggioranza, quelli che non capiscono i tuoi ragionamenti, e troncano il discorso con dei luoghi comuni.
Ma appunto, lo dici anche tu " pace interiore "... viene contrapposta all' inquietudine esteriore ... perchè fuori tutto cambia, fuori nulla è stabile. Faccio parte del "fuori" anche io, che tento di risponderti e a cui tu giustamente non credi, perchè non riesco a parlarti dicendoti le cose che ... solo tu potresti dirti.
No, la serenità non è uguale e identica per tutti, ma è interiore.
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Odile83.
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Mmmmh....non sono del tutto d'accordo.
Nel mio caso, penso che la "serenità" (io lo chiamo equilibrio, non so se sono la stessa cosa) sia anche data dal seguire le mie inquietudini.. -
DariotheFox.
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Diogene secondo me se troppo attaccata al tuo Ego. La tua individualità è troppo complessa per vedere semplice.CITAZIONEC'è chi vive per il denaro e c'è chi vive per la pace interiore. Perché la seconda deve essere la risposta universale e la prima solo un'idiozia capitalistica? é possibile scegliere la propria meta o siamo tutti destinati alla stessa identica felicità? La vita ci rende uguali quanto la morte?
Perchè la prima è qualcosa di esterno, che non puoi esattamente controllare. Se vivi per il denaro, vivrai con il denaro.
Gioia quando guadagni, disperazione quando lo perdi. Ansia quando lo accumuli. Chi possiede millemilioni di dollari, oggettivamente possiede un valore aggiunto illusorio a se stesso perchè il benessere che puoi raggiungere materialmente si ferma molto prima...
Cioè hai un miliardo di €, ti compra un Isola in una paradiso tropicale, ci costruisci una villa enorme, ci collezioni macchine, e tutto quello che vuoi.
Ma arriverà un limite prima o poi che non cambierà niente.
Spenderai 300 milioni di €, e avrai avuto tutto quello che era possibile comprare, e poi?
E gli altri 700 milioni pensi davvero che riuscirai a dormire sonni tranquilli, saprai che pescecani girano attorno al tuo gruzzolo e tu non proverai che ansia. Tutti i tuoi familiari non vedrano in te una persone, ma soldi...e ti tratterano bene, ovviamente perchè vali 700 milioni di €.
Se non credi a me cerca le ricerche che hanno fatto sul rapporto soldi e felicità:
hanno visto che dopo una certa soglia di reddito la felicità percepita non cresceva. se riuscissi a guadagnare 3000-4000 € al mese avrei quello che mi serve e qualcosa in più, questo è buono.
E questo solo per quanto riguarda il denaro!
E poi pensi che se abbia raggiunto la pace interiore devo per forza diventare un monaco?
Posso tranquillamente fare un buon lavoro, secondo Retto mezzo di sussistenza, un lavoro utile alla società tipo un lavoro sanitario e guadagnare tanto...prenderei quello che mi serve ma volendo posso donare, o dare ai miei figli una buona istruzione.CITAZIONEtutti gli uomini sono felici allo stesso modo? (Non fraintendetela, però)
Si. Perchè siamo tutti lo stesso animale. Ci sentiamo speciali, solo perchè ci sentiamo inferiori.
I cani abbaiono tutti allo stesso modo?
Ognuno abbaia in un modo particolare, ma tutti i cani abbaiano!CITAZIONENel mio caso, penso che la "serenità" (io lo chiamo equilibrio, non so se sono la stessa cosa) sia anche data dal seguire le mie inquietudini.
Pensate davvero che io sia felice? La pace interiore la intravedo da lontano, lo percepita, ne ho avuto esperienza in qualche breve secondo.
E li ho capito. Ho avuto un esperienza mistica. Un posto, una condizione in cui valeva davvero la pena vivere!
Ogni giorno mi sveglio e soffro, e ogni giorno ingaggio una lotta contro la mia sofferenza, per eliminare tutti i condizionamenti, le illusioni, la merda che ho dentro.
Quando dico che non siamo niente di speciale quanto esseri umani, mi dimentico di dirvi che dentro c'è un Eterna Lotta tra Bene e Male, che bisogno ho di sentirmi speciale quando in ogni uomo c'è cosi tanto?
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Diogene W.
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E ancora: potrei continuare a riprendere frase per frase, parola per parola, ma voi continuerete a non capire che io non mi oppongo a quello che dite: mi oppongo alle pretesa che sembrate avere di sapere che quello che dite vale per tutti. La pretesa di conoscere l' " unica autentica felicità dell'Uomo". E questo è un meccanismo umano tipico (quello di avere un'improvvisa e ostinata fede nel "salvatore": la mente si chiude a riccio in modo tale da preservare la concentrazione sulla meta e sul cammino che ci arriva, proprio perché questo cammino non è stabile e si ha paura di perderlo, di ritornare sulla vecchia via) di cui spero almeno vi rendiate conto.
Ognuno alla propria felicità, serenità o che diavolo sia.. -
Franz86.
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E ancora: potrei continuare a riprendere frase per frase, parola per parola, ma voi continuerete a non capire che io non mi oppongo a quello che dite: mi oppongo alle pretesa che sembrate avere di sapere che quello che dite vale per tutti. La pretesa di conoscere l' " unica autentica felicità dell'Uomo". E questo è un meccanismo umano tipico (quello di avere un'improvvisa e ostinata fede nel "salvatore": la mente si chiude a riccio in modo tale da preservare la concentrazione sulla meta e sul cammino che ci arriva, proprio perché questo cammino non è stabile e si ha paura di perderlo, di ritornare sulla vecchia via) di cui spero almeno vi rendiate conto.
Ognuno alla propria felicità, serenità o che diavolo sia.
E tu continui a difendere un iper - razionalismo che porta ad un relativismo assoluto il quale, però, sta in piedi solo finchè non fa i conti con la realtà concreta. Ma possiamo anche continuare a begare nell' altro topic, visto che tu e la "filosofia artistica" avete aperto un altro fronte.
La realtà concreta non esiste? Picchia energicamente la testa contro il muro per una dozzina di volte, poi dimmi.Mmmmh....non sono del tutto d'accordo.
Nel mio caso, penso che la "serenità" (io lo chiamo equilibrio, non so se sono la stessa cosa) sia anche data dal seguire le mie inquietudini.
E' come dire: la mia gioia è data anche dalla mia tristezza.
Qui torniamo ai "binomi" di Diogene, che prò c'entrano poco con la "serenità", che è data dallo smettere o perlomeno ridurre la "caccia" continua alle emozioni e alle sensazioni del momento.. -
DariotheFox.
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CITAZIONEquello di avere un'improvvisa e ostinata fede nel "salvatore": la mente si chiude a riccio in modo tale da preservare la concentrazione sulla meta e sul cammino che ci arriva, proprio perché questo cammino non è stabile e si ha paura di perderlo, di ritornare sulla vecchia via
ho l'impressione che tu ci creda dei "fedeli". Niente di più sbagliato.
la via di cui parli, è percorsa da sperimentazioni, con la sola fede non si va da nessuna parte. Questa via è fatta per essere esperita.
Il Buddha non è una divinità, era un uomo. E io non ho "fede" in Buddha ho fiducia nel suo percorso e solo dopo aver capito con la logica che il suo percorso era effettivamente valido:
in punta di piedi sono entrato, piano piano percorrendolo giorno dopo giorno. Sempre con diffidenza, e più io ero sulla difensiva più mi è entrato dentro, questo percorso. Ma ognuno ha il suo percorso e sono numerosi come il numero di persone al mondo (da poco 7 miliardi).
Ma la cosa più bella del buddismo: è che sostiene che ognuno è responsabile di se stesso. "Io sono padrone del mio Io". Un buddista non fa proselitismo: aiuta chi ti chiede aiuto fino a che ne ha bisogno.
Diogene, se vuoi una mano, io sono qua.
Come meglio ti aggrada. Buona vita.
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Odile83.
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Mmmmh....non sono del tutto d'accordo.
Nel mio caso, penso che la "serenità" (io lo chiamo equilibrio, non so se sono la stessa cosa) sia anche data dal seguire le mie inquietudini.
E' come dire: la mia gioia è data anche dalla mia tristezza.
Qui torniamo ai "binomi" di Diogene, che prò c'entrano poco con la "serenità", che è data dallo smettere o perlomeno ridurre la "caccia" continua alle emozioni e alle sensazioni del momento.
Allora mi sa che anch'io non sono una gran fan della serenità.. -
Diogene W.
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CITAZIONEDiogene, se vuoi una mano, io sono qua.
Sono fra il tirarti un cazzotto virtuale in faccia e accettare Peccato che non credo che tu possa dirmi cose diverse da quelle che ho già sentito. Se solo tu non credessi nell'esistenza di una soluzione..
Ogni risposta è un domanda in meno, ogni domanda in meno è un libertà negata. Banale, drammatico, vero.
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DariotheFox.
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Ogni risposta è un domanda in meno, ogni domanda in meno è un libertà negata. Banale, drammatico, vero.
Solo perchè non sai come passarti il tempo.
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Diogene W.
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CITAZIONESolo perchè non sai come passarti il tempo.
Per non turbare la tua Serenità, non replico
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DariotheFox.
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Fidati è imperturbabile, sono riuscito a rimanere a galla anche dopo una delle cose più brutte che possono capitare al mondo. E a tante altre.
Per questo Diogene, ne sono così sicuro.
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qualcosa91.
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Non so se può tornarti utile, ma io lo sto già facendo da un pezzo. Ho bisogno di sentirmi autentico, quindi coerente verso quello che critico e le mie idee. Cerco e ricerco, cerco di non fare errori e ricerco in tutto ciò che di più si avvicina alla giustizia. Mi incazzo con gli altri quando gli vedo fare delle azioni nocive e gratuite che potrebbero benissimo evitare, mi incazzo pure con me stesso quando mi capita di sbagliare e d'avere delle leggerezze nei confronti di me stesso e del mondo. Provo sensi di colpa, cerco di cambiare i miei punti di vista, cerco di ripulire quei gesti, quei pensieri e quelle azioni da tutti i pregiudizi e simili che mi sono stati insegnati come verità assoluta.
Purtroppo questo riguarda pure il lato religioso: ho ricevuto un'educazione cattolica, dopo abbandonandola perchè troppo al di fuori da ciò che ritenevo e continuo a ritenere giusto ho dato e sto ancora dando un'occhiata al resto di ciò che si propone come verità assoluta e ne esce fuori che ognuno alla fine ha la propria verità, seppure nello stesso gruppo di credenti leggono e professano gli stessi testi, con le stesse parole, le stesse espressioni.
Perdo tutte le certezze e le ricostruisco. Faccio un lavoro simile allo scioglimento dei nodi creati su di una lunga corda: un lavoraccio, di cui sento il bisogno..
Abbandonare le ambizioni terrene...... per coltivare il proprio spirito |
