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Yorick75.
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Dipende da te. L' introversione e l' estroversione sono due modalità di stare al mondo. Non è l' introversione in sé a causare problemi (sociali), ma la mancanza di consapevolezza, di conoscenza e la sua cattiva gestione e la mortificazione delle proprie potenzialità.
Proprio perché il mondo è perlopiù estrovertito, sarà meglio che inizi ad aiutarti tu da te. Subito.
aiutati che dio ti aiuta ok, ma come?
No, no voglio essere sbrigativo. Il senso è che devi cambiare approccio. Solo tu lo puoi fare. Non scende dal cielo. Come ? Non esiste la formula magica. Impara a conoscerti e acquisisci consapevolezza.
Gli altri ti hanno dato utili consigli. Non avere fretta. Indugia.
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Tecno Sandro.
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Mi domandavo questo. Se questo mondo è fatto per gli estroversi, allora è chiaro che il male dei miei problemi(sociali) sta nella mia introversione?
Dà consigli chi non può dare cattivo esempio (cit.) quindi suggerimenti non ne ho. Però mi permetto di contestare la tua affermazione: non è un mondo fatto per estroversi, anche se ci garba dirlo per fare i melodrammatici. Diciamo che gli estroversi ci stanno bene (ma meno di quel che crediamo), ma anche gli introversi possono trovare un loro spazio, anche se è più difficile.
Quindi il verso per viverci si trova, qua e là in questo sito sono sparsi vari suggerimenti...su due piedi in vengono in mente dei bei topic ricchi di suggerimenti aperti da un utente ora cancellato, seneca, cerca sul motore di ricerca interno al forum.
tipo questo: Riflessioni sull'introversione e su come viverla
Grazie Allonsanfan di aver ripescato questo vecchio post nel link, davvero molto interessante, si potrebbe creare una sezione sul forum dove c'e' "il meglio di" per ogni argomento e questo post ci rientrerebbe di sicuro.
Tra i tanti mi ha colpito questo passaggio:
"... in un amore che sia veramente completo occorre che venga rispettata anche l'indipendenza dell'altro. Ciò significa riconoscergli la libertà di vivere secondo le sue più sincere convinzioni. Se si ama veramente l'indipendenza dell'altro, si riesce anche a rispettare che l'altro cambi. [...] ... è un amore che crea fiducia; aumenta le energie; produce benevolenza."
(Max Luscher)
Questa è sempre stata un pò la mia introversione, la quale sebbene mi abbia dato la possibilità di avere qualche amicizia mi ha dato pochi amori e tuttora sono single anche per questo.
Dico questo anche per rispondere a Kuja01 (che immagino sia molto piu' giovane di me) di prepararsi che sarà dura ma che forse la sfida è bella anche per questo.
Non è che tanto agli estroversi la vita sia poi così tanto facile, dove ci porterà la nostra introversione bisogna essere preparati ad affrontarlo con coraggio, è una sfida piu' difficile ma che potrebbe portare soddisfazioni molto piu' forti seppur rare.. -
yukino76.
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Grazie Allonsanfan di aver ripescato questo vecchio post nel link, davvero molto interessante, si potrebbe creare una sezione sul forum dove c'e' "il meglio di" per ogni argomento e questo post ci rientrerebbe di sicuro.
Tra i tanti mi ha colpito questo passaggio:
"... in un amore che sia veramente completo occorre che venga rispettata anche l'indipendenza dell'altro. Ciò significa riconoscergli la libertà di vivere secondo le sue più sincere convinzioni. Se si ama veramente l'indipendenza dell'altro, si riesce anche a rispettare che l'altro cambi. [...] ... è un amore che crea fiducia; aumenta le energie; produce benevolenza."
(Max Luscher)
Grazie veramente per il link.
Mi hanno colpito queste due riflessioni, che condivido al 100%:
"Ne consegue che, ogni volta che cerchiamo di tradire la nostra natura per sentire la vicinanza di persone che in realtà non sono o in grado o interessate a capire, ci danneggiamo due volte in un colpo solo perchè snaturiamo noi stessi (e questo determina il disagio continuo) e ci sentiamo ancora più soli, perché la compagnia fisica non compensa la distanza emotiva, soprattutto nel caso degli Introversi, poco propensi ai rapporti superficiali"
"bisogna imparare a non vergognarsi del proprio modo di essere e della propria diversità (come è fondamentale che imparino a fare gli Introversi) perchè altrimenti non si può condividere i frutti del proprio potenziale, dato che il bisogno di Attenzione/Condivisione è insito nella natura umana e non può essere ignorato".
Cose non facili da raggiungere, purtroppo, ma ci si prova.. -
Kuja01.
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Dà consigli chi non può dare cattivo esempio (cit.) quindi suggerimenti non ne ho. Però mi permetto di contestare la tua affermazione: non è un mondo fatto per estroversi, anche se ci garba dirlo per fare i melodrammatici. Diciamo che gli estroversi ci stanno bene (ma meno di quel che crediamo), ma anche gli introversi possono trovare un loro spazio, anche se è più difficile.
Quindi il verso per viverci si trova, qua e là in questo sito sono sparsi vari suggerimenti...su due piedi in vengono in mente dei bei topic ricchi di suggerimenti aperti da un utente ora cancellato, seneca, cerca sul motore di ricerca interno al forum.
tipo questo: Riflessioni sull'introversione e su come viverla
Grazie Allonsanfan di aver ripescato questo vecchio post nel link, davvero molto interessante, si potrebbe creare una sezione sul forum dove c'e' "il meglio di" per ogni argomento e questo post ci rientrerebbe di sicuro.
Tra i tanti mi ha colpito questo passaggio:
"... in un amore che sia veramente completo occorre che venga rispettata anche l'indipendenza dell'altro. Ciò significa riconoscergli la libertà di vivere secondo le sue più sincere convinzioni. Se si ama veramente l'indipendenza dell'altro, si riesce anche a rispettare che l'altro cambi. [...] ... è un amore che crea fiducia; aumenta le energie; produce benevolenza."
(Max Luscher)
Questa è sempre stata un pò la mia introversione, la quale sebbene mi abbia dato la possibilità di avere qualche amicizia mi ha dato pochi amori e tuttora sono single anche per questo.
Dico questo anche per rispondere a Kuja01 (che immagino sia molto piu' giovane di me) di prepararsi che sarà dura ma che forse la sfida è bella anche per questo.
Non è che tanto agli estroversi la vita sia poi così tanto facile, dove ci porterà la nostra introversione bisogna essere preparati ad affrontarlo con coraggio, è una sfida piu' difficile ma che potrebbe portare soddisfazioni molto piu' forti seppur rare.
Già è stata dura fino ad adesso, troppo spesso mi rifugio nei miei sogni, lontano dalla realtà.. -
Tecno Sandro.
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Ci credo che è stata dura e i sogni aiutano sempre, ma anche se col tempo si diventa molto disincantati e realisti, nel mio profondo rimane un piccolo spiraglio di speranza.
Comunque io credo che sia piu' duro vivere la propria introversione da adolescenti/giovanissimi che piu' avanti, quando passati un certo punto la salita si dovrebbe fare meno ripida, poi non è detto che le soddisfazioni siano rare, potrebbero essere anche piu' frequenti.
La mia strada è stata sempre quella di essere curioso, intraprendere cose nuove, corsi di lingue, attività varie oltre il lavoro etc, tutte situazioni che hanno come effetto "collaterale" quello di conoscere nuova gente e di fare qualcosa per se stessi e a volte anche per gli altri.
Dire però che tutto ciò mi ha lasciato tanti amici/e sarebbe una bugia bella e buona e un modo di raccontare favole su un introverso come me, me ne sono rimasti pochissimi, ma meglio di niente, quel che basta per un "selezionatore" come me.
Ho avuto alti e bassi....momenti in cui ho avuto slanci positivi anche ripagati, molte volte ho sopportato compagnie che non mi andavano solo per "cortesia" e tuttora mi tocca farlo, tanto di tempo per ricaricarsi da soli non manca.
Anche io non so ancora dove sto andando eppure ho 35 anni e vedo tutti i miei coetanei sistemati e con famiglia al seguito, e li per li mi rattrista e mi viene voglia di autocommiserarmi.
Poi però penso a me stesso e a tutte le difficoltà che ho passato finora (alcune durissime) e so che semplicemente devo solo seguire il mio cuore (come diceva in un famoso libro Susanna Tamaro) e che posso farcela.
Che mondo sarebbe poi se fossimo tutti uguali?
Il mio tempo non è passato invano, nè ho meno dignità degli altri perchè non sto seguendo il loro stesso percorso, semplicemente io ho delle altre priorità piu' profonde nel rapporto con gli altri, che mi piacerebbe anche esprimere in un rapporto di coppia ma è dura.
Non mi forzo e non mi spingo ma so che quando è il momento so fare cose incredibili, ma sono dei momenti della mia vita in cui ho una specie di "folgorazione", quando so che devo fare qualcosa perchè è giunto il momento.
Ecco io vivo così, medito, mi autoanalizzo, accresco la mia cultura e formo sempre piu' la mia personalità in attesa di questi passaggi che per noi introversi richiedono piu' tempo.
Buona domenica. -
Franz86.
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Dove mi porterà la mia introversione?
A girarti un sacco di film mentali, questa è l' unica cosa sicura.(...)
Comunque io credo che sia piu' duro vivere la propria introversione da adolescenti/giovanissimi che piu' avanti, quando passati un certo punto la salita si dovrebbe fare meno ripida, poi non è detto che le soddisfazioni siano rare, potrebbero essere anche piu' frequenti.
(...)
Ma anche no. Finchè si è adolescenti/giovanissimi si può anche vivere in qualche modo nel proprio mondo di favole e marmotte che impacchettano la cioccolata, tirando avanti alla giornata; però non si può andare avanti così per sempre, che lo si voglia o no.
Però nello specifico sono tutte cose soggettive..
Dove mi porterà la mia introversione? |
