Sentirsi esclusi dalla felicità altrui

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  1. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 12:27) 
    A voi capita mai che la felicità dei vostri amici, o comunque delle persone con cui siete in contatto/con cui avete un legame , vi faccia sentire esclusi dal loro mondo? (oltre a mettervi di malumore perchè la vostra vita non è rosea, ma questo è un effetto comune XD)
    Come se loro, andando avanti positivamente con la loro vita, dimenticassero per la strada il rapporto con voi...a prescindere che tale "dimenticanza" sia vera o meno (ma spesso lo è :( )

    credo d'aver capito quello che intendi...
    come hanno detto anche gli altri, dipende :)

    cioè, ci sono persone che effettivamente stanno con te finchè gli fa comodo e poi quando hai un problema (o loro non ne hanno più) ti danno un calcio nel culo. questo persone è meglio perderle che trovarle, credo.

    poi ci sono casi diversi.
    ad esempio io ho avuto una sola migliore amica nella vita con cui ho perso i contatti una volta cominciata l'università, non abbiamo litigato nè niente eh, le rare volte che ci vediamo (perchè ora abita in germania) ci vediamo volentieri e stiamo bene come un tempo, ci vogliamo bene e tutto, però ovviamente non possiamo definirci "amiche", cioè, sì, ma ci vediamo una-due volte all'anno, perciò...
    nel frattempo ognuna s'è fatta la sua vita e bla bla bla... certo, a me dispiace, però che vuoi farci? è la vita, adesso lei abita lassù, ha la sua vita là, ecc. e non è che le voglia male o mi senta trascurata, sono felice per lei.

    mica posso fare come la tizia di "misery non deve morire" che tagliava le gambe allo scrittore per obbligarlo a stare con lei! :lol:

     
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  2. Odile83
     
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    Mmmm...mi sa che la mia idea di amicizia sia talmente diversa da quella delle altre persone- introversi compresi- che ho poche possibilità di trovare in futuro persone che la sentano e la vivano come me...per ora mi macero nell'amarezza e nel rancore, in futuro spero di riuscire a sbattermene :D
     
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  3. Franz86
     
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    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 16:09) 
    Mmmm...mi sa che la mia idea di amicizia sia talmente diversa da quella delle altre persone- introversi compresi- che ho poche possibilità di trovare in futuro persone che la sentano e la vivano come me ...

    Mandarla in corner non è valido! :D
     
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  4. Odile83
     
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    CITAZIONE (Franz86 @ 30/7/2012, 16:22) 
    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 16:09) 
    Mmmm...mi sa che la mia idea di amicizia sia talmente diversa da quella delle altre persone- introversi compresi- che ho poche possibilità di trovare in futuro persone che la sentano e la vivano come me ...

    Mandarla in corner non è valido! :D

    In che zenzo? :huh:
     
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  5. houccisoilariadusieleièrisorta
     
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    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 16:09) 
    Mmmm...mi sa che la mia idea di amicizia sia talmente diversa da quella delle altre persone- introversi compresi- che ho poche possibilità di trovare in futuro persone che la sentano e la vivano come me...per ora mi macero nell'amarezza e nel rancore, in futuro spero di riuscire a sbattermene :D

    boh... non so gli altri, io ho una concezione di amicizia vera come legame profondissimo. però se purtroppo io e una persona per i casi della vita ci perdiamo di vista, ci soffro, certo, anche ora penso "che bello se stesse ancora in italia", ma non posso mica trascinarla qui per i capelli o malcagarla quando la vedo perchè è partita :D

    prova a descrivere la tua situazione un po' più dettagliatamente, forse capiamo meglio.
     
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  6. qualcosa91
     
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    Di continuo. Però sai, dopo un pò si impara non a farne a meno, non a farsene una ragione, semplicemente a vedere la cosa come un dato reale, di fatto, niente di più. Sarei un ipocrita se nascondessi che certe volte mi sento un tantino frustrato, ma non di non poter essere estroverso (sarebbe una cosa patetica per me) ma di non poter condividere nulla con altri che capiscano come sei veramente. L'unica cosa che posso condividere è quel poco sapere che mi sono concesso. Nulla di particolare, ma in certi contesti, quando la gente mi sta ad ascoltare, mi sembra di rendere l'atmosfera interessante. A volte mi capita che la gente mi stia a sentire. Mi piace illuminarla su cose su cui si fanno mille domande. E' questo il massimo a cui posso aspirare.
    Per il resto, come te, mi sento escluso dalla "felicità" altrui a volte. Sai però, altrettante volte mi chiedo se ciò che rende "felici" gli altri, renda veramente felici gli altri. Se è vero che molta gente si trovi veramente d'accordo con la massa nei modi d'agire e di pensare, allora non posso aggiungere granchè. Se invece è vero invece che agisca semplicemente per emulare senza avere una propria opinione sulle questioni che gli si vanno a presentare, allora più che frustrazione direi di provare pena ed imbarazzo empatico.
    Molte volte, cari miei, mi capita di sentire parlare persone di cose che dovrebbero renderli felici. Loro parlano, danno fiato alla bocca, ma pochi parlano con ardore, pochi parlano con convinzione. La verità è che molti si sentono tanto confusi nella misura in cui non sono consapevoli di essere incatenati a convenzioni assurde ed usi e costumi inutili di cui se ne potrebbe fare benissimo a meno. Mi viene da pensare a tanti di quei miei coetanei, cha vanno in giro, tutti vestiti uguali, a fare ciò che fanno gli altri, senza farsi domande se ciò che fanno sia giusto o meno. Poveri noi! Oppure... Poveri loro?
     
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  7. Franz86
     
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    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 17:12) 
    CITAZIONE (Franz86 @ 30/7/2012, 16:22) 
    Mandarla in corner non è valido! :D

    In che zenzo? :huh:

    Nel zenzo che è vero che siamo tutti individui differenti, ma siamo anche tutti esseri umani.
    Quindi l' amicizia la si può vedere come un rapporto caratterizzato da un coinvolgimento emotivo variabile da persona a persona, ma non è che si possano inventare "formule nuove" in materia. :lol:
    E dato che i rapporti appaganti sono quelli in cui vi è reciprocità (anche nella superficialità...), per quanto possiamo essere tutti persone diverse con idee diverse una certa comunanza di vedute con le persone a cui ci interessiamo la dobbiamo trovare. Altrimenti, appunto, si gettano le basi per il macerarsi nell' amarezza e nel rancore, che non è mai cosa buona, direi.
     
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  8. Odile83
     
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    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 30/7/2012, 19:19) 
    boh... non so gli altri, io ho una concezione di amicizia vera come legame profondissimo. però se purtroppo io e una persona per i casi della vita ci perdiamo di vista, ci soffro, certo, anche ora penso "che bello se stesse ancora in italia", ma non posso mica trascinarla qui per i capelli o malcagarla quando la vedo perchè è partita :D

    Certo, non ho detto questo...comunque siamo OT.

    CITAZIONE (Franz86 @ 30/7/2012, 20:07) 
    Nel zenzo che è vero che siamo tutti individui differenti, ma siamo anche tutti esseri umani.
    Quindi l' amicizia la si può vedere come un rapporto caratterizzato da un coinvolgimento emotivo variabile da persona a persona, ma non è che si possano inventare "formule nuove" in materia. :lol:
    E dato che i rapporti appaganti sono quelli in cui vi è reciprocità (anche nella superficialità...), per quanto possiamo essere tutti persone diverse con idee diverse una certa comunanza di vedute con le persone a cui ci interessiamo la dobbiamo trovare. Altrimenti, appunto, si gettano le basi per il macerarsi nell' amarezza e nel rancore, che non è mai cosa buona, direi.

    Idem come sopra...

    Torniamo in IT: ponendo che questa cosa non sia vera (cioè che l'altra persona non ti stia affatto allontanando), perchè succede?
     
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  9. Franz86
     
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    CITAZIONE (Odile83 @ 30/7/2012, 21:55) 
    Torniamo in IT: ponendo che questa cosa non sia vera (cioè che l'altra persona non ti stia affatto allontanando), perchè succede?

    Perchè i due soggetti coinvolti hanno un diverso concetto di amicizia (e quindi il rapporto è sempre stato "sbilanciato": non c'è una vera e improvvisa volontà di allontanare, ma solo incomprensione riguardo alla differente importanza data dai due soggetti al rapporto, che si palesa quando intercorrono eventi improvvisi come profondi cambiamenti nella vita dell' altro - vedi che non c'è OT?) oppure (o anche) perchè l' amicizia sconfina in una "dipendenza affettiva", un rapporto cioè che è più una fuga da un proprio vuoto interiore che un' espressione di veri sentimenti.

    Il tutto, ovviamente e rigorosamente solo secondo me.
     
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  10. Freb85
     
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    Franz sono d'accordo con te.
     
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  11. davidedavidedavide.
     
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    Gli introversi in genere hanno degli interessi particolari (arte, cultura, scienza ecc...) che gli rendono difficile trovare amicizie affini. Gli estroversi/estrovertiti hanno più facilità perché in genere hanno interessi standardizzati (calcio, shopping ecc...) che gli permettono di fare amicizia anche con lo sconosciuto del bar, magari decidere di andare allo stadio insieme e diventare bestfriends. Un introverso invece deve faticare per trovare amici, magari trovare delle associazioni, dei gruppi, dei partiti politici, che condividano i suoi interessi.

    In secondo luogo poi gli introversi hanno un idea profondissima di amicizia, che gli rende i "conoscenti" spesso noiosi. E ci vuole tempo prima che un introverso sviluppi un'amicizia (almeno 6 mesi di conoscenza).

    In terzo luogo l'introverso, che è sempre sballotato in interazioni sociali negative, scuola, famiglia, sviluppa due modi d'interazione col mondo: l'autosufficienza, che gli fa credere di non aver bisogno di persone e di aver trovato nell'isolamento la soluzione e trovare continuamente scuse per non stringere legami (antipatia, "no, questo no, quest'altro manco", "questi mi odiano"), o il sentirsi male fisicamente prima di un appuntamento, così da non andarci, e di conseguenza attiva un minimo di dipendenza atta a fargli manterenere un rapporto strumentale col mondo (un rapporto esclusivo, un social network, un forum ecc....) o la dipendenza, che gli fa cercare continuamente rapporti umani, con una grande quota di disperazione (come chi cerchi una dose di droga) e spesso frustrazione e impotenza quando il bisogno di dipendenza non è sodisfatto, o il sentirsi male quando si sta da soli per avere aiuto, e attiva di conseguenza una minima dose di autosufficienza, che in genere si manifesta nel rompere ciclicamente dei rapporti, trovando ragioni più o meno plausibili.
    Sia la dipendenza che l'autosufficienza affettiva sono risolvibili con una psicoterapia. Al momento, dopo 6 anni di lavoro alla LIDI, non ho ancora conosciuto un introverso che abbia un modo autonomo, sano di rapportarsi al mondo, né autosufficiente, né dipendente.

    Questo per dire, dato che si parla di amicizia, che, di natura l'introverso avrebbe difficoltà ad avere amicizie, ma che, in conseguenza dell'interazione sociale, sviluppa una vera "patologia" dell'amicizia, che crea non pochi problemi, anche di ordine psicosomatico.
     
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  12. Franz86
     
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    CITAZIONE (davidedavidedavide. @ 31/7/2012, 10:30) 
    ...di conseguenza attiva un minimo di dipendenza atta a fargli manterenere un rapporto strumentale col mondo (un rapporto esclusivo, un social network, un forum ecc....)

    Non ho idea di cosa parli. :lol:
    CITAZIONE
    ... Al momento, dopo 6 anni di lavoro alla LIDI, non ho ancora conosciuto un introverso che abbia un modo autonomo, sano di rapportarsi al mondo, né autosufficiente, né dipendente ...

    Quindi o l'introversione è cosa cattiva in sè, oppure gli introversi lidi sono tipi poco raccomandabili. :D
    Il raduno sarà un buon test.
     
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  13. tandream
     
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    CITAZIONE
    ... e attiva di conseguenza una minima dose di autosufficienza, che in genere si manifesta nel rompere ciclicamente dei rapporti, trovando ragioni più o meno plausibili.
    Sia la dipendenza che l'autosufficienza affettiva sono risolvibili con una psicoterapia. Al momento, dopo 6 anni di lavoro alla LIDI, non ho ancora conosciuto un introverso che abbia un modo autonomo, sano di rapportarsi al mondo, né autosufficiente, né dipendente.

    Uhm...

    Quella di rompere ciclicamente dei rapporti cercando ragioni più o meno plausibili pensavo fosse una caratteristica delle donne per lasciare il proprio uomo!!! :lol: :lol: :lol:

    A parte le battute, io non riesco a rompere i rapporti, solitamente lo fanno gli altri e quando succede è una cosa che non sopporto, sin da quando andavo a scuola non sopportavo mai di perdere qualche amico per "strada" (quando qualcuno veniva bocciato etc. ).
     
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  14. .:Pedro:.
     
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    Mi è capitato fin troppo spesso. Ma più che dalla felicità, dalla spensieratezza altrui.
     
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  15. Odile83
     
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    CITAZIONE (davidedavidedavide. @ 31/7/2012, 10:30) 
    l'introverso, che è sempre sballotato in interazioni sociali negative, scuola, famiglia, sviluppa due modi d'interazione col mondo: l'autosufficienza, che gli fa credere di non aver bisogno di persone e di aver trovato nell'isolamento la soluzione e trovare continuamente scuse per non stringere legami (antipatia, "no, questo no, quest'altro manco", "questi mi odiano"), o il sentirsi male fisicamente prima di un appuntamento, così da non andarci, e di conseguenza attiva un minimo di dipendenza atta a fargli manterenere un rapporto strumentale col mondo (un rapporto esclusivo, un social network, un forum ecc....) o la dipendenza, che gli fa cercare continuamente rapporti umani, con una grande quota di disperazione (come chi cerchi una dose di droga) e spesso frustrazione e impotenza quando il bisogno di dipendenza non è sodisfatto, o il sentirsi male quando si sta da soli per avere aiuto, e attiva di conseguenza una minima dose di autosufficienza, che in genere si manifesta nel rompere ciclicamente dei rapporti, trovando ragioni più o meno plausibili.

    Temo che l'andazzo che rischio di prendere sia questo, e considerando che non vorrei mai fare agli altri quello che temo di più al mondo (cioè l'abbandono), spero proprio di non arrivare mai a sviluppare questo meccanismo.

    CITAZIONE (houccisoilariadusieleièrisorta @ 30/7/2012, 15:10) 
    cioè, ci sono persone che effettivamente stanno con te finchè gli fa comodo e poi quando hai un problema (o loro non ne hanno più) ti danno un calcio nel culo. questo persone è meglio perderle che trovarle, credo.

    Quello che temo è che, più che essere persone così tout court, abbiano un concetto dell'amicizia talmente diverso dal mio che dal mio punto di vista gira che ti rigira hanno un atteggiamento che somiglia al "se non ho bisogno di te ti do un calcio in culo", anche se in realtà i loro intenti non sarebbero tali.

    Oppure, il che è probabile, sono solo masturbazioni mentali mie e che fra qualche tempo mi darò dell'imbecille da sola :D
     
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43 replies since 30/7/2012, 11:27   982 views
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