Si può uscire da questa spirale?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. bum64
     
    .

    User deleted


    Per lunghi periodi, entro in una spirale dentro la quale prima o poi resterò. Le cose ricominciano ad andare storte, la mia autostima cala a zero, i miei rapporti con gli altri ridiventano un inferno. Mi sento sbagliato e inadeguato e il rapportarmi con gli altri me lo conferma. Così sono costretto a richiudermi in me stesso...Non so più che fare. La sofferenza è insopportabile. Sono stato da solo per tutta la vita, adesso non ce la faccio più. Col tempo ho raccolto per strada tanti strumenti, ma tutto sembra fondamentalmente inutile...

    Ciao
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Evergreen

    Group
    Member
    Posts
    3,385
    Location
    est Italia

    Status
    Online
    Tutto uguale a me tranne per il fatto che la sofferenza è insopportabile, dato che sono talmente poco sensibile che non capisco nemmeno la gravità di come sto conducendo la mia vita.
    Ho paura di svegliarmi e di dirmi: "Come hai fatto a non accorgerti? Di che cosa vivevi"
    Mentre nei forum molti introversi soffrite e v'impressionate, come persone sensibili.
     
    Top
    .
  3. Nicola.
     
    .

    User deleted


    credo si possa uscire da qualsiasi cosa. non ho avuto esperienze dirette di questa gravità, e tu stesso dai pochi dettagli per poter ricevere qualche consiglio. penso che chiudendoti in te stesso non faccia altro che peggiorare la situazione, isolandoti in una realtà addomesticata che ti da sollievo momentaneo. costi quel che costi secondo me vale sempre la pena confrontarsi, anche a costo di sentirsi a disagio. non per "normalizzarsi", quanto per provare a smussare la tua permanenza al mondo, ritagliandoti uno spazio solo per te in mezzo agli altri, in bocca al lupo
     
    Top
    .
  4. Freb85
     
    .

    User deleted


    Quoto Nicola, probabilmente arriva un momento in cui bisogna un pò forzare la propria natura e cercare un contatto coi nostri simili :)
    E' difficile dare un consiglio così senza conoscere la situazione, tuttavia se dici che la sofferenza è insopportabile, magari potresti provare ad affrontare una terapia...magari per sciogliere i nodi che hai dentro, se ne hai, quelli che ti causano sofferenza.
     
    Top
    .
  5. Odile83
     
    .

    User deleted


    Mmmmm...quoto gli altri, ci da troppe poche informazioni per capire cosa ti succede....questi momenti di, diciamo, up & down vanno avanti da sempre o in seguito ad un momento/periodo particolare che ti ha fatto in qualche modo cambiare?
     
    Top
    .
  6. Miyamoto Musashi
     
    .

    User deleted


    Ciao, quello che hai scritto lo conosco bene, perchè succede spesso anche a me. Penso che la cosa peggiore sia pensare che questa condizione debba durare per sempre. Più di questo non so che dire. (Ah dimenticavo, un buon consiglio sarebbe di leggersi il sito Nil Alienum, lì c'è tutto ^^).
     
    Top
    .
  7. bum64
     
    .

    User deleted


    Non so se durerà per sempre. Saperlo sarebbe già meglio, perchè trovo molto doloroso soprattutto attraversare periodi in cui mi sembra di esserne uscito fuori, che si rivelano poi un'ennesima illusione. E' come se oscillassi tra periodi in cui mi illudo di poter essere diverso da quello che sono e periodi di forte delusione per non essere ciò che avrei potuto. Salgo su un'onda e poi ricado giù, in cicli di due o tre anni. Essere lucidi è brutto, perchè so già dove finirò molto tempo prima, ma non riesco a fare nulla, anche perchè non riesco a capire da dove parte questo meccanismo infernale. Probabilmente il buco nero è l'autostima traballante.... Quando sto meglio con me stesso, riesco a stare abbastanza bene anche con gli altri. Ma, quando inizio ad andare giù, comincio a cercare maggiormente conferme dagli altri, avendone sempre meno. Lo stare da soli allora diventa un rifugio, un esilio, un'emarginazione. In questo stare solo, tuttavia, ritrovo un po' di fiducia e energia. Dovrei forse imparare a "stare da solo", anche quando sto con gli altri, non so.
     
    Top
    .
  8. tandream
     
    .

    User deleted


    Per avere conferme dagli altri devi lavorare. Costruire. Oppure fare arte o sport. Devi creare qualcosa con le tue proprie mani. E devi farlo con tutta la passione possibile. E' solo in questo modo che riacquisti la stima di te stesso.
    Se le cose iniziano ad andare storte solo tu conosci il punto dove raddrizzarle. E' inutile darsi del tempo, allunga solo il dolore.
     
    Top
    .
  9. houccisoilariadusieleièrisorta
     
    .

    User deleted


    Mi permetto di scrivere questa cosa, non so se può essere utile:

    020908_layton_mirror

    (tratto dal libro Disegnare con la parte destra del cervello di B. Edwards)

    Elizabeth Layton cominciò a disegnare all'età di sessantotto anni con la speranza di trovare sollievo dalla profonda depressione che l'aveva colpita. Il disegno ebbe realmente un effetto terapeutico ( lei lo definì "cura da contorno") e così Elizabeth continuò a disegnare. Da allora, i suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre e sono assai apprezzati. Lei pensa che chiunque possa imparare a disegnare e che i bambini, in particolare, dovrebbero essere avviati al disegno fin da piccoli.

    1887_100_268-elizabeth-layton-self-portrait-mirror
     
    Top
    .
  10. Odile83
     
    .

    User deleted


    Mmmmm....sarà banale come consiglio, ma hai mai tentato una psicoterapia?
     
    Top
    .
  11. Odile83
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (tandream @ 24/7/2012, 12:47) 
    D'accordo, la psicoterapia può anche andare. Ammesso che non si superino i tre mesi o al massimo sei.

    Buh, io ci sono stata per due anni e mi ha aiutato tantissimo ^_^
     
    Top
    .
  12. Freb85
     
    .

    User deleted


    Scusate il breve OT, ma mi sono sempre chiesta: quanto costa la psicoterapia? Ovvio che ogni professionista ha la sua tariffa e il tempo non può essere standard per tutti, ma è così solo per avere un'idea.
     
    Top
    .
  13. davidedavidedavide.
     
    .

    User deleted


    Dipende dal professionista e dalla sua buona fede/volontà. Costa di più se lo psicoterapeuta è laureato in medicina e specializzato in psichiatria e meno se è laureato in psicologia, in genere.

    Non so le tariffe, sinceramente, ma sull'albo degli psicologi ci sono sicuramente le tariffe tassative minime e massime.

    Una nota storica: un tempo tutti i laureati in medicina e discipline umanistiche (in genere erano medici e laureati in filosofia, Galimberti è laureato in filosofia) potevano accedere alla specializzazione in psicoterapia. Da un certo momento in poi gli psicologi e i medici, per tutelare i loro interessi corporativi, hanno fatto legiferare che solo i laureati in medicina e psicologia potevano specializzarsi.

    Spero di averti risposto :)
    salutoni
    Davide

    @bum64
    mi dispiace molto che stai così. Anche io credo che un'attività creativa che valorizzi la tua parte introversa possa essere molto lenitrice. Pittura, scultura, musica, escursioni, un'attività di gruppo sarebbe l'ideale, tanto gli estrovertiti non fanno mai certe attività. O anche il volontariato, un'altra attività da introverso.

    Salutoni
    Davide

    Edited by davidedavidedavide. - 24/7/2012, 17:48
     
    Top
    .
  14. Freb85
     
    .

    User deleted


    Grazie Davide,
    sei stato chiarissimo. :)
     
    Top
    .
  15. bum64
     
    .

    User deleted


    Provo a "fare", ma è frustrante non riuscire ad avere il ritmo e i risultati che avevo nella fase "alta". I farmaci non hanno funzionato e la psicoterapia ha funzionato poco. In quest'ultima, continuo a riporre una certa fiducia, ma non sono messo bene finanziariamente: non posso permettermene una nel privato e la situazione nel pubblico, da queste parti, è a dir poco ...scandalosa. Infine, non ho persone a me vicine che possano aiutarmi più di tanto. Insomma, devo arrangiarmi come posso, anche chiedendo un dialogo dove spero di trovare persone a me più affini. Sentirsi compresi è fondamentale, anche se su un forum pubblico non si arriva molto in là nello scambio. Potere parlare è salvifico, ma quando davvero si può? Chi non conosce te e la tua storia, cosa può vedere se non soltanto uno sfigato?
     
    Top
    .
22 replies since 19/7/2012, 23:11   665 views
  Share  
.
Top