Che ce ne faremo noi, poi, di tutta questa interiorità?

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  1. Yorick75
     
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    “Quando si ha una vivida esperienza interiore, si è sempre tentati di trascriverla, di darle forma ed espressione” Jung in Lo «Zarathustra» di Nietzsche


    Di tutti i libri letti, gli appunti, le note, gli scritti, le ipotesi di narrazione che nessuno leggerà mai? Che valore ha ciò che lo ha per me ma non per l' altro. Una forza sotterranea e invisibile, un moto che rimane soffocato agitando il terreno appena appena come il dorso di una grande rettile assopito.

    Ripensavo al kimono. Un tessuto prezioso all' interno e all' esterno. So che è vero, so che questa è la destinazione, il destino. Jung dice che il principale errore dell' introverso (in Tipi Psicologici) è quello di non dare il giusto valore al fattore soggettivo. Questo perché lo stile della nostra epoca sta contro di lui. L' introverso fa suo questo modo di pensare, si misura con questa scala di valori. Non dobbiamo prendercela con chi è in linea con lo stile, ma con la nostra incapacità di affermare il nostro principio vitale con la fedeltà e la dedizione del nostro opposto. Ma l' incapacità ha cause e una storia di cui portiamo il peso, aggiungo.

    Sentire in pieno queste parole – indossare il kimono fuori e dentro - farle diventare una consapevolezza che sia anche un pezzo della propria coscienza psicologica. Quanta solidità ci vuole per essere così fluidi da scorrere nel mondo come acqua? Chiara, tranquilla e dirompente. Troppa.

    Il mio pensiero, attraverso la mia metafora e la mia lingua, è ancora sporco, nonostante tutto, da incrostazioni, dai residui ambientali e culturali, che rimangono sotto la pelle come un veleno inoculato e non ancora del tutto espulso. Ciò che non è detto o fatto, non ha valore: è come se non esistesse. Mi chiedo che cosa farmene di questa interiorità. Non rinnego la mia natura che ho imparato ad amare. Che ce ne facciamo di ciò che rimane esclissato, come un sole notturno e invisibile. E nemmeno è nobilitato da una qualche forma espressiva o artistica. Che rimane avviluppato in se stesso, come pura autocontemplazione. Come un castello egoistico di illusioni, prima o poi, destinato a crollare.
     
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  2. yukino76
     
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    Dubbio più che legittimo, e ogni tanto me lo chiedo anche io, sai?
    A cosa mi serve tutta questa interiorità?

    Hai espresso un pensiero così profondo, e con parole così nobili... che diventa francamente difficile risponderti.
     
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1 replies since 10/6/2013, 23:36   195 views
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