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trl.
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Apro la mia prima discussione dopo le presentazioni.
Da quando ho preso coscienza della mia introversione...guardando al passato e al presente noto come ho sempre avuto bisogno di solitudine e come l'ho sempre cercata inconsciamente.
Non parlo di quella solitudine triste e deprimente, ma piuttosto di una solitudine ricercata per stare lontano dal mondo caotico e stressante nel quale viviamo e libero di pensare tra me e me...
Mi sembra quasi di averne un bisogno eccessivo anche se magari è solo una fase... Comunque se guardo ai miei impegni quotidiani noto che qualunque impegno pianificato mi da un certo senso di fastidio se sento che dovro essere costantemento in mezzo al "caos".
Se guardo al mio passato ora capisco che dei lavori che ho fatto in passato quelli che mi facevano stare meglio erano quelli che mi garantivano un certo livello di solitudine. I lavori più stressanti che ho fatto che includevano molte responsibilità, conflitti ecc...sono sempre strati accompagnati da meccanismi di difesa che allora ettichettavo con devo svagarmi... ora noto che tendenzialmente dovevo staccare dal mondo...e quindi anche un viaggio di 8 ore in macchina da solo era per me motivo di piacere e lo sarebbe tuttora...
Altri meccanismi di difesa instaurati per avere momenti di solitudine sono stati quelli di alzarmi prestissimo o andare a dormire quando la mia famiglia gia dorme in modo da avere almeno un oretta di solitudine...
Se ripenso al passato ho anche sempre svolto attività solitarie ed ho bei ricordi dei giri in bici/moto da solo, delle passeggiate da solo, delle vasche in piscina possibilmente con la corsia libera. Non ho mai cercato compagnia per fare molte cose che altri non fanno se non sono almeno in 2 a partire.
Nonostante ciò sono mi piace uscire, stare con la gente... sicuramente come tutti ho bisogno di approvazione...ultimamente meno perché mi approvo e mi stimo da solo...comunque quando sono in compagnia non sono di quelli che sta ai margini anche se ovviamente prediligo le serate con un solo amico per volta e ovviamente sono sempre gli stessi che ormai mi "conoscono" forse...visto il poco che tendo a rivelare di me..
Leggere anche secondo me è stato un meccanismo anche di difesa nel senso che se mi chiudo ore in camera a leggere un libro è per me molto simile che essere solo con i miei pensieri oltre che soddisfare la mia sete di conoscenza, inoltre viene ben accettato da mia moglie anche se mi rendo conto di non dover esagerare.
Comunque ora che ho preso coscienza di questa mia necessità che viene appena dopo il mangiare e il dormire, devo trovare un nuovo equilibrio soddisfacente, ma vorrei che non fosse troppo estremo (ho questa tendenza ad esagerare..)..non so bene da che parte iniziare per crearmi una specie di vita bilanciata tra vita in mezzo agli altri e vita con me stesso...
Qualcuno ha già affrontato l'argomento...o qualche sugerimento da darmi?
Fortunatamente come lavoro sto iniziando una nuova vita da solo quindi almeno il problema di essere bombardato di stimoli come in passato non ce l'ho..e quindi dovrei riuscire a limitare lo stess quotidiano in quanto passo sicuramente gran parte del mio tempo solo in ufficio..fortunatamente.
Solo ora capisco perche anche i weekend e le ferie sono state in passato fonte di stress, anche se stò bene con la mia famiglia ho bisogno di momenti di solitudine, l'ho sempre risolta con libri e levataccie per avere la mia ora d'aria...anche se mia moglie è tutt'altre che soffocante...pero io ho bisogno di stare solo...
Grazie in anticipo per i vostri contributi
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alexey86.
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La solitudine ad un introverso serve tantissimo perchè la parte sociale è un impegno non un piacere come per gli estroversi e lo star da solo ti serve per ricaricare le batterie e riordinare i pensieri. . -
tandream.
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In poche parole l'introverso catalizza l'energia verso di sé e l'accumula stando da solo per poi scaricarla quando è in compagnia e si scarica molto più in fretta di un estroverso che invece di solito l'energia l'accumula in maniera contraria e cioè stando insieme agli altri e si scarica quando è da solo. . -
trl.
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Non l'avevo mai vista in questa maniera...in effetti però ogni tanto quest'energia la devo scaricare...forse spiega il perché dopo che sto tanto solo e ci stò bene ho la tendenza a diventare irrequieto. Mi piace questa visione di funzionamento al contrario. Ci penso un po' su'... . -
tandream.
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Ma vivi con tua moglie o in case separate o qualcosa del genere? Ti senti solo anche con tua moglie, riesci a starci bene in contatto anche molto tempo o hai bisogno di stare un po' lontano da lei? Ti rimprovera per qualcosa? Scusa se le domande sono un po' personali ma è solo curiosità! . -
trl.
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Viviamo assieme, con lei non mi sento solo ma ho la tendenza ad estraniarmi un po' sovente è un po' come se non ci fossi...nulla di drammatico...mi richiama all'ordine...probabilmente mi "conosce da cosi tanto tempo che si è abituata che sovente sto pensando ad altro (come se fossi da solo). Non riesco a starci bene in contatto per ore ed ore di fila...mi rendo conto solo da quando ho preso coscienza della mia introversione che negli anni ho sviluppato tutta una serie di abitudini per isolarmi anche da lei...pare brutto ma mi capite senz'altro...poi torno volentieri...diciamo che lei è piuttosto estroversa ma comunque molto sensibile e sopratutto è molto tollerante nei miei confronti. I miei amici mi dicono sempre che ho sposato una santa...e invidiano il fatto che non rompe i c... ovvero che mi lascia vivere come voglio...ora mi rendo conto che è il suo modo di porsi che ha reso possibile la nostra lunga relazione (stiamo insieme da una quindicina di anni).
Certo che mi ha sempre rimproverato qualcosa, in primis non facciamo mai niente insieme...ed è vero che rispetto ad altre coppie facciamo davvero poco insieme ma è sempre stato cosi...
Cmq tengo molto alla mia relazione ed ora che sono più cosciente delle mie azioni/necessità, cercherò di spendere una parte di energie maggiore in casa, ottimizzando i miei sacri momenti di solitudine, prima a volte mi confondevo...e cercavo svago in genere solitario...ma non sempre non sapendo bene di cosa avessi bisogno...anche per questo sono contento di essermi finalmente capito un po' meglio cosciente che è un dialogo personale senza fine.... -
Tecno Sandro.
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Non riesco a starci bene in contatto per ore ed ore di fila...mi rendo conto solo da quando ho preso coscienza della mia introversione che negli anni ho sviluppato tutta una serie di abitudini per isolarmi anche da lei...pare brutto ma mi capite senz'altro...poi torno volentieri...diciamo che lei è piuttosto estroversa ma comunque molto sensibile e sopratutto è molto tollerante nei miei confronti. I miei amici mi dicono sempre che ho sposato una santa...e invidiano il fatto che non rompe i c... ovvero che mi lascia vivere come voglio...ora mi rendo conto che è il suo modo di porsi che ha reso possibile la nostra lunga relazione (stiamo insieme da una quindicina di anni).
Certo che mi ha sempre rimproverato qualcosa, in primis non facciamo mai niente insieme...ed è vero che rispetto ad altre coppie facciamo davvero poco insieme ma è sempre stato cosi...
Che bello
Pare che i rapporti di coppia dove ognuno sappia trovare i propri spazi siano quelli che durano piu' a lungo se si sa mantenere un certo equilibrio mantenendo i propri doveri.
E' difficile ovviamente perchè bisogna avere un forte fiducia nell'altro e nella forza dell'amore reciproco, ma secondo me è una delle forme piu' vere e nobili in un rapporto di coppia.
Secondo me sei fortunato ad aver trovato una donna così forte ed indipendente, tienitela stretta!
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trl.
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Secondo me sei fortunato ad aver trovato una donna così forte ed indipendente, tienitela stretta!
Di questo sono pienamente cosciente...me la tengo stretta si so' di aver trovato una perla rara. -
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Trl, stavo quotando tutto il tuo post e ti stavo dicendo "sono come te", poi rileggo meglio e vedo che sei sposato, allora "alt...attenzione..." .
Bisogno di solitudine e introversione |
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