sfogo

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  1. chiarusca
     
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    SFOGO DELLE 00:13
    quando ho detto a mia madre :"sai, ho scoperto un gruppo, una lega per la tutela dei diritti degli introversi", lei ha ribattuto sicura:"ma tu non sei introversa!" Questo mi ha portato a riflettere un po' e mi ha fatto pensare di scrivere qui. Normalmente terrei i miei pensieri per me, forse li scriverei sul mio diario, ma non li condividerei con nessuno per paura di essere considerata "una scema", o strana, o per paura di essere fraintesa.
    Sulla questione dell'"essere introversa", ho dei dubbi anche io quando ripenso alle "scenette" che faccio con certi amici, vere e proprie imitazioni di personaggi veri o verosimili, per il gusto di far ridere e chissà, forse di stare al centro dell'attenzione. Ho dei dubbi anche quando ripenso a quanto mi piace parlare, ridere e scherzare sempre con determinate persone, o magari perfetti sconosciuti. A volte mi capita di essere euforica senza motivo e di saltellare per casa.
    Allo stesso modo, sono capace di essere l'esatto contrario (e, anzi, questo accade molto più spesso). Taciturna, cupa, solitaria, a volte triste. Non mi piace stare in mezzo alla gente e , ad esempio, detesto la scuola e preferirei stare altrove piuttosto che insieme alle mie compagne di classe. La mattina poi, queste caratteristiche sono ancora più amplificate. Sul pullman vedo gente che scherza e ride e mi chiedo come diavolo fa, quando io vorrei eliminare quelle facce così stupidamente felici. Il mio sogno è sfuggire dalla società e dai suoi meccanismi tradizionali, di qualsiasi tipo,idealmente vorrei vagabondare come Chris Mc Candless e non fare più ritorno (la natura suscita in me un fascino indescrivibile). Questa "repulsione" per la marmaglia e determinate categorie di persone e questa ricerca di solitudine convive con un grande desiderio di esprimermi, uscire fuori, farmi conoscere in tutta me stessa e in tutte le mie sfaccettature, di sfogarmi, di esplodere insomma, di integrarmi col resto del mondo e di essere capita. Così in una discussione vorrei dire quello che penso, vorrei esprimere il mio disappunto, evitare a tutti i costi quella ricerca insensata di "quieto vivere" che mi porta a ingoiare molti rospi, vorrei urlare o schiaffeggiare qualcuno se necessario, vorrei avere il coraggio di salutare qualcuno che mi interessa, il coraggio di farmi avanti, di prendere l'iniziativa. Quando provo a lasciarmi andare e a uscire fuori dal costume di "ragazza tranquilla e distratta" sento salire come un'energia potentissima che vuole uscire, un fiume in piena che non riesco a controllare, e la voce mi si blocca e lo stomaco si torce, e ho paura. Il pensiero di "scoprirmi", di mettermi in gioco, mi spaventa a morte. La verità è che sono una "finta calma", una "finta introversa". Dentro di me c'è un mondo che non conosco e che non riesco a controllare. Già, forse più che introversa, sono socialmente inetta, oltre che soffrire di disturbi di personalità (da super simpatica a musona, da logorroica a taciturna).
    Mi consolo pensando che ho "solo" 19 anni, che forse crescerò e maturerò e capirò chi sono.
     
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  2. Ember
     
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    Ciao :-) consolati, ancora sei in quel periodo di idealismo e ricerca di risposte e definizioni che è la fine dell'adolescenza... a me manca un pò quel periodo anche se è stato burrascoso! Noi grandi risposte non ne abbiamo, ma se resti a chiacchierare forse un pò ne troverai da sola :-)
     
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  3. Nicola.
     
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    anche io tutt'ora mi comporto in maniera contraddittoria. non ne farei un dramma, almeno finchè i tuoi principi rimangono intaccati.

    per tutto quello che hai scritto, sei un fiume in piena :D . beh secondo me devi avere molta calma, ed analizzare una cosa alla volta :) questo forum è utile anche a questo!
     
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  4. imperia69
     
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    Beh, chi ha detto che un introverso non sente il bisogno di esprimersi, di condividere e di essere capito?
    Questi sono bisogni umani, comuni a tutti, introversi ed estroversi, fanno parte della nostra natura di animali sociali. Quello che può differire è il modo di realizzarli; un introverso sente il bisogno solitamente di una socialità più intensiva che estensiva e di un rapporto più personalizzato, partecipato con il mondo più che seguire acriticamente il "senso comune" (da cui, se ho capito bene, la tua rabbia).

    Tutto sommato, meglio dei familiari che ti dicono "ma tu non sei introversa" che quelli che stanno sempre lì a lapidarti perché "pensi", "rimugini", "stai ripiegato su te stesso" etc etc
     
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  5. Diogene W
     
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    CITAZIONE
    Il mio sogno è sfuggire dalla società e dai suoi meccanismi tradizionali, di qualsiasi tipo

    Benvenuta nel club :D Ho vent'anni e non so se seguire l' "energia potentissima" per combattere il mondo o convincermi che soccomberò e sarò esattamente come tutti gli altri.
     
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  6. vivatruffaut
     
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    Ciao, chiarusca! Intanto secondo me dubiti di essere introversa solamente perché intendi il significato della parola in maniera diversa. Infatti, non è detto che tutti gli introversi siano calmi, anzi spesso siamo irrequieti ma non lo diamo a vedere. Per il resto, tutti i tuoi comportamenti che hai descritto sono completamente compatibili con quello che è l'introversione.
     
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5 replies since 10/4/2012, 23:13   106 views
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