Alcune considerazioni e critiche sul mondo degli introversi

Buongiorno e Buon Natale a tutti.

Grazie per avermi accettato su questo forum. Così come per "Le Talpe Riflessive", il libro del Dott. Luigi Anepeta, anche questo sito è molto interessante ed utile.

Ho 25 anni e, finora, sono stato per la maggior parte della mia vita un introverso. Poi verso i 17-18 anni tutto è cambiato. Sono diventato estroverso: trovo piacevole parlare in pubblico e conoscere persone nuove.
Non dico di avere tanti amici, ma almeno ho capito alcune cose: non è importante la quantità bensì la qualità. I rapporti ipocriti, le conoscenze superficiali, e i falsi amici, di cui molti introversi si attorniano solo per sentirsi "accettati" o meno soli, sono in realtà rapporti tossici che andrebbero tagliati subito, per la propria salute mentale e per la propria dignità di esseri intelligenti.
Una persona sana e matura dovrebbe costruire solide amicizie con persone che ritiene essere interessanti e sul suo "stesso livello", senza costringere se stesso e la propria personalità ad essere succube di persone che non portano nulla di buono, nulla di concreto. Bisogna fare economie di tempo ed energie, anche nelle relazioni sociali. Negli annunci a volte troviamo una scritta che dice "No perditempo". Bisognerebbe ricordarsi, ogni tanto, di quella scritta.

Cosa ne pensate?

Buon Natale a tutti!

ex - introverso